Eccomi qua. In questa situazione mi sono mossa di proposito, ma inconsciamente, seguendo la prima regola necessaria per cominciare un viaggio in bicicletta: dire semplicemente a tutti che stai per iniziare un viaggio in bicicletta. Ripetilo, fino a quando non ti crederanno. Non devi pensare di essere capace di farlo. Basta che continui a dirlo ai tuoi amici, al tuo fidanzato, ai tuoi colleghi di lavoro, alla tua famiglia (loro devono essere gli ultimi a sapere, poiché si preoccuperanno troppo) … e poi, all’improvviso, parti.
Questo è quanto mi è capitato. Ho detto a tutti che avrei lasciato il mio lavoro per fare un viaggio di sei mesi in bicicletta. Ora dovevo andare. Avevo una bici che era – cito un amico entusiasta della bicicletta – “abbastanza buona”, avevo le borse laterali, la tenda, il sacco a pelo ed un milione di altre cose che volevo portarmi.
Sebbene avessi quattro borse laterali, non avevo spazio sufficiente. Ero completamente sovraccarica ed avevo paura, poiché ero completamente fuori della mia zona di comfort. Mi piaceva viaggiare in bicicletta e fare del campeggio libero. Mi piaceva visitare la Cina rurale. Insomma, nulla di tutto quello che avessi mai fatto prima. In realtà, ancora non sapevo nemmeno come riparare una gomma. Ne avevo un’idea approssimativa, ma niente di più.
Tutte queste domande mi confondevano le idee. Ero stressata. Come potevo gestire tutte queste cose? Come avrei potuto sopravvivere? Non parlavo una parola di mandarino e ho capito che non potevo portare tutto ciò che volevo, come, ad esempio, tre bottiglie di shampoo. Cosa sarebbe successo se avessi finito lo shampoo? Non ero in grado di stabilire le giuste priorità. Ero un disastro.
Avrei davvero portato la mia bicicletta fuori di casa il giorno seguente per viaggiarci per sei mesi? Nella Cina rurale? Facendo campeggio libero?
Sì, questo è esattamente quello che ho fatto la mattina dopo ed è stato il viaggio di una vita. Da allora, ho viaggiato dentro e fuori dei confini asiatici e, quando sono a casa, cerco di ospitare il maggior numero possibile di ciclisti che raggiungono la mia città natale.
Questa cosa crea una vera e propria dipendenza. Mi sento ancora eccitata prima di un viaggio, ma sono molto più rilassata sui preparativi. Poiché tutto ciò mi ha aiutata a capire come gli altri si organizzano, in questo articolo vorrei darti qualche consiglio su come decidere cosa prendere e quanto portarne, come affrontare certe situazioni lungo il viaggio e così via.
Come preparare il tuo viaggio
Cosa portare (e cosa mi porto io)
Consigli generici
Prima di cominciare il mio primo viaggio, non ero affatto sicura di cosa mettere in valigia. Avevo visto su YouTube molti video di altri ciclisti ed avevo dato uno sguardo a numerose liste che elencavano cosa portarsi in viaggio. Avevo comprato un fornello costoso, dato che tutti mi dicevano che ne avrei avuto bisogno. Mi ero portata troppi vestiti ed attrezzi che non ho mai utilizzato, e che non so ancora usare, solo perché pensavo che fossero una “necessità”.
Quindi, se sei al tuo primo viaggio, ti suggerisco di ascoltare il tuo istinto per ciò di cui pensi tu possa aver bisogno e ricordati che molte, molte, molte cose puoi acquistarle facilmente mentre viaggi in Cina. Per quanto riguarda gli oggetti più specifici che ancora non possiedi e di cui non sei sicura di averne bisogno, come nel mio caso il fornello, potresti metterti in contatto con un ostello, o un negozio di biciclette, mentre sei in viaggio e verificare se loro possono ordinarteli.
Se l’avessi fatto, avrei risparmiato non solo del denaro, ma anche un sacco di stress mentre facevo i bagagli (un piccolo fornello, una bottiglia di combustibile, una pentola ed altre cose necessarie che mi occupano quasi una borsa – invece, avrei potuto metterci tre flaconi di shampoo!). Inoltre, sarebbe l’ideale se tu conoscessi delle persone che hanno fatto dei viaggi in bicicletta e che possono e vogliono prestarti qualcosa.
Se viaggi con un’amica o, addirittura, in gruppo, puoi ridurre le cose da portarti, dal momento che puoi condividerle con i tuoi compagni di viaggio. Ma per me porterei tutto ciò di cui ho bisogno in caso di emergenza. Una volta mi trovavo in bicicletta nel Myanmar con un amico e ci stavamo godendo una discesa, anche se pioveva intensamente, quando ho scoperto di avere una gomma bucata.
Poiché avevamo i cellulari, lui avrebbe dovuto sentire squillare il suo e sarebbe dovuto tornare indietro sulla collina per aiutarmi, se non fosse stato che l’unico kit per riparare la gomma era sulla sua bici. Per fortuna, avevo già deciso di portarmi tutto ciò di cui avrei avuto bisogno in questo caso, o in un qualsiasi altro caso d’emergenza.
Consigli più specifici
Uso ancora le stesse quattro borse laterali che ho acquistato in occasione del mio primo viaggio. Finora hanno resistito per più di 10.000 km, a più o meno sette voli internazionali e ad essere investite da un autobus.
