Viaggio nello Anhui – Indice
Un po’ di storia
La provincia dello Anhui 安徽 – abbreviato in Wǎn 皖 (carattere utilizzato nelle targhe delle automobili, per esempio) – situata nella Cina orientale, nel corso medio del fiume Azzurro e del fiume Huai, rappresenta una delle tre province più prospere della costa cinese, insieme alle province del Jiangsu e dello Zhejiang, nonostante sia la più povera delle tre.
L’abbreviazione Wǎn 皖 viene dal nome di uno storico Stato di questa provincia, lo Stato di Wan, per l’appunto; infatti, nello Anhui esistono ancora il fiume Wan 皖江 e il monte Wan 皖山.
La montagna Wan non è quella più famosa della provincia; infatti, la più famosa rimane la Huang Shan 黄山, un’imponente montagna di roccia granitica che ha ispirato tantissime pitture a inchiostro nei secoli XVII e XVIII. In effetti, risale a quei secoli la nascita della scuola di pittura dedicata al monte Huang, la Huang Shan huapai 黄山画派, con gli artisti Mei Qing 梅清 e Shi Tao 石涛 come maggiori esponenti e rappresentanti.
Il nome della provincia deriva da An di Anqing 安庆e Hui di Huizhou 徽州 (ora Huang Shan 黄山), due città del sud della Cina. La provincia dello Anhui è considerata come una delle prime culle della civiltà cinese; infatti, proprio qui sono state ritrovate parecchie reliquie risalenti al Paleolitico e, in particolare, le ossa del cosiddetto hexian yuanren 和县猿人, tradotto come Homo Erectus Hexianensis.
Durante la dinastia Shang 商, il fondatore del regno stabilì la capitale nel nord dello Anhui, nella città di Bozhou 亳州.
Posizione e clima
L’Anhui confina a est con la provincia dello Jiangsu, a sud-est con lo Zhejiang e lo Hubei, a sud con lo Jiangxi, a nord-est con l’Henan e per un piccolo pezzo a nord con lo Shandong.
Lo Anhui, con capitale la città di Hefei 合肥, ha una densità di 139400 km², per 59500510 abitanti (la solita piccola città cinese!); con un’area di circa 140 mila chilometri quadrati, occupa lo 1,45% della superficie totale della Cina.
Lo Anhui si trova a metà tra le zone temperate a nord e le zone subtropicali del sud. La temperatura media annua varia da 14 ° c a 17 ° c (57 a 62 gradi Fahrenheit). Il sole splende con una media di 1.800 a 2.500 ore all’anno; gli inverni sono molto umili e freddi.
La precipitazione media annua è 800 a 1.800 millimetri (31 a 71 pollici). Le stagioni sono ben distinte, ci sono abbondanti precipitazioni che, purtroppo, creano provocano molte inondazioni (alcune estremamente pericolose) ma con un clima quasi sempre piacevole.
La città prefettura di Huang Shan
Situata nel sud dello Anhui, la città prefettura di Huang Shan 黄山市 viene così chiamata grazie alla famosa “montagna gialla” che si trova nei suoi confini.
Questa città è a sua volta divisa in 3 distretti e 4 contee: il distretto di Tunxi 屯溪区, il distretto di Huang Shan 黄山区, il distretto dello Huizhou 徽州区, la contea di She 歙县, la contea di Xiuning 休宁县, la contea di Yi 黟县 e la contea di Qimen 祁门县.
La città prefettura di Huang Shan contiene due patrimoni dell’UNESCO: la già menzionata montagna gialla (黄山) e il meno noto villaggio Hongcun 宏村.
Hongcun e dintorni
Per via dei ricordi che mi legano al posto, inizierò a parlare del bellissimo villaggio dello Hongcun 宏村.
Il villaggio fu fondato dagli antenati della famiglia Wang 汪 durante la dinastia Song (960-1279), che consultarono diversi esperti di fengshui affinché la forma del villaggio potesse ricordare la sagoma di un bue: la testa è rappresentata da una collina con due enormi alberi che rappresenterebbero le corna del bue; quattro ponti ben precisi rappresentano le zampe, le case del villaggio il corpo, e infine un sistema di canali navigabili ne rappresentano le interiora.
