Zhouzhuang – Foto di Matteo Bosi
A quanto pare l’Italia non è l’unica a vantare una città galleggiante: ai Cinesi piace ricordare che anche qui c’è una Venezia, anzi più di una, dato che spesso città confinanti si contendono il titolo. Qualunque sia la tua preferita, a 100 km da Shanghai, nel Jiangsu, dove l’acqua abbonda e i laghi si moltiplicano in canali nel delta dello Yangtze, sorgono diverse cittadine, tra cui quelle che hanno lasciato traccia nella letteratura e nell’arte, sono senz’altro Suzhou (苏州), Tongli (同里) e Zhouzhuang (周庄).
La zona è molto famosa per la produzione della seta, che è stata nel tempo uno dei motivi di maggior fioritura delle città. Anche Marco Polo è passato da queste parti e anche lui ha parlato di Suzhou come della Venezia locale. In effetti la struttura di questi centri, fitta di canali e intrecciata di ponti, ricorda la poesia della città veneta. Ma, perdonate il campanilismo, non arriva a tale bellezza architettonica, sebbene Suzhou abbia tra i migliori giardini che potrai mai vedere in Cina, mentre le due sorelline minori offrono uno scorcio a mezza via con la Cina tradizionale.
Suzhou è patrimonio protetto dall’UNESCO e una città che ha sofferto un po’ la vicinanza con la grande Shanghai e il capoluogo dello Jiangsu, Nanjing; ma negli ultimi anni ha ripreso un ruolo centrale anche a livello di qualità di vita locale.
Quando andare
Una barca in un canale di Suzhou
Essendo zone percorse da molteplici canali, l’umidità è una grande compagna di viaggio. In primavera si rischiano le piogge che talvolta sono davvero poco invitanti, soprattutto all’interno dei giardini che diventano scivolosi e uniformemente grigio spento. Anche l’estate può essere piovosa, ma è soprattutto calda e afosa.
Il periodo migliore quindi per attraversare le wetlands cinesi è l’autunno. In inverno il rischio non è la neve, quanto piuttosto il freddo gelido, aggravato sempre dall’amica umidità; soprattutto considerato il fatto che la più parte delle visite della città interessa siti all’aperto.
Come arrivare
Non solo barche a Zhouzhuang – Foto di Matteo Bosi
Suzhou è percorsa dalla linea veloce di treni, gaotie (高铁), che collega Shanghai a Pechino, passando per Nanjing. E’ in assoluto la modalità più conveniente per raggiungere questa città, che è fornita internamente dalla metro e dal solito efficiente servizio di taxi cinese. Il gaotie arriva a Shanghai in circa mezzora; le corse sono molteplici, almeno una ogni trenta minuti fuori dagli orari di punta, dove sono più frequenti. Su Nanjing, il tragitto va dall’ora all’ora e mezza, per Pechino calcolate almeno cinque ore (a seconda del treno). I treni veloci per la capitale ogni giorno sono circa una ventina, partenze ogni ora. Via treno è possibile arrivare comodamente anche ad Hangzhou che dista un’ora e mezza di viaggio, treni ugualmente frequenti.
Suzhou è servita anche da un aeroporto nazionale. Lo snodo internazionale più vicino è quello di Pudong, Pudong International Airport a Shanghai. Esiste un collegamento diretto via bus tra l’aeroporto e Suzhou centro, in funzione tutto il giorno, per circa tre ore di tragitto al prezzo di 84 Yuan.
Per quanto riguarda le più piccole Tongli e Zhouzhuang: entrambe sono collegate via autobus di lunga percorrenza a Suzhou e Shanghai, oltre che vicendevolmente servite sempre via autobus. Le partenze sono dalla Stazione Nord di Suzhou e dalla Stazione Centrale dei treni di Shanghai. In alternativa, è possibile organizzare un trasporto con autista privato da Suzhou, oppure affidarsi ai tour guidati che offrono gite in giornata da Shanghai.
Dove pernottare
Il pernottamento a Suzhou è relativamente semplice perché la città è super fornita di alloggi. Clicca qui per leggere le nostre recensioni degli hotel di Suzhou.
Personalmente, a Suzhou ho pernottato ben due volte all’Hotel Soul, adatto anche a famiglie, ha spesso delle offerte economiche quanto un ostello. E’ situato a ridosso della via Guanqian Jie, ma abbastanza a lato per evitare il chiasso.