Ti consiglio di prendere quelle impermeabili, che puoi portare con una mano sia con te che sulla tua bici (ad esempio, quelle di marca Ortlieb o Vaude, anche se, ormai, ce ne sono tante marche in giro). In questo modo non ti troverai mai nella situazione in cui inizia a piovere intensamente sulle tue borse mentre, bagnandoti, stai ancora tirando fuori la copertina antipioggia.
Per quanto riguarda le borse da manubrio, ho cominciato con una economica, che si è rotta lungo il tragitto dopo poche centinaia di km. Per il viaggio successivo, ne ho trovata un’altra a poco prezzo, che ho trovato nel mio seminterrato. E’ durata per un viaggio di quattro settimane nel piovoso Myanmar, ma l’ho poi abbandonata perché si è ammuffita … Ora anche la mia borsa da manubrio è di marca e durerà.
La salute è una delle cose più importanti, per questo, durante il mio primo viaggio, ho portato un sacco di antidolorifici, cerotti, garze, pillole anti-diarrea, antibiotici sia in compresse che in tubetto, disinfettante per le ferite e tanto altro ancora. In una delle mie borse laterali mi sarebbe piaciuto mettere solo tutte queste cose e lo shampoo. Più qualcos’altro nella borsa da manubrio – per ogni evenienza. Ma non è necessario, dato che non è mai difficile trovare una farmacia in Cina dove reperire e fare scorta di farmaci specifici.
Per questo motivo, ora necessito solo di ciò di cui avrei immediatamente bisogno in caso di emergenza, qualora mi trovassi da qualche parte da sola in mezzo alle montagne, ovvero: antidolorifici, disinfettante per le ferite, un po’ di garze per la medicazione e qualche prodotto antidiarroico. Se dovessi aver terminato qualcosa, mi recherei semplicemente nella farmacia successiva e, dicasi lo stesso, nel caso in cui avessi bisogno di farmaci più specifici. Grazie al mio kit di pronto soccorso ho quello che mi consente di arrivare alla farmacia più vicina.
Durante il mio primo viaggio, per le eventuali riparazioni mi sono portata le pastiglie dei freni di ricambio, le batterie di ricambio per il ciclocomputer, un attrezzo per la catena, un kit per bici contenente alcuni cacciaviti di varie dimensioni, una manciata di cerotti, una pompa, una chiave regolabile, del nastro adesivo, delle fascette, un tubo di riserva e del lubrificante. Ora mi porto solo un attrezzo per la bici, i cerotti, un tubo di riserva, il nastro adesivo, le fascette ed il lubrificante. Ciò mi consente di fare tutto ciò che serve lungo la strada, compresa anche un po’ di manutenzione (serrare le viti e lubrificare la catena).
Dormire è la seconda cosa più importante. Durante il mio primo viaggio, ho effettivamente pensato di portare dei vestiti extra per la notte. Ho una tenda e, in Cina, penso che sia davvero importante avere una tenda indipendente, dato che tante volte ho dovuto montarla sul cemento e, a parte questo, odio ancorare la tenda.
La mia stuoia per dormire era piuttosto economica ed occupava la metà di una delle borse laterali – l’altra metà era occupata dal sacco a pelo, adatto fino ad una temperatura di 0° C. E invece di mettermi una specifica camicia da notte, ho semplicemente indossato quello che sembrava adatto alla temperatura del momento. In realtà, la tenda non entrava nelle borse laterali, bensì nella parte superiore dello schienale.
Per quanto riguarda i vestiti, seguo la regola del tre. Tre pezzi di tutto sono più che sufficienti, perciò ne ho “uno da indossare, uno da lavare, uno da asciugare”. Per quanto concerne i vestiti “civili”, ho un paio di pantaloni corti ed un paio lunghi, una gonna, tre slip e tre t-shirt. Per lo più sono tutti neri, perciò non si macchiano con estrema facilità e, se necessario, si abbinano alle mie maglie da ciclismo che sono colorate. Mi porto anche tre maglie da ciclismo, ma, se non ne hai, basta che prendi tre camicie con cui stai comoda quando fai sport, dato che scoprirai le tue preferenze mentre pedali.
Se raggiungi una città cinese di medie dimensioni, di solito trovi le maglie da ciclismo in alcuni negozi del gruppo Giant o Merina. Le mie le ho comprate lungo la strada, oppure me le hanno regalate. Col tempo ho scoperto di preferire quelle che hanno una cerniera sul davanti e tre tasche sul retro. Penso che queste tasche siano così a pratiche, che tutte le magliette dovrebbero averle. Portati tre paia di calzini sia per quando vai bici che quando sei a piedi. Ho solo un reggiseno sportivo che si asciuga in una notte.
Per proteggermi dal sole, indosso le maniche (molte donne in Cina le indossano, perciò presumo che tu possa procurartele in un qualsiasi mercato) ed un cappello da ciclismo sotto il caschetto. Soprattutto il cappello non è molto trendy, ma mi protegge dalle insolazioni. Per ripararmi dal vento e dalla pioggia, ho un leggero impermeabile e dei pantaloni antipioggia. Assicurati di poterci muovere facilmente le gambe, dato che questo tipo di pantalone non deve essere necessariamente specifico per il ciclismo.
Ho anche un paio di occhiali da sole, dato che i miei occhi non amano troppo la luce intensa. In genere, per la Cina e l’Asia raccomando una maschera con il filtro, solitamente consigliata per gli sport. In giro ne trovi di diverse marche, ma assicurati che abbia un filtro che può essere sostituito, altrimenti non ti servirà granché. Indosso la mia maschera quando l’inquinamento aumenta, anche se c’è un aspetto negativo: mi fa sudare tantissimo.
