Se stai leggendo questo articolo, ti sarà forse venuta voglia di partire con uno zaino per il sud est asiatico un milione di volte, però fra il dire e il fare ti sarai fatto mille domande esistenziali e avrai accantonato l’idea.
Sbaglio?
Se la risponsta è “no”, allora continua a leggere. Spero infatti che questo articolo ti aiuterà dissipare le tue indecisioni.
Inizierò con il dire che grazie alla “sharing economy”, l’economia della condivisione, tutto è diventato più accessibile ed è possibile condividere beni e servizi di uso quotidiano: la tua casa, il tuo divano, la tua macchina e anche il tuo tempo. Un sistema non più basato sull’acquisto ma sul riuso, sulla fiducia e la collaborazione.
Per partire per un lungo viaggio, quindi, è possibile affidarti a siti collaborativi come Workaway, Helpex, Wwoofer e tanti altri.
Ognuno specializzato in un settore, questi siti ti permetteranno di prestare manodopera non specializzata gratuita a scopo educativo e sociale, in cambio di ospitalità e con la possibilità di entrare in contatto con le popolazioni locali.
Cos’è Workaway?
Workaway, in particolare, è un progetto di scambio dove trovare vitto e alloggio, in cambio di lavoro: un modo per viaggiare sostenibilmente, per te e per il Paese che ti ospita, a lungo termine e in tutto il mondo.
Come funziona Workaway?
Per prima cosa occorre iscriversi sulla piattaforma creando il tuo account. Hai due possibilità: iscrizione come singolo o come coppia. L’iscrizione annuale ha un costo di 32 Euro per l’account personale, e di 42 Euro per quello di coppia. Nella pagina di iscrizione ti verrà richiesto di scrivere una tua breve biografia, dove indicherai quali sono le tue peculiarità e interessi.
Ti consiglio di essere più sincero possibile, ma anche creativo. Alle volte, se indichi quali Paesi sei interessato o altre specifiche, è possibile che ti contattino direttamente, come è successo a me!
Quali tipi di offerte puoi trovare
Non si tratta di un vero e proprio lavoro retribuito, anche se esistono annunci dove ti viene offerta anche la possibilità di collaborare, bensì di impegnarti quattro o cinque ore della tua giornata, cinque giorni su sette. Le altre ore del giorno, così, avrai la possibilità di conoscere il posto e le persone del luogo dove lavori, così come il Paese in cui ti trovi.
Per controllare tutti i tipi di offerte, non ti resta altro che entrare nella hostlist, dove troverai tutti i lavori offerti in base al Paese dove vuoi andare e alle mansioni. Si può trovare veramente di tutto; infatti, ti consiglio di usare i filtri e selezionare solo il tipo di manodopera che vorresti offrire.
La scelta è ampia e si va dal lavoro in ostelli e nella ristorazione, alle fattorie e babysitting, passando per gli insegnanti di yoga, inglese e animatori, giardiniere, ma anche lavori gestionali, di comunicazione e marketing, supporto nella realizzazione di siti web e promozione nuove attività, fotografia, e altri.
Prima di mandare la richiesta puoi controllare il tipo di lavoro offerto e le disponibilità. Ad esempio, se decidi di partire a marzo, controllare sul grafico nella pagina dell’host se quel mese è disponibile oppure non sono alla ricerca di volontari.
Inoltre, potrai vedere nello specifico di che lavoro si tratta, di quali attività dovrai occuparti. Nella descrizione ci sono anche informazioni sull’alloggio offerto e, nel caso, sul vitto, che non sempre è assicurato. Infine, alla fine della scheda descrittiva, ci sono altre informazioni che riguardano il luogo dell’offerta, cosa fare nel tempo libero, quanti volontari la struttura è in grado di accogliere e altre cose, a discrezione dell’host.
Per finire, ci sono le recensioni degli altri volontari, che sono molto importanti per capire a cosa si andrà incontro.
Quando invierai la richiesta all’host, dovrai attendere una risposta, si spera positiva, ma nel caso nessuno ti dovesse rispondere, non disperare: ci sono altre tante offerte che ti attendono!
Consigli utili (prima di partire)
Quando entrerai in contatto con l’host, le email ti arriveranno nella tua casella di posta personale quindi ricordati di controllarla. Assicurati di prendere tutti i contatti necessari (telefono, email, indirizzo) e di essere in grado, una volta arrivato in loco, di prendere i mezzi e raggiungere il posto a cui sei stato predestinato. Te lo dico perché, alle volte, le offerte possono essere in zone rurali, fuori dai circuiti turistici, quindi non facilmente raggiungibili.
Non dimenticarti di informarti sul visto, se necessario per il Paese in cui ti recherai. Il Workaway è un progetto volontario e rientra nella richiesta di visto specifico (a meno che non ti voglia fermare solo poche settimane, usufruendo di questa opportunità). In questo ultimo caso il visto che dovrai richiedere sarà quello turistico.
Workaway, oltre ad essere una vetrina di opportunità per viaggiare low cost è anche una ottima possibilità per imparare e cimentarti in nuove attività o passioni che non avevi mai avuto modo di approfondire.
Da qualche anno è diventata anche una community dove incontrare altri viaggiatori, appassionati di viaggi e di scambi culturali. Un modo per conoscere altri volontari con cui scambiarsi esperienze di vita.
Non ti resta che iniziare a navigare sul sito, preparare la valigia e andare a scoprire il mondo!