Una soluzione simpatica potrebbe essere quella di scegliere Shiquan Jie (十全街) per trascorrere la notte o attardarsi nei ristorantini: questa è una animata via che frequenterai anche se sei interessato alla Suzhou notturna, dove è ricostruita la città com’era un tempo.
Per quanto riguarda Tongli e Zhouzhuang, bisogna distinguere tra gli alloggi dentro il confine del centro storico (ovvero dentro il limite di pagamento del biglietto) e quelli fuori. Di norma, se scegli di dormire dentro, paghi la possibilità di alloggiare dentro strutture tipiche, a volte neppure così ben tenute. Perciò massima attenzione quando scegli l’hotel o l’ostello perché alcuni sono corrosi dall’umidità e non valgono il prezzo che viene richiesto.
Per l’appunto, la mia esperienza a Tongli non si può considerare delle migliori: ho alloggiato nella dependance del Moon Shine Inn, la cui struttura principale è di tutto rispetto, ma la dependance è il peggio che si può sperare. Mentre a Zhouzhuang consigliatissima la Pomegranate Garden Inn, in posizione strategica con personale molto disponibile, ma poco incline all’inglese. Ci si capisce, in un modo o nell’altro!
Cosa vedere
Uno scorcio sui canali di Suzhou
Suzhou (苏州)
Suzhou richiede decisamente più di una giornata di permanenza se si vuole coprire quanto meno tutti quei siti inscritti nel Patrimonio dell’Umanità, che sono nove. Tuttavia, c’è anche da dire che la più parte di questi sono giardini che, come dire, se non sei fan sfegatato del giardino in stile cinese, dopo i primi due ti sembrerà di averli visti un po’ tutti.
Questo commento non vuole essere riduttivo, tant’è che io ho cercato di vederne il più possibile, ma in più episodi e a distanza di un anno… Se devi fare una scelta, ti consiglio di optare per Il Giardino dell’Amministratore Umile, il più grande e più trafficato, il Giardino del Leone e una chicca decentrata, piccolina e meno frequentata, il Giardino della Coppia.
Ricorda però: la sintonia con l’atmosfera e l’ambiente di un giardino piuttosto che un altro, è puramente soggettiva; quelli che per me sono stati paesaggi mozzafiato intrecciati di bonsai e cedri, con vasche percorse da carpe striate, magari per te saranno parchetti intasati di turisti con poco charme.
Ecco perché di Suzhou ognuno conserva una propria unica memoria e due giorni sono essenziali per esplorarla con più calma.
Quindi, procedendo con ordine, partiamo dai giardini: l’apertura è per tutti alle 7.30 e la chiusura dipende dalla stagione, varia dalle 17.00 alle 17.30. Fanno eccezioni i giardini che prevedono l’apertura notturna.
Giardino dell’Amministratore Umile e Tempio di Confucio
- Giardino dell’Amministratore Umile (Zhuozheng Yuan, 拙政园): ingresso a pagamento, prezzi variabili (70-90 Yuan). E’ il giardino più grande, oltre 5 ettari, famoso e frequentato. La scelta più saggia è accedervi il prima possibile (dalle 7.30) per evitare la folla e perdersi nei dedali di ponti e padiglioni. E’ diviso in tre parti, e in una zona un po’ nascosta si trova anche un suggestivo “giardino dei bonsai” con qualche centinaio di piccoli alberelli dalle forme curiose.
- Giardino del Leone (Shizi Lin, 狮子林): ingresso a pagamento, prezzi variabili (20-30 Yuan). E’ vicino al giardino precedente ma molto più piccolo; è famoso per le rocce a conformazioni originali e per alcuni esemplari di alberi davvero longevi. Il Palazzo d’Estate dell’imperatore Qianlong a Pechino ha preso ispirazione da questo giardino. Se l’Amministratore vi è parso labirintico, questo sarà dedalico.
- Giardino del Maestro delle Reti (Wangshi Yuan, 网师园): ingresso a pagamento, prezzi variabili (20-30 Yuan). La particolarità di questo giardino in realtà è che offre anche visite notturne con spettacoli (100 Yuan). E’ stato motivo di ispirazione per il parco del MoMA di New York. E’ relativamente piccolo, ma una tappa da non perdere se avete una scelta o un tempo limitato perché è tra i meglio conservati di tutta Suzhou.