Per quanto riguarda gli articoli per l’igiene personale, porto un grande asciugamano da viaggio ultraleggero, il sapone, il deodorante, lo spazzolino da denti, il dentifricio, la carta igienica, il tagliaunghie e le infradito. Sì, proprio così. Ho iniziato con il volermi portare tre flaconi di shampoo, poi me ne sono portata uno, ora non me lo porto. Niente shampoo, ma ho i capelli lunghi. Se sono in campeggio, riesco a lavarmeli, così come faccio anche negli hotel economici che sono dotati di shampoo. La saponetta serve sia per i vestiti che per lavarmi. Le infradito servono per la doccia e per andare in bagno la notte.
Se hai il ciclo, dovresti pensare anche a questo aspetto. Tenendo presente la quantità di sangue e l’assorbente, potresti utilizzare dei pantaloncini durante il giorno. Per quanto riguarda gli assorbenti interni, sappi che è quasi impossibile comprarli in Cina. Ecco perché utilizzo una coppetta mestruale riutilizzabile in silicone. Per pulirla, devi solo bollirla per circa tre minuti e questa operazione devi ripeterla all’inizio e alla fine del ciclo, prima di metterla a posto. Praticamente tutti gli hotel in Cina hanno il bollitore, dunque per questo non hai problemi.
Per tutti i dispositivi elettrici, porto con me lo smartphone, il PC portatile, la macchina fotografica, un faro ed un power bank, oltre, naturalmente, al caricabatterie. Per la Cina non devi portare alcun adattatore, poiché le loro prese sono compatibili. Nel caso in cui andrai in un altro Paese dove hai bisogno dell’adattatore, procuratelo là.
Nel primo viaggio non mi sono portata il PC portatile adatto, ma avevo un tablet che mi ha creato problemi, dato che non era molto comodo da usare e neppure sufficientemente piccolo da mettere tra i bagagli. Ormai i PC ultraleggeri sono abbastanza veloci e molto convenienti. Il mio smartphone funge anche da lettore di e-book, da lettore mp3 e da rubrica (sì, nel mio primo viaggio mi sono portata una rubrica cartacea).
Dipende dal tuo telefono e della tua macchina fotografica, anche se quest’ultima potresti pure lasciarla. Il laptop lo utilizzo per il backup delle foto, per il blogging e per scrivere gli articoli per Sapore di Cina. Ma penso che questa sia una decisione individuale. Un’alternativa per risparmiare spazio (e denaro) sarebbe avere una buona tastiera da usare con il tuo smartphone.
Per quanto riguarda cibo e bevande, ho – ovviamente – una bottiglia d’acqua sulla bicicletta. Inoltre, mi porto le bacchette, perché non voglio usare quelle monouso che molti ristoranti offrono. Mi porto anche una pentola ultraleggera – assieme al fornello – per gli avanzi del pranzo che posso mangiare come spuntino o per cena: questo è il massimo che posso farci. La pentola è di plastica, ha un coperchio e contiene circa mezzo litro d’acqua. Di solito mi rivolgo alle persone nelle stazioni di servizio per chiedere loro dell’acqua calda..
Infine, mi porto il diario, la matita ed il temperino. Cerco di appuntarmi qualcosa ogni giorno (distanza, tempo e posti), non importa quanto sia stanca, e mi annoto anche se qualcuno che incontro mi suggerisce un libro, un’app o un posto da visitare. Uno zaino ultraleggero è utile non solo quando voglio andare a visitare il posto in cui mi trovo, ma anche per i viaggi di un giorno e per i giorni di riposo.
Eppoi ci sono – ovviamente – il mio passaporto, la mia carta di credito ed i contanti. Questo è quanto.
Come preparare i bagagli
Nei tutorial che trovi online, molti ciclisti – non TUTTI – dicono di preparare i bagagli sempre allo stesso modo. Tutto ciò mi crea tanta agitazione, perché pensavo di dover trovare il modo perfetto per praparare il mio bagaglio prima ancora di partire. Ora non credo che tu debba farlo, dato che io preparo il bagaglio in modo diverso quasi ogni mattina. Durante il tuo viaggio scoprirai cosa va dove e, probabilmente, se ti fermerai da qualche parte, finirai per aver bisogno solo di una borsa.
Penso che ci siano alcune cose che sia importante sapere dove vanno ed averle nei posti giusti: la carta igienica (la maggior parte di chi viaggia si troverà in situazioni nelle quali non c’è tempo per cercarla prima che sia necessario), il kit di pronto soccorso (se cadi male, hai bisogno di cerotti e di antidolorifici) ed abbigliamento per la pioggia (ti sei mai trovato all’improvviso in mezzo alla strada a frugare nelle tue borse, bagnando tutto, mentre cerchi l’impermeabile?).
Ma per tutto il resto, non stressarti. Basta vedere come procedi e tutto prende la sua piega.
Per me è molto utile mettere le cose che vanno insieme in diversi tipi di borse e non ne ho mai comprate di specifiche. Ho una borsa con cerniera, con raffigurato sopra Superman contro Batman, che è ottima per tenere i miei attrezzi, oppure ho un sacchetto di plastica per comprare il pane a Hong Kong, dove metto le penne e il mio taccuino. In questo modo posso trovare le mie cose più facilmente. Inoltre, se la crema solare la metto in un sacchetto di plastica extra, evito che possa rovinare tutti i miei vestiti. Per quanto riguarda l’abbigliamento, naturalmente voglio tenere i panni sporchi separati da quelli puliti.
