Situata nel Golfo di Thailandia, a 500 chilometri da Koh Chang e a soli 50 dalla costa vietnamita, Phu Quoc è un’ottima destinazione per chi cerca il caldo e le spiagge tropicali tutto l’anno.
Grazie alla sua posizione geografica, Phu Quoc non è troppo influenzata dalle stagioni, ed è quindi visitabile 12 mesi all’anno. Il periodo migliore resta però quello da dicembre a marzo, quando il clima è più secco rispetto agli altri mesi e le temperature raggiungono una massima di 28 gradi, con un mare calmo e ideale per gli amanti delle immersioni.
Anche aprile, maggio, e giugno possono essere considerati un buon periodo per visitare l’isola. In questi mesi le temperature salgono fino a raggiungere i 35 gradi e l’umidità è costante, queste due caratteristiche fanno sì che si possano trovare più facilmente hotel e voli a prezzi più bassi.
Nonostante sia un’isola abbastanza grande, quasi 600 chilometri quadrati, Phu Quoc non è una meta molto conosciuta a livello internazionale. Questo fa sì che le spiagge non siano prese d’assalto e si possa ancora godere appieno l’atmosfera vietnamita locale.
L’isola è ricoperta per il 90% da foreste, e il 70% fa parte del parco nazionale, protetto dall’Unesco e riserva della biosfera di Kien Giang.
Il distretto di Phu Quoc è composto da ben 28 isole, la maggior parte delle quali disabitate. Fino a metà del 18° secolo, l’isola era poco abitata anche dal popolo locale, il quale si sosteneva grazie alla vendita all’Imperatore Cinese dei cosiddetti cetrioli di mare, degli organismi invertebrati che vivono sui fondali marini, ad oggi considerati come specie in estinzione.
Diverse nazioni, tra le quali anche alcuni imperi europei, hanno occupato Phu Quoc dall’800 in poi. Nel 1869, l’isola venne occupata dai francesi e passò sotto l’amministrazione della Cocincina, una regione a sud del Vietnam, con capitale Ho Chi Minh City, considerata colonia francese.
Soltanto nel 1949 Phu Quoc venne donata al governo vietnamita. Durante la guerra del Vietnam, Washington amplia la già esistente prigione di An Thoi ed esporta 40,000 detenuti, un numero spropositato se pensiamo al fatto che a quell’epoca la popolazione di Phu Quoc era di poco più di 15,000 abitanti.
Nel 1975 l’isola passa nella mani dei cambogiani, per poi venire di nuovo conquistata dai vietnamiti diversi anni dopo la caduta del regime dei Khmer Rossi.
Ci sono 3 aspetti interessanti di Phu Quoc che vale la pena menzionare:
- poiché il distretto rientra nella Zona Economica Speciale, se vuoi soggiornare soltanto su questa isola, avrai la possibilità di avere un’esenzione del visto. Questo significa che, qualsiasi sia la tua nazionalità, se arrivi via aereo o via nave, potrai rimanere a Phu Quoc per un totale massimo di 30 giorni senza dover richiedere il visto;
- due prodotti tipici da provare assolutamente sono la salsa di pesce e il pepe biologico. La prima, nel 2013, è stata dichiarata dall’Unione Europea “Denominazione di Origine Protetta”. Il Vietnam è inoltre il principale esportatore di pepe al mondo. L’isola di Phu Quoc, ha un terreno ideale per la crescita delle piante di pepe nero, rosso, bianco, e verde, grazie all’elevata presenza di quarzo. Le oltre 1,000 tonnellate di pepe vengono raccolte a mano, fatte essiccare naturalmente sotto il sole, e prodotte in modo ecosostenibile, senza l’utilizzo di fertilizzanti chimici;
- la più lunga funivia costruita sul mare al mondo (8 chilometri) collega l’isola di Phu Quoc a quella di Hon Thom, chiamata anche Pineapple Island. Utilizzando questo mezzo di trasporto alternativo, potrai ammirare il golfo di Thailandia da un’altezza di 150 metri.
Come prenotare un hotel all’isola di Phu Quoc
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Come arrivare sull’isola di Phu Quoc
Grazie al suo aeroporto internazionale, aperto il 2 dicembre 2012 (data scelta sulla base di una raccomandazione di un santone), Phu Quoc è facilmente raggiungibile con voli diretti non solo dalle più conosciute città vietnamite, ma anche da località internazionali come Guangzhou (China Southern), Bangkok (Bangkok Airways), Hong Kong (Jetstar), e Kuala Lumpur (AirAsia).