- Padiglione dell’Onda Blu – Padiglione Canglang (Canglang Ting, 沧浪亭): ingresso a pagamento, prezzi variabili (15-20 Yuan). C’è scritto Padiglione, ma si legge giardino… In realtà il giardino circonda questo edificio centrale che è stato residenza di principe, tempio, e dimora di un intellettuale. Un passato di tutto rispetto. Al presente non è così luminoso come gli altri giardini, ma ricordo con simpatia il Tempio dei 500 saggi: potrete contarli uno per uno sulle pareti dell’edificio.
- Giardino della Coppia (Ou Yuan, 耦园): ingresso a pagamento, prezzi variabili (15-20 Yuan). Non è tra i più frequentati, quindi questa tranquillità gli conferisce forse un fascino aggiuntivo. Rimarrai colpito anche dei padiglioni o dall’accesso al giardino stesso. Ma come per altri giardini di Suzhou, sono i dettagli e le piccole cose a renderlo speciale. Personalmente, ho un bellissimo ricordo delle magnolie in fiore.
- La Villa di Montagna Abbracciata di Bellezza, o con la Bellezza Abbracciata (Huanxiu Shanzhuang, 环秀山庄): ingresso a pagamento (15 Yuan). Questo giardino è un po’ meno frequentato, ma ugualmente iscritto alla lista del Patrimonio dell’Umanità. Al suo interno sono le rocce ad essere al centro della scena, con rimandi evidenti alle cinque montagne sacre della Cina (tra cui, la Montagna Gialla e Huashan nei pressi di Xi’An).
- Giardino della Coltivazione (Yipu Yuan, 艺圃园): ingresso a pagamento (10 Yuan). Questo giardino non è molto distante dal precedente e ugualmente poco frequentato dai gruppi organizzati, sebbene anch’esso protetto dal’UNESCO. E’ relativamente semplice e offre una casa da tè al suo interno in cui diventa particolarmente piacevole e rilassante sorseggiarne una tazza in questo ambiente essenziale.
- Giardino del Dolce Oziare (Liu Yuan, 留园): ingresso a pagamento, prezzi variabili (45-55 Yuan). Questo giardino è più spostato dal centro cittadino: la metropolitana non è il modo migliore per arrivarci; è più conveniente la linea di bus turistici 1 (游1) che si prende alla stazione dei treni, piazza nord, 11 fermate. In questo giardino, come dice il nome stesso, potrai attardarti anche per una tazza di tè e lasciarti sedurre dal gioco di spazi creato dalle finestre. A poca distanza dal giardino troverete anche il Tempio del Giardino dell’Ovest (Xiyuan Si, 西园寺); anche qui ingresso a pagamento, 25 Yuan. E’ il monastero più importante di Suzhou.
- Giardino dell’Armonia (Yi Yuan, 怡园): ingresso a pagamento (15 Yuan). Altro piccolo giardino, non memorabile, in pieno centro. Qualche pianta insolita.
A Suzhou non ci sono solo giardini, anche se questi detengono ancora il primato di visite. Alcune vie trafficate di turisti e commercianti, possono ben alternare le uscite pollice verde, insieme con le visite ai musei e ai templi.
Museo di Suzhou
- Museo di Suzhou (Suzhou Bowuguan, 苏州博物馆): ingresso gratuito, pertanto preso d’assalto dai turisti (circa 3000 ingressi al giorno…!). E’ una delle creature architettoniche moderne più interessanti della zona, dove si intrecciano alberi di bambù e stagni fitti di carpe, ad edifici eretti con uno stile a metà tra il classico cinese e il volutamente moderno: non per niente, il Museo di Suzhou è un’opera di I.M. Pei, già autore della piramide del Louvre, tra le altre cose. Vale la visita anche per i preziosi pezzi che sono contenuti all’interno, ma richiede una dose di pazienza aggiuntiva. Non è insolito imbattersi in maleducazione e noncuranza, bambini lasciati selvaggiamente a loro stessi e volumi di voce assordanti. Il museo ammette l’ingresso fino alle 16.00, ma il consiglio è ovviamente quello di andare all’apertura, alle 9.00. Il lunedì è chiuso.