Suggerimenti per la bicicletta
La mia prima “bicicletta da turismo” l’ho comprata da un insegnante d’inglese, tramite Craigslist, per 1.000 Yuan. E’ arrivata con le borse laterali, le luci, gli asciugamani e qualche altra cosa che avrei potuto usare quando sono arrivata a Shanghai. Una volta tornata, ho controllato il prezzo online ed ho visto che è in vendita allo stesso prezzo di una nuova.
La bici non aveva nulla di speciale per il cicloturismo, se non l’ingranaggio. Ho comprato un portapacchi anteriore ed una borsa da manubrio su Taobao e mi sono resa conto che la sella mi stava massacrando, nonostante indossassi i pantaloncini imbottiti. Era una bicicletta molto semplice. Aveva le ruote piccole, i freni a depressione e mi trovavo a mio agio quando l’ho usata per circa 9.000 km.
In realtà, si trattava di una bicicletta da turismo perfetta per la Cina. Un mio amico ha lacerato il pneumatico delle sue ruote grandi ed ha faticato a farselo sostituire, perché nessun negozio in quella zona aveva una ruota delle dimensioni che lui cercava. Ha dovuto chiamare un negozio di biciclette a Shanghai che gli ha prima ordinato e, successivamente, spedito quanto necessitava nella prossima grande città in cui si sarebbe diretto e, nel frattempo, ha dovuto pedalare con la ruota piena di erba.
Se hai i freni a disco, potresti incorrere nello stesso tipo di problema. Acquistando una bicicletta nuova in Germania, i commessi dei negozi hanno messo alla prova la mia pazienza. Ho chiesto espressamente delle ruote piccole e dei freni a disco, perché sapevo che sarei tornata a girare nuovamente la Cina ed altre località dell’Asia.
Questi commessi continuavano a dirmi di non preoccuparmi, perché le biciclette vengono prodotte in Asia, pertanto avrei potuto sostituirle facilmente ovunque. Eppure non vengono vendute dappertutto, ma solo nelle grandi città. E non sogno di andare in bicicletta a Pechino nell’ora di punta, ma nella rilassata Cina rurale, in Birmania e in Vietnam.
Se scegli le ruote grandi ed i freni a disco, tienilo a mente quando organizzi la “parte riparazioni” del tuo bagaglio.
La luce è un’altro grande problema. Una volta sono rimasta bloccata in mezzo a dei campi, su delle strade sterrate birmane, senza avere la possibilità di campeggiare durante la notte, vedendo sempre meno con le luci della mia bicicletta ed agitandomi sempre di più.
Dato che avevo bisogno di procurarmi comunque un nuovo faro, ne ho scelto uno che fornisse abbastanza luce anche per andare in bicicletta. Poiché abbaglia gli automobilisti, lo userò solo per andare in bici nelle zone rurali.
Come portare la tua bicicletta in Cina
Non ho avuto sempre la fortuna di cominciare a pedalare partendo dal mio salotto di casa, ma ho dovuto imballare la mia bicicletta per metterla su un volo internazionale, così saremmo arrivate entrambe nel continente in cui desideravo viaggiare in bici. In questa sezione dell’articolo ci sono due argomenti da considerare: come imballare la bicicletta e cosa tener presente quando scegli la compagnia aerea.
Ci sono diverse strategie su come imballare la bicicletta. Alcuni usano solo il pluriball, perché credono che il personale aeroportuale abbia meno difficoltà se riconoscono che si tratta di una bicicletta. Altri mettono la bici in un apposito contenitore.
Non ho mai provato il pluriball, perché temo che la compagnia aerea potrebbe non accettarlo. La soluzione del contenitore per biciclette non mi ha mai attratta, perché spenderei una cifra pari ad un quarto del prezzo della bicicletta stessa, anche se è un po’ più difficile che si ammacchi sull’aereo.
Ci sono altri due aspetti negativi. Il primo è che, una volta giunta a destinazione, devi conservare la custodia, per cui ti trovi a dover chiedere un enorme favore ad un amico che vive lì, oppure devi pagare il deposito. Il secondo problema è che il tuo viaggio deve iniziare e finire nello stesso posto, altrimenti tu e la tua bicicletta sarete in un posto diverso rispetto al contenitore, per cui devi fartelo inviare lì dove ti trovi. L’aspetto positivo è che alcune compagnie aeree non considerano la tua bicicletta nel contenitore come tale e così risparmi sulla spedizione.
Pertanto, la mia strategia è quella di andare a piedi in un negozio di biciclette qualche giorno prima che il mio aereo parta e chiedere una delle scatole in cui vengono consegnate le bici nuove. Di solito i negozi dovrebbero averne qualcuna di queste scatole da darmi gratuitamente. Dato che molti aerei partono ed arrivano nelle grandi città, non è mai stato un problema per me trovare una scatola. Per sapere come smontare la bicicletta per imbarcarla in aereo, basta andare su YouTube e cercare un tutorial: ne trovi tantissimi.
A questo punto, quale compagnia aerea scegliere? Tra i ciclisti se ne parla parecchio. Io preferisco Emirates, perché hanno regole molto semplici: prendi tutte le borse che vuoi (perciò non devi mettere le borse laterali in una scatola), una delle tue borse può contenere un’attrezzatura sportiva (ad esempio, una bicicletta) e puoi portare fino a 30 kg di bagaglio da imbarcare, più 7 kg di bagaglio a mano senza costi aggiuntivi, il tutto in classe economica.