Niente di strano se, nel tuo percorso verso questo villaggio, incontri dei buoi coricati nelle pozze d’acqua sparse per le strade di campagna. Lo Hongcun sembra proprio un’antica pittura cinese: ponticelli in legno, laghetti, stagni, vegetazione, stretti vicoli e palazzi tradizionali. In totale, ci sono circa 150 residenze, datate al periodo delle dinastie Ming e Qing.
Il palazzo più importante è sicuramente il chengzhi tang 成指堂 (Il Palazzo Chengzhi), risalente al 1855. Questo palazzo, composto da 28 stanze decorate con bellissimi intagli in legno, fu probabilmente costruito da un grosso mercante di sale dell’epoca.
Nelle inferriate al secondo piano si possono scorgere dei fori che servivano alle donne per spiare, non viste, i visitatori di sesso maschile; la piccolissima alcova nella sala in cui si giocava a mahjong, invece, veniva usata per nascondere le concubine.
Il ponte all’entrata ti potrebbe sembrare familiare: forse lo avrai visto nel film La Tigre e il Dragone!
A circa 3 km a nord-ovest dallo Hongcun, sorge un piccolissimo villaggio storico, chiamato Tachuan 塔川, per il cui ingresso occorre acquistare un biglietto dal prezzo modico di circa 20/25 Yuan.
Il villaggio di Tachuan è veramente suggestivo, soprattutto in autunno grazie ai meravigliosi paesaggi che offre a chi ha la fortuna di visitarlo. Sia il villaggio, sia la zona circostante, sono ricchi di alberi secolari (alberi del Sevo cinesi, aceri e alberi di canfora) che in autunno cambiano colore, accendendo tutta la zona di sfumature di arancio, marrone e verde.
Gli abitanti del villaggio di Tachuan vivono coltivando riso e foglie di tè; le case, invece, presentano bellissimi intagli in legno che vale la pena vedere.
Il Villaggio Tachuan (letteralmente “Pagoda e Fiume”), anche noto come Tashang (letteralmente “sopra la pagoda”), fu costruito seguendo la forma della collina così da sembrare tutta il villaggio e la collina stessa una vera pagoda; inoltre, allo stesso modo del villaggio Hongcun, fu costruito seguendo il fengshui.
Abbiamo quindi la “pagoda”, adesso mancano i “fiumi”: infatti, questi si snodano lungo tutto il villaggio aggiungendo la loro vitalità all’atmosfera tranquilla che lo contraddistingue.
Il piatto tipico di questo villaggio è il laba doufu 腊八豆腐 “Tofu del laba”: laba significa ottavo giorno del dodicesimo mese del Calendario lunare tradizionale, periodo molto vicino al Capodanno Cinese, giorno in cui gli abitanti del villaggio Tachuan come da tradizione essiccano il tofu laba.
Non molto lontano da Hongcun e da Tachuan, si trova il labirintico villaggio di Nanping 南屏, celebre per essere stato set cinematografico del film Ju Dou, di Zhang Yimou, e del film di Ang Lee, La Tigre e il Dragone. In questo villaggio dalla storia molto antica (più di 1100 anni) sorgono numerosi altrettanto antichi templi dedicati agli antenati.
Parlando sempre del film La Tigre e il Dragone, un posto che sicuramente ti consiglio è la famosa Foresta di Bambù Mukeng, la mukeng zhu hai 木坑珠海. A circa 1,5 km a sud est da Tachuan, circondato da un “mare” di bambù giganti, si trova il villaggio Mukeng, un piccolissimo e tipico villaggio della Cina del passato in cui è possibile vivere un’esperienza di calma e pace assoluta.
La vera esperienza, tuttavia, è proprio la camminata all’interno della foresta di bambù giganti: sentirai il canto degli uccelli, potrai rinfrescarti all’ombra dei giganteschi bambù verdi e rivivere le scene del duello del film La Tigre e il Dragone che sono state girate proprio in questa foresta!
Tunxi e dintorni
La vecchia città commerciale di Tunxi 屯溪 potrebbe rivelarsi un ottimo punto di partenza per visitare la città prefettura di Huang Shan, dal momento che da lì è abbastanza facile raggiungere qualsiasi meta descritta in questa guida. La città di Tunxi si divide generalmente in due parti: quella nuova a nord-est e quella vecchia a sud-ovest.