- Museo della Seta (Sichou Bowuguan, 丝绸博物馆): come il precedente, è gratuito e rispetta il lunedì quale giorno di chiusura. Gli orari di apertura sono i medesimi, ma l’ultimo ingresso è previsto per le 16.30. E’ un ottimo spunto per avvicinare il processo di creazione della seta che grosso modo ha 4000 anni, e vedere qualche prodotto d’epoca o telai all’opera. E’ addirittura ben fornito di spiegazioni in inglese, non così scontate nei musei in Cina. Quando l’ho visitato io ero un po’ impolverato ed acciaccato, ma ugualmente interessante.
- Museo dell’Opera Kunqu (Kunqu Bowuguan, 昆曲博物馆): ingresso gratuito, ma si paga per assistere alle rappresentazioni di Opera Kunqu domenicali. Questo genere di opera ha diverse centinaia di anni ed è tipica della zona dello Jiangsu, quindi non esclusiva di Suzhou. Gli spettacoli si tengono sul palco perfettamente conservato del museo, la domenica tra le 14.00 e le 15.30, a 30 Yuan. Invece poco oltre, al Teatro Ping Tan (评弹博物馆), ogni pomeriggio, più informalmente davanti ad una tazza di tè, si assiste alle rappresentazioni dei cantastorie ping tan. Il teatro Ping Tan è aperto dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.30 alle 17.00, quindi le rappresentazioni hanno luogo nella pausa centrale.
- Pingjiang Lu e Shangtang Jie (平江路, 山塘街): sono due strade storiche che costeggiano i canali di Suzhou e in cui potrete fermarmi per una pausa ristoratrice mentre apprezzate l’atmosfera più storica della città d’acqua. I canali sono attraversati dalle barche che portano i turisti; gli imbarchi sono diversi, ma non sperate di spendere meno di 100 Yuan per il tour. Shangtang Jie è decentrata, parte dai piedi della Collina della Tigre.
- Collina della Tigre (Huqiu Shan ,虎丘山): ingresso a pagamento, prezzi variabili (60-80 Yuan). E’ una di quelle tappe non essenziali di Suzhou se si ha poco tempo perché richiede qualche ora per lo spostamento e la visita. E’ una collina artificiale a nord ovest della città che raccoglie frotte di turisti cinesi perché sede di tombe e leggende varie. Ospita la Pagoda Yunyansi.
- Tempio del Nord e Pagoda (Beisi Ta, 北寺塔): ingresso a pagamento (25 Yuan). In prossimità del Museo della Seta, spesso è la prima cosa a notarsi venendo dalla stazione. Dalla cima della pagoda, se non c’è foschia, c’è una bella vista sulla città.
- Porta Pan (Pan Men, 盘门): ingresso a pagamento (40 Yuan). Diametralmente opposta alla stazione del treni veloci, a sud, si trova l’ultima porta originale della città sopravvissuta alla storia. Da qui si accede anche ad una porzione di muro originale. Poco più in là, la Pagoda Ruiguang (瑞光塔).
- Tempio del Mistero (Xuan Miao Guan, 玄妙观): ingresso a pagamento (10 Yuan, con performance 35 Yuan) . E’ un tempio taoista tra i più importanti del genere e ancora adibito al culto. Poi chiaramente si è adattato all’evoluzione consumistica e offre spettacoli di artisti di strada. Vi si accede dall’animata via Guanqian Jie (观前街) che la sera è un tratto pedonale simpatico dove si affollano i turisti per cenare e acquistare souvenir.
- Tempio di Confucio (Wen Miao, 文庙): ingresso gratuito. Il tempio è tuttora in uso e ospita anche un museo dove sono conservate numerosissime steli d’epoca, molto suggestive.
Una bella alternativa alla lunga passeggiata per Suzhou o alla gita in barca, è la visita in bicicletta. Per le biciclette potrete chiedere in hotel, alcuni dei quali le forniscono direttamente.
Tongli (同里)
Tongli – Foto di Matteo Bosi
Molto spesso il tour a Suzhou è affiancato dalla visita alle water town, Tongli e Zhouzhuang le più famose. Si possono organizzare in giornata con base a Suzhou, oppure da Shanghai. Personalmente non escluderei neanche la possibilità di pernottare in questi villaggi che hanno molto di suggestivo da condividere.