Altre compagnie aeree hanno regole più complesse: con Lufthansa, ad esempio, né io né la ragazza dell’agenzia viaggi riuscivano a capire il prezzo reale e Finnair chiede una custodia rigida per la bicicletta. Ma sono sicura che, oltre ad Emirates, ci siano altre buone alternative disponibili, a seconda delle compagnie aeree che trovi nel tuo Paese e nel Paese di destinazione.
Una volta arrivata, come trasportare la tua bicicletta in Cina
Se non vuoi uscire dall’aeroporto in bici, hai diverse alternative per trasportare la tua bicicletta in Cina.
La maggior parte delle compagnie aeree cinesi non addebita un costo extra per la bicicletta, ma controlla bene la policy sul trasporto delle bici della specifica compagnia aerea con cui vuoi viaggiare.
Sul treno la bicicletta deve essere imballata in uno scatolone. Esiste un servizio che prende il pacco a casa tua e lo consegna nella tua destinazione finale. Per questo, ti suggerisco di imparare un po’ di mandarino, oppure di chiedere aiuto a qualcuno che lo parla.
Finora sulle barche e sui traghetti non ho incontrato grosse difficoltà, tant’è che ho dovuto semplicemente far salire e scendere la mia bicicletta, proprio come fanno tutti gli altri con le moto.
Anche sugli autobus non ho grossi problemi: ti trasportano la bicicletta nel vano bagagli dove vanno le valigie. A volte devi pagare per tutto quello che fai mettere nel bagagliaio, perciò una volta ho mollato in quello scompartimento sia la bicicletta con le borse laterali che tutto il resto che avevo con me. Altre volte devi cercare di arrivare prima che il bagagliaio venga riempito dai bagagli degli altri passeggeri.
In taxi, di solito, l’autista mi da una mano se il mio scatolone riesce a stare sui sedili posteriori di un’auto di dimensioni normali.
Per quanto ne sappia, se devi portare la tua bicicletta in metropolitana, la devi tenere nello scatolone, anche se, finora, non ho visto alcuna città continentale che ha fatto rispettare questa regola (se ne conosci una, ti prego di lasciare un commento). Ad Hong Kong puoi farlo, se togli la ruota anteriore. Immagina quanto sia divertente spingere una bicicletta da turismo bella carica, mentre cerchi di compensare la mancanza della ruota che è stata tolta.
Le esigenze fondamentali: il riposo, il cibo e l’igiene
Dove dormire
Una volta che sei in viaggio, reperire il cibo crea meno preoccupazioni del trovare un posto dove dormire. Io ho agito con calma e, dopo aver trovato finora un posto dove riposare ogni notte, dopo le prime due settimane ho smesso di crearmi problemi in merito. Per me è essenziale avere una tenda. Se tutto il resto va male, ci sarà un punto dove posso posizionare la tenda per dormire. Anche se dovessi chiedere a qualcuno di montargliela davanti casa.
La prima notte che ho trascorso da sola, ho dormito sul lato della strada dove solo alcuni alberi mi separavano dai camion. Dall’altro lato c’erano dei campi dove potevo scorgere alcune case. Ma la cosa peggiore era che, probabilmente, anche gli abitanti di queste case potevano vedere me. Ero così spaventata del fatto che potesse spuntare qualcuno, che mi ci sono voluti tre tentativi per montare la tenda, eppoi avevo troppa paura di addormentarmi, fino a quando non mi sono detta che era meglio che dormissi, così le persone cattive che avrebbero raggiunto la tenda mi avrebbero trovata riposata. Non è successo: ho dormito fino al mattino seguente.
Un’altra volta credevo di essere nascosta tra gli ulivi, ma quando ho rimpacchettato tutto al mattino, i vicini gentili sono venuti a darmi una mano.
Perciò, dopo un po’, sono diventata più audace, perché ho imparato dagli altri ciclisti incontrati lungo la strada e ho montato la mia tenda nel bel mezzo di un parco pubblico. Anche le fabbriche sembrano essere un buon posto, ma il mio mandarino è così limitato, che non mi sono mai presa la briga di chiedere e, di conseguenza, non mi sono mai accampata lì da sola.
L’esperienza più bella è stata quando ho incontrato due studenti che tornavano in bicicletta a casa, spostandosi da Hangzhou a Fuzhou. Uno di loro mi portò a casa e, quando arrivammo, suo padre aveva preparato da mangiare ed aveva apparecchiato per tre persone: lui, suo figlio e me. Dopo aver pedalato per due settimane, è stata una sensazione così bella, cordiale e travolgente, che ricorderò sempre la loro gentilezza.
Oltre ad imbattermi nella gente, ho pianificato questo evento un paio di volte e sono rimasta con persone del Couchsurfing, cosa che si è rivelata sempre un’esperienza bella e piacevole per me. Pertanto, essere aperti alla gente che incontri lungo la strada può portarti lontano e fa parte delle esperienze speciali del cicloturismo, ma, ovviamente, non devi mai aspettarti o affidarti all’aiuto degli estranei.
E, naturalmente, esistono strutture ricettive a pagamento come gli hotel. Per trovarli, ho imparato alcuni dei caratteri e delle parole che indicano un albergo, perciò lo riconoscerei o chiederei informazioni in merito. La maggior parte della gente a cui mi sono avvicinata è stata molto utile, ma, forse, alcuni erano stressati dal mio livello di conoscenza della lingua cinese.
In realtà, un paio di volte la gente mi ha accompagnata in hotel, perché non capivo le loro indicazioni. Praticamente ogni città ha un albergo di poche pretese. Se arrivi nelle città più grandi, inizi a dover fare una scelta. Per trovare un hotel, dai un’occhiata alla sezione delle app.