Se stai soggiornando in una delle due vietnamite principali, come Hanoi e Ho Chi Minh, ci sono diverse compagnie aeree che servono la tratta verso l’isola di Phu Quoc. Alcune delle più conosciute sono la VietJet, la Vietnam Airlines, la Jetstar la Bamboo Airways, ma anche Etihad, Emirates, e China Southern Airlines.
I voli senza scalo dall’Europa a Phu Quoc partono invece dalle più importanti capitali del nord del continente. Un esempio è Londra, la quale da qualche anno, grazie alla Thomson Airways, ogni lunedì del mese offre voli diretti sull’isola vietnamita per un totale di circa 12 ore di volo.
Se vuoi invece provare l’esperienza via mare, puoi prendere il traghetto da Ha Tien o Rach Gia, situate nella terraferma. Nel primo caso ci impiegherai un’ora e un quarto, nel secondo invece 2 ore e mezza.
Le 6 spiagge più belle di Phu Quoc
Nonostante l’isola non sia ancora così conosciuta a livello internazionale, il governo vietnamita ha espressamente dichiarato la sua intenzione di far diventare Phu Quoc la nuova Phuket.
Proprio per questo motivo, negli ultimi anni il numero di resort è cresciuto in modo esponenziale; addirittura alcune isole disabitate sono state inserite in un progetto per la costruzione di resorts di lusso.
Phu Quoc ha moltissime spiagge inesplorate e l’intero distretto, compreso di tutte e 28 le isole, è formato da centinaia di chilometri di spiagge bianche e gialle, circondate da piante esotiche. Tra le spiagge più interessanti troviamo:
- Long Beach: la spiaggia più famosa e movimentata di Phu Quoc. Qui sorgono i resort più di lussuosi, grazie anche alla sua sabbia gialla e ad una lunghezza di quasi 20 chilometri è molto gettonata sia dalle famiglie, sia dai viaggiatori solitari;
- Sao Beach: ha sabbia bianca ed è particolarmente amata dagli appassionati di snorkeling;
- Dai Beach: con un mare turchese, questa spiaggia è stata decretata dalla CNN come una delle 20 migliori spiagge dell’Asia, seconda soltanto alla giapponese Yunokawa. Originariamente la spiaggia era gialla, tuttavia con l’arrivo dei resort molti tratti sono stati ricoperti di sabbia bianca, con lo scopo di creare i tipici coloro tropicali del mare trasparente, le palme, e la spiaggia bianca;
- Ghan Dau Beach: lunga 500 metri, ha sabbia gialla tendente all’arancione per via dell’alta presenza di coralli nel tratto di mare adiacente. Circondata da una fitta foresta e da due montagne questa spiaggia è famosa per essere stata la base di un pescatore che ha combattuto contro l’invasione francese;
- Khem Beach: forse una delle spiagge più belle di tutta l’isola, con mare cristallino e sabbia bianchissima. In questa località sorge il più suggestivo hotel dell’isola: il J.W. Marriott Phu Quoc Emerald Bay Resort & Spa, un hotel a 5 stelle con una delle piscine più grandi di tutto il Vietnam;
- Starfish Beach: situata nella zona settentrionale dell’isola, come suggerisce il nome, su questa spiaggia ti sarà possibile vedere le stelle marine rosse che galleggiano sul bagnasciuga.
Una piccola nota va fatta sullo stato in cui le spiagge si trovano: quelle davanti ai resort sono molto pulite poiché vi è una regolare manutenzione. Le spiagge che invece non si trovano nel territorio degli hotel e che sono più selvagge, sono sfortunatamente molto spesso invase da spazzatura e plastica, depositate come se la spiaggia fosse una discarica a cielo aperto.
Cosa fare a Phu Quoc
Per gli amanti del mare e delle attività come lo snorkeling o le immersioni, Phu Quoc offre degli scenari spettacolari. La maggior parte dei tour organizzati ti porta nel lato nord-ovest dell’isola. Il periodo migliore va da dicembre a marzo, quando il mare è calmo, la visibilità è più ampia, e potrai ammirare barriere coralline e pesci tropicali.
Oltre alle gite turistiche, molte scuole organizzano anche dei corsi di immersione. Tra le più conosciute ci sono la Raimbow Drivers, la quale offre giornate in diverse località sia la nord sia al sud di Phu Quoc; il Flipper Diving Club nato 10 anni fa e considerato ad oggi uno dei migliori centri dell’isola; e il Vietnam Explorer Dive Center.
Nonostante il credo religioso di poco più del 50% della popolazione vietnamita sia buddista, ci sono ben 6 milioni di persone che si definiscono Caodaisti. Il Caodaismo (o Cao Dai), che letteralmente significa Chiesa della Terza Rivelazione, è una religione sincretica con un unico Dio, il quale avrebbe fondato tutte le religioni del mondo.