Mentre a Suzhou è evidente sentirsi in città, ed è facile anche imbattersi nelle aree nuove, a Tongli pure l’estensione di recente costruzione che abbraccia il centro storico, sembra aver mantenuto un’atmosfera sospesa, con le costruzioni basse su cui si affacciano i negozietti piccoli.
L’ingresso alla parte storica della città è a pagamento, 100 Yuan, fino alle ore 17.30. C’è un ingresso notturno per il Giardino Tuisi a 50 Yuan (dalle 18.30 alle 21.00); a parte questa eccezione, di sera la cittadina è percorribile liberamente senza pagare l’ingresso.
Il biglietto dà accesso ad una serie di siti; puoi pensare di evitare di pagarlo se pernotti all’interno di Tongli, ma poi, appunto, non potrai visitare le attrazioni dell’interno. Una soluzione meno dispendiosa è quindi quella di apprezzare il posto semplicemente vagando per le stradine intrecciate ai canali; potrai gustare un tè in una delle numerose sale da tè e osservare gli edifici principali da fuori, oppure godere liberamente di un estratto di Opera Kunqu nel palco della piazza centrale.
Esibizione di Opera Kunqu nella piazza centrale di Tongli – Foto di Matteo Bosi
Le più importanti attrazioni soggette a pagamento sono le seguenti; il biglietto dà accesso ad altri siti ma tralasciabili:
- Giardino Tuisi (Tuisi Yuan, 退思园): non vanta l’imponenza dei giardini di Suzhou, ma è comunque una chicca di Tongli e una piacevole passeggiata soprattutto in primavera e autunno, per i colori assunti dai vari settori del giardino.
- Pagoda della Perla (Zhenzhu Ta 珍珠塔): in realtà si tratta di una serie di padiglioni ammobiliati con mobilio d’epoca.
- Jiayin Hall e Chongben Hall (嘉荫堂, 崇本堂): altre due strutture d’epoca splendidamente rifinite in legno che meritano per i dettagli ancora conservati.
- Isola Luoxing (Luoxing Zhou, 罗星洲): questa isoletta è situata ad est al di fuori del centro e per raggiungerla si può scegliere di camminare o di usufruire del servizio di bici elettriche fino all’imbarco. Da qui si prende un battello per l’isola, la cui visita è breve e tranquilla.
Un barcaiolo
Caro turista che hai già sentito nominare Tongli in precedenza: forse ti sarà capitato perché questo minuscolo posto dello Jiangsu vantava uno dei pochi siti della Cina audacemente incentrati sul tema del sesso. Sto parlando del Museo del Sesso della Cina Antica, una collezione visionaria di un appassionato quadro locale, Liu Dalin, che ha preservato oltre 1500 pezzi dal boicottaggio perbenista della storia. Non mi nasconderò dietro la cruna di un ago, ammettendo che nella mia visita a Tongli l’attrazione principale voleva essere il confronto con questo passato contraddittorio della sessualità cinese, con didascalie in inglese.
Quale delusione nell’arrivare a Tongli e scoprire che il Museo è stato trasferito a Shanghai! La città libertina, probabilmente attirerà molti più turisti, ma dal mio punto di vista Tongli ha per sempre perso l’attrazione principale, sopra i canali le barchette e le sale da tè.
Zhouzhuang (周庄)
C’è chi sostiene che Zhouzhuang sia meglio di Tongli, chi il contrario. Personalmente ho trovato questo villaggio il meglio delle Venezie dell’Est: un intreccio fitto di canali e ponti, attorno ai quali si snodano negozietti raffinati e ristorantini rustici. Delle passeggiate ti ricorderai senz’altro la puzza di tofu fritto che vendono davvero ad ogni angolo, al punto che anche il vecchietto da casa propria, aprendo la porta e piazzando la sua seggiolina, si improvvisa friggitore di tofu. Ti ricorderai anche le trapunte in seta, per le quali in queste zone un po’ ovunque, non solo a Zhouzhuang, si possono fare buoni affari mercanteggiando a dovere.
La camera da letto principale della Dimora Sheng – Foto di Matteo Bosi
Nuovamente a titolo personale, ho trovato due delle attrazioni di Zhouzhuang, le Dimore Sheng e Zhang risalenti alla dinastia Ming e alla dinastia Qing, tra le più convincenti e meglio tenute di tutti paeselli visitati.