In conclusione, anche viaggiando da sola, non ho mai avuto problemi durante le notte, a parte le zanzare. Oserei dire che la cosa peggiore che potrebbe capitarti di notte è addormentarti con i pantaloncini da ciclismo addosso, dato che questa cosa potrebbe provocarti uno sfogo, oppure un’infezione.
Cosa e dove mangiare
Quando si parla di cibo, la Cina è il paradiso dei ciclisti. Trovi da mangiare ovunque, recuperi un sacco di energia e, per quanto mi riguarda, il cibo è davvero appetitoso! Pertanto, trovare da mangiare in Cina è estremamente facile, dato che tutti devono mangiare e sembra piuttosto comune non farlo a casa, inoltre – a seconda della regione – puoi mangiare in qualsiasi momento della giornata.
Sono arrivata a Beihai a mezzanotte con il traghetto e, mentre mi dirigevo verso il parco dove avevo pensato di accamparmi, mi sono fermata lungo la strada vicino ad un barbecue, ma devi essere pronta a mangiare del cibo del posto, non quello occidentale.
Al mattino, i ristoranti approntati lungo il marciapiede ed i venditori ambulanti vendono la loro merce in mezzo alla strada. Il più delle volte, spendendo massimo cinque Yuan, mi piacerebbe comprare la colazione da ciclista fatta da baozi dolci, noodle o pancake salati e latte di soia fresco.
Il più delle volte trovi in giro un numero sufficiente di ristoranti e ne supererai almeno uno, se non una dozzina, intorno all’ora di pranzo. Più il ristorante è bello, più il cibo è caro. La maggior parte delle volte vorrei sceglierne uno senza porte e senza aria condizionata. Un paio di volte mi è stato chiesto di indicare le portate sul menu per scegliere quello che volessi mangiare, nonostante avessi spiegato che non sapevo leggere. In questi casi, ho scelto un paio di piatti poco costosi, sperando che fossero verdure e non qualcosa di particolare come lo stomaco del maiale.
La maggior parte delle volte sono stata portata in cucina, o davanti il frigorifero, per indicare il cibo che mi sembrava buono. Pochi minuti dopo, mi venivano serviti un paio di pietanze fritte e del riso. Ah, questa è la cosa migliore per un ciclista: quanto riso riesci a mangiare!
Talvolta, per cena mi rimanevano solo gli avanzi del pranzo che avevo messo nella mia pentola, oppure i noodle, se potevo avere dell’acqua calda. Un’altra alternativa è quella di fermarti in un mercato notturno prima di accamparti.
Se ti manca troppo il cibo occidentale, potresti andare in uno dei ristoranti stile fast-food che trovi in molte città.
Per ciò che concerne le intossicazioni alimentari, seguo una semplice regola: “Se non ho una buona sensazione, non lo mangio”. Tanto più piccolo ed improvvisato è un ristorante, tanto meglio riesci a verificarne la preparazione del cibo. Puoi vederlo e valutarlo – specialmente la carne – prima della cottura e puoi vedere come viene cucinata. In Cina è piuttosto inusuale mangiare pietanze crude, pertanto il più delle volte il cibo servito è stato appena cotto o fritto, cosa che rappresenta un plus per ciò che concerne la sicurezza alimentare.
Perciò, quando si tratta di cibo, il mio consiglio è: guarda come preparano le pietanze e vai in posti dove mangia molta gente. C’è bisogno di clienti abituali, per mantenere un’attività che non è possibile portare avanti quando l’igiene alimentare è troppo scarsa. Sii coraggiosa: vai nei mercati, alle bancarelle piccole, e goditi il cibo!
Nei negozi cinesi non trovi facilmente gli elettroliti per affrontare le condizioni climatiche estreme. Se sai che pedalerai con il caldo, portatene un po’ da casa, oppure prendi del sale da mettere nella Coca Cola (zuccherata). Se fa freddo, è facilissimo trovare acqua calda e sicura da bere.
Dove e come lavarti e fare il bucato
Se hai intenzione di fare campeggio libero, si tratta sempre di un fatto importante. In Cina ci sono molti bagni pubblici: questo è davvero un aspetto positivo per un campeggio. Io ci vado per lavarmi nel lavandino: in realtà ho dei ricordi vividi e positivi sulla gioia che ho provato nel trovare servizi igienici pubblici ben tenuti.
Nel campeggio libero utilizzo circa mezzo litro di acqua per lavarmi, usando una parte del mio asciugamano. Per rimuovere lo sporco senza aver bisogno di troppa acqua, bagno l’asciugamano, lo strofino fino a quando lo sporco si scioglie e lo risciacquo.
Quando di notte non è umido, appendo i miei vestiti alla bici, in modo da arieggiarli un po’ e per poterli togliere la prossima volta che devono essere lavati. In realtà, li lavo nel lavandino dell’hotel, o nelle lavanderie pubbliche del posto in cui mi trovo. Di solito, una notte con l’aria condizionata è sufficiente per asciugare i vestiti.
Informazioni sul ciclismo di oggi (domande frequenti)
Distanza giornaliera da percorrere
Questa è una delle domande più frequenti. La maggior parte delle volte io – e molti altri ciclisti – percorro per 100 km al giorno, dato che questa è la distanza che puoi normalmente coprire. Una regola generale, che mi ha aiutata quando non sono riuscita a scoprire le condizioni della strada, su e giù per le colline, è vedere il punto che una macchina raggiunge in un’ora. Anche l’auto, mentre attraversa la città, viene rallentata da ostacoli simili a quelli che affronto io come ciclista, che si tratti di cattive condizioni stradali, di colline o di un gran numero di semafori.