Nella zona vecchia si trova la Strada Vecchia, la lao jie 老街: una stradina molto peculiare, piena di negozi in legno che vendono souvenirs in stile Ming. La passeggiata lungo il chilometro della Strada Vecchia è davvero un’esperienza gradevole.
La pavimentazione con le lastre di pietra marrone e le vecchie case in stile Ming (da due o tre piani) emanano il fascino della vecchia Cina imperiale: la struttura canonica dell’architettura e della suddivisione degli spazi, la decorazione naturalistica, le lanterne rosse.
Interessanti le botteghe di yantai 砚台 “la pietra nera dell’inchiostro”, di pennelli i calligrafi e di altri accessori per la calligrafia. Lo Anhui, ricordiamoci, è famoso anche per la produzione dei cosiddetti wenfang sibao 文房四宝 “i 4 tesori dello studioso” (maobi 毛笔 “pennello”, mo 墨 “inchiostro”, xuanzhi 宣纸 “carta di riso”, yantai 砚台 “pietra da inchiostro”).
Sempre lungo la Strada Vecchia si trova un museo poco noto: lo wancuilou bowuguan 万粹楼博物馆. Questo museo, un tempo la casa di un ricco mercante, distribuito su 4 piani, offre una collezione privata di oggetti molto antichi: ceramiche, rotoli e reliquie religiose.
In realtà, esiste anche un altro museo: il Tunxi Museum, contenente per lo più mobili di epoca Ming e Qing, calligrafie e pitture antiche.
In un vicolo della Strada Vecchia troverai il famosissimo gaotang huntun 高汤馄饨, un ristorantino a conduzione famigliare che serve buonissime ciotole di huntun a prezzi modici; in questo ristorantino non ci andrai soltanto per gustarti questi deliziosi huntun, ma anche per calarti in una suggestiva ambientazione di epoca Qing.
A ovest rispetto a Tunxi (ci vuole un’oretta di autobus), troverai il monte Qiyun 齐云, conosciuto anche con il nome di “Montagna dalle alte nuvole”.
Questa montagna, con i suoi 585 metri di altezza, è principalmente famosa per essere una delle Quattro Sacre Montagne Daoiste, ricca di templi e di iscrizioni daoiste. Vicino al monte Qiyun, sorge il Villaggio Qiyun, un villaggio abbastanza comune in cui è possibile acquistare souvenirs.
Hefei
Come già detto, il capoluogo dello Anhui è la città di Hefei 合肥, una città molto accogliente, con più di quattro milioni e mezzo di abitanti, ma con poche attrattive turistiche. In passato chiamata Luzhou 庐州, Hefei è stata la città natale di un magistrato di epoca Song molto rinomato, Bao Gong, descritto in epoche lontane come un abilissimo detective in grado di svelare qualsiasi arcano.
Tra le poche attrattive turistiche, ne possiamo annoverare 4 che riguardano tutte a vario titolo il magistrato Bao Gong: il fuzhuang 浮庄 “Villaggio Galleggiante”, cioè un piccolo villaggio ricco di giardini e case da tè, costruito su un’isola nel mezzo di un fiume.
Il baogong ci 包公祠, un tempio commemorativo in onore di Bao Gong che contiene anche una sua statua altra 3 metri e mezzo; il qingfeng yuan 清风园 “Il parco Qingfeng”, in cui si trova un padiglione alto 40 metri, costruito per celebrare il millesimo anniversario della nascita di Bao Zheng; e, per finire, il baogong muyuan 包公墓园 “Il Sepolcro di Baogong”.
Nella città di Hefei, potrai andare a visitare un parco molto carino, il xiaoyaojin gongyuan 逍遥津公园 “Il Parco Xiaoyaojin”: un parco stile cinese, pieni di giardini, vegetazione varia, laghetti e templi, in cui potrai osservare i cinesi (gli anziani, per lo più) intenti a fare i loro esercizi di ginnastica e di Taiji.
Huang Shan
La Huang Shan 黄山 “Montagna Gialla” (alcuni preferiscono “Il Monte Giallo”) è in realtà una catena montuosa che rientra nella top 10 dei panorami più belli in assoluto della Cina; in effetti, lo Huang Shan è sempre stata una delle mete favorite dei poeti della Cina più antica (Li Bai, per esempio, vi dedicò un intero componimento; ad oggi esistono più di 20 000 componimenti su Huang Shan!).