Per accedere al centro storico di Zhouzhuang bisogna pagare l’immancabile ingresso, 100 Yuan; se capiti in serata, anche tardi, dovrai comunque pagare ma ti verrà rilasciato un biglietto “fotografico” che ti permette di entrare anche il giorno seguente.
Ecco quali delle attrazioni (incluse nel biglietto) ti consiglio:
- Ponti: sono diversi e tagliano i canali collegandoli di frequente; tra i più suggestivi, il Ponte Doppio (Shuang Qiao, 双桥) e il Ponte Fu’An (福安桥). Non mancare di rallentare in cima per apprezzare l’infilata delle case che si affacciano sui canali, a loro volta spesso attraversati dalle barche cariche di turisti (anche per Zhouzhuang, gli imbarchi per le gite sono un po’ ovunque).
- Dimora Zhang (Zhang Ting, 张厅): questa è la casa della famiglia Zhang, costruita nel XV° secolo e composta da 70 stanze, l’una più bella dell’altra. La famiglia era evidentemente benestante e nella casa è ancora intonso l’attracco dal quale si entrava direttamente in casa via canale.
- Dimora Sheng (Shen Ting, 沈厅): anche questa abitazione, di costruzione più recente, è ben conservata. La storia del proprietario è raffigurata sulle pareti: anche se non mi sono soffermata a lungo, dubito sia stato raccontato per filo e per segno come il Signor Shen si sia arricchito, di facciata col commercio del riso e del sale, e di soppiatto con l’oppio. Questa sua fortuna gli ha permesso di lasciarci questa villa enorme, al cui piano superiore si accede pagando una integrazione al biglietto di 10 Yuan: la visita è consigliatissima perché a questo prezzo si evitano tutti i gruppi di turisti chiassosi che si affollano nelle stanze del piano inferiore. In più, si accede ad un primo piano a pianta circolare, un po’ labirintico, dove si potrà sbirciare nelle zone notte e nelle stanze dedite al fumo dell’oppio.
- Dimora Ye Chucang (Ye Chucang Guju, 叶楚伧故居): non brillante come le precedenti, ma ugualmente valevole di una visita.
- Tempio Chengxu (Chengxu Daoyuan, 澄虚道院): il tempio taoista non è nulla di che, ma se ci finisci dentro stai attento ai quei ferventi appostati all’ingresso che ti coinvolgono in una discutibile preghiera Dao per la quale, poi, ovviamente, devi pagare! Se non ti interessa il folklorismo della scenetta, non accettare di inginocchiarti né di prendere l’incenso all’ingresso.
- Giardino Nanhu (Nanhu Huayuan, 南湖花园): piacevole passeggiata in mezzo a salici piangenti e cedri che si affacciano sul Lago Nanhu. In fondo al giardino c’è il tempio Quanfu e l’uscita è in prossimità della Dimora Ye Chucang.
Giardino Nanhu – Foto di Matteo Bosi
Anche a Zhouzhuang è possibile assistere agli spettacoli di Opera Kunqu. Il teatro è leggermente fuori mano rispetto al centro. Qui si svolgono anche rappresentazioni di Opera Wuxi, una variazione tipica della zona di Wuxi, appunto. Inoltre, sono molto di moda di recente gli spettacoli notturni sull’acqua: le informazioni a riguardo, alle porte della parte nuova della città, lungo il viale che conduce al centro storico.
Altre dritte (acquisti, piatti tipici e consigli spassionati)
Zhouzhuang by night – Foto di Matteo Bosi
Le zone di Suzhou e vicinanze sono storicamente famose per la seta. Ecco quindi: quale miglior posto per valutare acquisti di sciarpe, vestiti, ma anche set per il letto, tra cui le morbidissime trapunte? E’ un po’ difficile garantirti che non ci sia lo zampino dell’industrializzazione, o che la seta pura sia ancora possibile trovarla a prezzi ragionevoli. Sicuramente la scelta è varia in tutte e tre le zone, specialmente per quei negozi che si occupano di trapunte “fatte a mano”.