Come scegliere un percorso
Quando si tratta di scegliere un percorso da A a B, devi seguire diversi criteri in base a come vuoi pedalare, a meno che non ti trovi in montagna, dove, di solito, c’è solo una strada da poter percorrere.
Ma se PUOI scegliere – ed il più delle volte puoi – devi chiederti: cosa preferisco? Buone condizioni stradali, ma con i camion? Strade più piccole, con meno camion ma con un fondo stradale non così buono? Vuoi fare parecchi giri, o preferisci semplicemente andare dritto? Vuoi attraversare le colline, o preferisci girarci intorno? E quale alternativa potrebbe essere più panoramica?
Per quanto riguarda la Cina, dovresti conoscere tre tipi di strade che offrono tutte diversi vantaggi e svantaggi che ti elenco di seguito.
G-Roads
Generalmente, le condizioni delle Red G-Roads sono buone, dal momento che vengono finanziate dal governo. La loro sede stradale è bella ampia, tant’è che puoi percorrerle anche in presenza dei mezzi pesanti. Queste strade ti portano in giro per le città. Le Green G-Roads sono autostrade dove non puoi circolare in bicicletta.
S-Roads
Sono strade provinciali e sono situate tra le G e le X-Roads.
X-Roads
Si tratta di piccole strade provinciali, le cui condizioni sono variabili. Potresti essere fortunata e trovarne di quelle con uno straordinario manto stradale, oppure potresti essere sfortunata e trovarne altre piene di buche o, addirittura, ancora sterrate. Questo tipo di strade spesso scompare. Un paio di volte mi è capitato di trovare una fabbrica o una nuova area abitativa dove avrebbe dovuto esserci la mia X-Road che, in altre situazioni, mi ha portata a passare accanto ad alcune case restringendosi e, all’improvviso, trovavo attorno a me solo campi e sentieri.
Le loro piccole dimensioni sono anche un vantaggio, dal momento che ti portano lungo i caseggiati, ti fanno attraversare dei piccoli villaggi e sono di gran lunga le meno trafficate. E’ molto probabile che, su queste strade, ti possa perdere – a seconda del tuo stile di viaggio questo aspetto può rappresentare un vantaggio o uno svantaggio.
Le strade verdi
Sono strade panoramiche, appositamente costruite per i ciclisti, come la Guangdong-Greenway. Di solito, si tratta di una rete di piste ciclabili bella e molto panoramica, lungo la quale puoi trovare punti per le informazioni, posti per riposarti e molto altro ancora. Percorrendole, pedali lungo i fiumi, lungo le vie alberate e non devi fare i conti con il traffico.
Il problema è che non puoi mai sapere in che condizioni siano. Parte di queste strade potrebbe essere bella e mantenuta, altre cadono a pezzi: devi superare le radici degli alberi o scendere dalla bicicletta ad ogni incrocio, mentre posizionano i blocchi pesanti per tenere lontano le moto. E se questi incroci li trovi circa ogni 200 metri, ti stufi velocemente.
Tra parentesi
Le informazioni online su questi percorsi sembrano essere scarse – finanche in cinese. Di solito le scopro man mano che mi ci imbatto.
Le condizioni stradali possono essere molto differenti. Ho percorso S-Roads a due corsie, con una comoda sede stradale ed ottimi marciapiedi, ma sono stata anche su G-Roads dove c’era solo una corsia per ciascuna direzione e con una sede stradale inesistente. Generalmente, nelle G-Roads trovi le migliori condizioni stradali che quest’area possa offrirti, ma poi la qualità si riduce. Troverai anche le strade più livellate ed un gran numero di tunnel in montagna. I dossi possono diventare estremamente fastidiosi: a volte li trovi ogni 20 metri. Per questo motivo, assicurati che le borse laterali siano attaccate bene alla tua bicicletta.
Se vuoi saperne di più su un determinato percorso, da’ un’occhiata a questo sito web, per vedere se qualcuno lo ha esplorato prima e ha scritto una recensione. Personalmente, ho trovato dei feedback estremamente precisi ed utili.
Come gestire il traffico
C’è una buona notizia: tra tutta la gente che incontri per strada, nessuno ce l’ha con te (come fanno alcuni automobilisti europei a cui piace impartirti una lezione, nel momento in cui, secondo loro, non hai rispettato il codice della strada). D’altra parte, nessuno fa del suo meglio per evitare di investirti. Qui sei responsabile di te stessa, molto più che in altri posti.
Il traffico in Cina è molto diverso dagli altri Paesi non asiatici. Ciononostante, finora ho pedalato per più di 10.000 km tra la Cina ed il Sud-Est asiatico e, una volta a casa, ho sempre bisogno di un momento per riabituarmi. Concediti un po’ di tempo per abituarti e per conoscere il traffico in Cina. Non insistere su quelle regole o quei comportamenti a te familiari in altri posti.
Quando sei in taxi, siediti davanti ed osserva il traffico, guarda come la gente si destreggia. Va’ a passeggio e diventa parte del traffico. Attraversa la strada con gli altri pedoni, guarda come si comportano. Osserva un motociclista da vicino. Mentre pedali, puoi spostarti e verrai trattato come loro. Non andare in giro in bicicletta se sei troppo lenta e prudente, ma non farlo nemmeno se sei troppo spericolata. Quando si tratta di aspettare il verde ai semafori e di attraversare gli incroci, cerca di seguire l’esempio dei motociclisti.