Il bel paesaggio dello Huang Shan è conosciuto in tutto il mondo grazie alle sue antiche residenze popolari, gli antichi portali, gli antichi templi, gli antichi ponti, le antiche vie e i cosiddetti pinus taiwanensis. Una piccola curiosità: James Cameron prese ispirazione proprio dal monte Huang Shan per il film Avatar!
Ma perché il nome Montagna Gialla? Durante il periodo della dinastia Qin (221 a.C. – 226 d.C.), lo Huang Shan era noto come Yishan; intorno al 747 d.C., un decreto imperiale stabilì il nuovo nome in onore dell’Imperatore Giallo che, la leggenda vuole, ascese al Cielo passando proprio dal Monte Giallo.
Il monte è caratterizzato da tanti fiumicelli con acque limpide e cristalline; inoltre, si trovano anche alcune fonti termali, con acqua che sgorga a 45 C° tutto l’anno, e numerosi sorgenti d’acqua dolce.
Dopo anni di lavori di ristrutturazione a ritmi cinesi, la huanghang wenquan 黄山温泉 “l’area termale di Huang Shan” è finalmente aperta al pubblico; in quest’area ci sono una serie di terme a tema: terme con infuso di caffè, di vino e alcol, quella con i pesciolini che puliscono i piedi dalla pelle morta, e così via.
Riguardo la situazione climatica generale, c’è un piccolo problema: sulle montagne piove con una media di 200 giorni l’anno, quindi occhio al periodo in cui decidi di andare. Una buona scelta potrebbe essere l’autunno; l’estate è la stagione delle piogge, attenzione!
Dal momento che le vette si trovano spesso sopra le nuvole (77 vette superano i 1.000 metri d’altezza; il picco più alto, il Lian Hua Feng è di 1864 metri), si possono ammirare due effetti ottici: lo yunhai 云海 “Mare di Nuvole” e lo foguang 佛光 “Luce di Buddha”.
Ricorda: Catturare l’alba e il tramonto sopra le nuvole ti darà anche un’esperienza indimenticabile. Questo mare di nebbia sommerge l’area dello Huang Shan che si estende su di una superficie di 154 chilometri quadrati, rendendo visibili soltanto le vette più alte della catena montuosa.
Molte di queste feng 峰 “vette/picchi” sono state rinominate con nomi tratti dalle credenze religiose: shi xin feng 始信峰 “La Vetta dell’Inizio della Fede”; dan xia feng 丹霞峰 “La Vetta della Nube Purpurea”, solo per esempio. Oltre a queste vette dai nomi religiosi, esistono anche “La Vetta del Fiore di Loto”, “La Vetta della Capitale Celeste”, e così via.
Jiuhuashan
Durante la dinastia Tang, i buddisti scelsero il Jiuhuashan 九华山 come dimora del bodhisattva Dizang, il Signore del Mondo Sotterraneo, il cui nome sanscrito Kṣitigarbha, così come le sue rese nelle altre lingue orientali, significa “origine della Terra”.
Dizang è anche il “protettore” dei defunti (viene infatti raffigurato con un bastone in una mano e un gioiello luminoso nell’altra per poter guidare i defunti attraverso l’oscurità degli Inferi), infatti tantissimi fedeli si recano appositamente nel Jiuhuashan per pregare per i loro defunti.
Considerata come una delle montagne sacre ai buddisti, il Jiuhuashan è per lo più noto per i suoi magnifici templi. Troviamo, infatti, il tempio Zhiyuan (un tempio di colore giallo); lo Huacheng si, un tempio decorato con draghi intagliati, che contiene tre enormi bodhisattva dorati, alti 25 metri.
Il tempio più suggestivo in assoluto è quello sulla vetta, il Tiantai si 天台寺 “Tempio dell’Altare del Cielo”, al cui interno si trova una prima statua di Dizang seduto nel “Tempio di Dizang”; nella sala dei 10 000 Buddha, si trova un’altra statua di Dizang seduto su un trono che sembra osservare le persone giunte in pellegrinaggio.
Spero che l’articolo ti sia servito. Non mi resta che augurarti buon viaggio!
Barbara dice
Meraviglioso e completissimo blog!
Sono in Cina da settembre scorso e sto adorando ogni angolo del Paese.
Il mio blog non sarà mai così completo come il tuo, ma provo a mostrare tutti i posti visitati fino ad ora!
https://bravebarbie.blogspot.com/