Per le trapunte: i prezzi variano a seconda del peso, 1 kg di imbottitura la versione estiva, 1 kg e mezzo quella primaverile e fino a 2 kg e mezzo per quella invernale, rigorosamente misurati in jin 斤 che corrisponde a mezzo chilo. Personalmente, non ho una strategia infallibile per riconoscere la seta buona dalla fregatura, se non quella di tastare con mano il prodotto e generalmente guardare le condizioni del negozio. Un buon prezzo è di circa 100 Yuan al jin, ma mercanteggiare è lecito e recitare la parte dello straniero disinteressato per farsi inseguire, è permesso!
Ti imbatterai inoltre in molti negozi che trattano la madre perla. Ecco su questo tema posso aiutare ben poco, purtroppo: tutti si prodigano nell’esporre le conchiglie scassate con l’interno cangiante, alcuni addirittura la pasta di lavorazione. Le finiture sono in genere la parte che più fa la differenza, quindi occhio alle sbavature di colla e alle chiusure di materiale da pochi spicci.
Per quanto riguarda la cucina tipica della zona, un pesce di acqua dolce chiamato Bai Yu (白鱼) si trova in tutti i ristoranti ed è meno spinoso della media dei pesci di fiume e lago; così come i gamberetti di fiume e le diverse specie di verdurine per lo più saltate in padella, sono ad ogni angolo. C’è anche un piatto di carne molto famoso, il ginocchio (o il gomito…?) di maiale brasato, in stile Hong Shao (红烧肉), per gli amanti. Non dimentichiamo poi l’onnipresente tofu puzzolente (臭豆腐), che come dicevo più sopra viene fritto ad ogni angolo della strada. Ci sono inoltre diverse altre prelibatezze e spuntini da passeggio che potrai avvicinare agli angoli della strada.
Un caffé in Pingjiang Lu
Se cerchi un po’ di vita notturna, Suzhou è il posto migliore per varietà di locali e ristoranti. La prima citata Shiquan Jie è una soluzione; i locali di seconda serata si trovano a Ligongdi (李公堤) o 1912, tipicamente in stile cinese. Altro centro per caffè o birra con gli amici è situato vicino al Suzhou Science and Cultural Arts Center (苏州文化艺术中心) e si chiama Moon Harbour. Troverete diversi locali da avere l’imbarazzo della scelta.
Per quanto riguarda Tongli e Zhouzhuang, questi la sera offrono nel centro dei discopub dove è possibile farsi una birra ascoltando musica dal vivo in stile unplugged. A volte i locali sono così vicini l’uno all’altro che i suoni si confondono in una grande discoteca da passeggio. Raramente si fanno ore piccole in questi centri minori e la zona tende a svuotarsi già verso le 22.
Come al solito, i consigli da mamma per il viaggio: se vai in primavera, devi essere pronto alla pioggia, che nei centri piccoli vuole anche dire pantano. Quindi non solo ombrelli, ma validi impermeabili e scarpe di cui non ti pentirai se finiranno in condizioni disgustose al termine della gita. Gli hotel più economici, poi, potrebbero facilmente essere umidicci la notte, tienilo presente. Attenzione ai prezzi, di nuovo. Nei centri super turistici come Tongli e Zhouzhuang, non è infrequente dover pagare una cena per due anche oltre 200 Yuan.
Fuori dai sentieri battuti… o forse no
Mudu e la folla – Foto di Matteo Bosi
Se non ne hai abbastanza o le mete di sopra ti hanno stancato, puoi azzardarti nell’esplorare altri due centri della zona a cui personalmente mi ero dedicata nel tentativo di trovare dei luoghi meno affollati. In realtà, anche questi sono invasi dal turismo locale, quindi il mio programma di pace e tranquillità è sfumato insieme ai vapori del tofu fritto…
Il primo è Luzhi (甪直): il villaggio è parzialmente ricostruito, anzi i lavori sono ancora in corso. Ma di questo non mi preoccuperei più di tanto perché la parte più interessante è quella vecchia che circonda i canali, con i negozietti stretti sui corridoi che li costeggiano. Si paga un biglietto cumulativo di 78 Yuan per accedere al centro, dove mi sento di consigliare solo la Dimora Shen (沈宅), il Tempio Bao Sheng (保圣寺) e in parte il Magazzino del Riso Wansheng (万盛米行) dove è possibile vedere qualche strumento d’epoca per la lavorazione del riso.