Sull’isola di Phu Quoc è possibile visitare due templi Caodaisti, entrambi si trovano nella città di Duong Dong. Il tempio più grande e colorato si trova sulla Nguyen Road, mentre il secondo, più piccolo, si situata sulla Duong 30 Thang 4.
La Ho Quoc è invece la pagoda buddista più grande dell’isola. Aperto nel 2012, questo tempio è situato sulla costa est, in una località molto suggestiva, tra la spiaggia Dam e la montagna, dove ti sarà possibile poter ammirare splendidi tramonti.
Ecco altre attività da fare all’aria aperta e a contatto con la natura:
- l’esplorazione del parco nazionale con salita al Monte Chua (603 metri d’altitudine). Puoi addentrarti in questo polmone verde con un tour oppure anche in solitaria, noleggiando una moto o esplorandolo a piedi;
- la balneazione nella cascata Suoi Thran: alta 4 metri, qui vicino puoi visitare anche la grotta dei pipistrelli;
- la visita a una o più delle 15 isole (di cui solo 5 abitate) dell’arcipelago di An Thoi. Il nome del distretto deriva dall’omonima città situata sulla costa sud-orientale di Phu Quoc. Grazie ai tour organizzati potrai visitare questi bellissimi isolotti e fare attività come snorkeling e immersioni subacquee. La più grande delle isole, soprannominata Pineapple Island è raggiungibile anche con la funivia. Vicino alla Lamp Island vengono invece organizzate le escursioni notturne, dove ti sarà possibile pescare i calamari;
- la visita ai villaggi locali di Cua Can, Ghan Dau (il punto dell’isola più vicino alla Cambogia), Ham Ninh (situato vicino alla catena montuosa che si estende per ben 30 chilometri e comprende il punto più alto di Phu Quoc: il Monte Chua. Al largo delle sue acque è invece possibile vedere alcuni degli ultimi esemplari di Dugong Dugon rimasti al mondo), e Rach Vem.
Phu Quoc annovera tra i suoi mezzi di trasporto anche una funivia composta da ben 70 cabine con all’interno delle panchine di legno dove sedersi e ammirare un panorama a 360 gradi. Durante questo viaggio di 20 minuti da Phu Quoc alla Pineapple Island, passerai sopra le isole di Hon Roi e Hon Dua, facenti parte dell’Arcipelago di An Thoi, considerato come uno dei luoghi più belli dove fare snorkeling e immersioni. Il costo del biglietto è di poco meno di 6 Euro per gli adulti e quasi 4 Euro per i bambini.
Un’altra esperienza interessante da fare è la visita alle piantagioni di pepe e alle fabbriche di salsa di pesce. A Phu Quoc ci sono quasi un centinaio di posti dove viene preparata la salsa di pesce, la maggior parte di essi si trova vicino alla città di Duong Dong.
La preparazione della salsa di pesce è molto semplice: vengono riposte delle acciughe in grandi contenitori, aggiunto del sale, e nell’arco di 12 mesi pian piano viene drenato il liquido che ne fuoriesce.
Le fabbriche sono visitabili gratuitamente. Una delle più conosciute è la Khai Hoan Fish Sauce Factory, situata sulla Hung Vuoung Street, al numero 11, nella località di Duong Dong. Al suo interno vedrai delle enormi taniche color rosso, dove sono conservate tonnellate di acciughe. All’interno di questa fabbrica potrai anche fare un assaggio delle due salse da loro prodotte e se ti piacciono puoi acquistarle nel negozio locale.
Se le fabbriche di salsa di pesce si trovano per la maggior parte vicino al mare, tutte le fabbriche di pepe si trovano invece ai piedi delle montagne. Questa necessità è data dal fatto che il terreno in queste zone è pieno di minerali e quindi particolarmente adatto alla crescita delle piante di pepe.
Anche in questo caso puoi visitare le piantagioni in modo autonomo e gratuito. Nella regione centrale e in quella del nord dell’isola, ci sono ben 400 ettari di piantagioni, dove poter acquistare tutte quattro le varietà di pepe.
Soprannominata l’Inferno sulla Terra, la prigione di Phu Quoc è ad oggi un museo dove poter vedere da vicino come vivevano i prigionieri di guerra catturati durante l’occupazione francese.
Oltre a tutte queste attività, c’è anche la possibilità di fare escursioni che piacciono molto soprattutto ai turisti asiatici, come tentare la fortuna al casinò, vedere da vicino animali esotici grazie al Vinpearl Safari, oppure passare una giornata al parco acquatico Vinpearl Land Amusement Park.
Photo Credits: Phu Quoc Island in Vietnam by Jimmy McIntyre