L’altro centro è più prossimo a Suzhou e si chiama Mudu (木读); è conosciuto anche per le passeggiate sulle colline dei dintorni. Come per Luzhi, il biglietto cumulativo costa 78 Yuan, ma è possibile pagare per i siti singolarmente. Questo centro è stato ancora più torturato di Luzhi dall’avvento del turismo di massa, quindi i siti da visitare sono davvero pochi, tra cui la Dimora Bangyan (Bangyan Fudi, 榜眼府第) e la Residenza della Montagna Hongyin (虹饮山房). Sempre che tu riesca a camminare tra la gente.
Se credi abbia omesso qualcosa o ne vuoi sapere di più, commenta qui sotto. Giuro che rispondo di persona!
silvia dice
ciao!
dopo essere atterrata a Pudong, volevo andare direttamente a Tongli.
qual e’ la via piu’ breve per arrivarci?
> Da pudong andare a Suzhou (esiste qualcosa di diretto o devo andare prima a Hongqiao e poi a Suzhou?) e poi prendere un bus/treno per Tongli
> Da pudong prendere un bus diretto per Tongli (se esiste)
grazie
Furio dice
Ciao Silvia,
penso vi siano autobus diretti per Suzhou. Dico “penso” perché non l’ho mai preso, però ho preso quello per Hangzhou varie volte, e Hangzhou è più lontana di Suzhou, da Pudong.
silvia dice
grazie per la risposta!
secondo te allora meglio non prenotare niente e vedere se c’è un autobus per suzhou direttamente in areoporto?
Furio dice
Io farei così… sembra il bus esista, anche se, ripeto, personalmente non l’ho mai preso: https://www.travelchinaguide.com/cityguides/shanghai/transportation/airport-shuttle-bus.htm
Nicoletta dice
Ciao Rita, volevo chiederti un paio di cose riguardo gli spostamenti! Partendo da Pechino, ho visto che posso visitare comodamente Suzhou con i treni. Ma posso fare lo stesso anche per HANGZHOU? Grazie!
Rita Andreetti dice
Ciao Nicoletta, proprio domani esce la guida su Hangzhou!! Non perdertela ;-)
(ma comunque sì, non proprio tutta l’alta velocità che unisce Pechino a Shanghai transita per Hangzhou, ma numerosissimi treni ogni giorno lo fanno)
Tonino COMUNALE dice
Ciao Rita, vivo a Suzhou, sono qui per lavoro con la mia famiglia da 5 anni, una descrizione cosi dettagliata e ben scritta della mia Citta’ non l’avevo ancora letta. grazie dei consigli prezioni.
Se sei in Zona sarei contento di conoscerti e perche’ no, bere un the o caffe’ insieme.
Ciao Tonino
Rita Andreetti dice
Ciao Tonino, grazie mille. Ho amato molto Suzhou perciò sono certa che viverci non sarà per nulla male! Se ricapito, volentieri!!
beppe pastormerlo dice
Ciao Rita, permettimi di darti del tu ( sono abbastanza meno giovane di te ). Sono stato e vissuto parecchie volte in Cina, dal 1988, la prima volta, fino allo scorso anno, con base a Shanghai, dove avevo un lavoro e studiavo nuove tecnologie di illuminazione ( LED ).
Ho accumulato parecchie esperienze e viaggi in Cina e altri Paesi asiatici. Ti invidio molto…Vivi a Nanchino, una città che ho adorato, come adoro i villaggi sui fiumi. Ho vissuto parecchie notti entro Zhouzhuang, Tongli e, aggiungerei, Nanxun e Wuzhen. Presumo che tu vi sia stata già in questi due ultimi villaggi. Se non hai avuto l’opportunità, te le consiglio.
Complimenti per le descrizioni” tecniche ” circa Suzhou, Tongli e ZZ. Se avrai piacere, puoi dare un’occhiata a http://29aprile.jimdo.com/era-della-cina-3-villaggi-sull-acqua-water-towns/
e forse anche dirmi cosa ne pensi.
Un caro saluto da Beppe
Rita Andreetti dice
Ciao Beppe, hai ragione, di città d’acqua ce ne sarebbero state altre. Magari alla prossima mi soffermerò su Wuzhen e Xitang… E bellissime le foto, anche il tempo ti è stato favorevole!