Se avessi aspettato di trovare il momento opportuno per attraversare, così come faccio nel mio Paese, non avrei mai avuto la possibilità di farlo, ma, ovviamente, non volevo nemmeno essere investita.
Nemmeno andare sul marciapiede con la bicicletta è una buona alternativa. Nelle grandi città i marciapiedi portano i pedoni verso i ponti agli incroci e vengono delimitati per centinaia di metri per impedire a chiunque di attraversare la strada. Perciò, se sei in bicicletta, finisci per dover tornare indietro o per doverti portare la bici sul ponte.
Cose da sapere
I camion ti passano molto vicino. Il concetto di spazio di sicurezza non esiste in Cina. In alcuni posti ti trovi il piano di carico di un camion proprio accanto alla testa, tanto da poterne percepire lo spostamento d’aria.
Le auto e le moto possono girare a destra in qualsiasi momento, a prescindere dai semafori o dai pedoni che attraversano. Se decidono di girare per uscire o per entrare in una strada, devi stare attenta tu a non urtarli.
Inoltre, il traffico è piuttosto rumoroso. Le auto suonano il clacson, il servizio di pulizia delle strade suona la melodia di “Tanti auguri a te” ed i clacson dei camion hanno un suono che fa male alle orecchie. Tutti suonano il clacson. Sempre. Ti sembra fastidioso? Prova ad accettarlo: in questo modo sai sempre dove si trovano tutti gli altri. Talvolta ascoltare musica con le cuffie mi aiuta a gestire il rumore e, per sicurezza, indosso sempre un caschetto.
Mi piace anche il cicloturismo, in occasione del quale hai le borse laterali – per imballare la bici – e sei più aerodinamica, dato che il tuo bagaglio è dentro le borse. Montare delle borse grandi e rosse aiuta ad essere visibili.
Il triangolo d’emergenza non si usa moltissimo. I rami degli alberi segnalano una macchina in panne di fronte a te, oppure indicano che una strada è chiusa.
Per sicurezza, sulle strade indosso sempre un caschetto. Inoltre, preferisco il cicloturismo – in occasione del quale porto le borse laterali – per imballare la bici – grazie alle quali, una volta imballato il bagaglio, si è più aerodinamici. Montare lateralmente delle grandi borse rossi aiuta ad essere visibili.
I cantieri possono essere fastidiosi, ma possono essere una benedizione. La maggior parte delle volte si estendono per parecchi km. Una volta dovevo andare in bicicletta in una città, attraversando parecchi km di lavori stradali, per scoprire il mattino successivo che questi lavori proseguivano anche dall’altra parte della città. Dai un’occhiata a cosa fanno i motociclisti, guarda nel cantiere e vedi come gli operai edili (se ce ne sono) reagiscono alla tua presenza. Molte volte potrei semplicemente pedalare lungo la strada bloccata, mentre i veicoli più grandi sono dall’altra parte. Altre volte devo pedalare assieme a tutti gli altri mezzi.
I cani
Avevo paura quando si avvicinavano. Se ne vedessi uno in lontananza, non potei fare a meno di guardarlo con paura, prefigurandomi come potrebbe venirmi incontro, come potrebbe seguirmi, come correrebbe attorno alla mia bicicletta ed abbaierebbe, mandandomi fuori di testa.
E, naturalmente, alcuni cani lo hanno fatto, perché li fissavo. Non hanno mai provato a mordermi e presto si sono stancati di seguirmi. Ho imparato ad ignorarli e, poiché lo faccio, non sono affatto interessati a me e continuano a badare ai fatti loro.
Se entri in una zona in cui i cani ti inseguono, cerca di non pedalare quando li avvicini. In questo modo, a loro sembri semplicemente un motociclista a cui sono abituati e, probabilmente, non si preoccupano di alzarsi. Se hai il vento contrario, o stai salendo in collina, questa non è l’alternativa da adottare.
Cerca di non fare gesti inconsulti. Mantieni la tua posizione, mantieni le marce e la velocità con cui pedali. In questo modo, i cani si annoiano facilmente. I cani da guardia ti corrono dietro e abbaiano, ma, molte volte, non provano a sorpassarti. Vogliono solo che tu esca dalla loro zona di comfort, che termina poco dopo il confine del terreno del loro proprietario.
Quanto detto vale per i cani che, molto probabilmente, sono stanziali. La situazione con i cani selvatici è diversa. Se vai verso il Tibet, incontri un gran numero di cani selvatici che potrebbero o non potrebbero avere la rabbia. In queste aree i ciclisti sono soliti portare con sé un bastone, o alcune pietre, per spaventare e/o ferire i cani. Se pensi che ciò sia crudele, pensa a quelle situazioni in cui o hai la meglio tu o prevalgono loro.
Se vieni morso da un qualsiasi animale – gatto, cane, pipistrello … – fatti vaccinare contro la rabbia. Ho fatto il vaccino quando ero a casa: hai una probabilità del 50% di non contrarre questa malattia e, così facendo, sono tranquilla. La rabbia è diffusa in Cina ed è mortale al 100%, se non ti vaccini prima di iniziare a manifestarne i sintomi.
Vento contrario e strade in salita
Prima che cominciassi il mio primo viaggio, le colline erano la mia preoccupazione maggiore. Sono cresciuta in un’area pianeggiante e la maggior parte dei luoghi che ho attraversato in bicicletta erano in pianura. Ero certa del fatto che non sarei stata capace di pedalare sù per le colline, così ho cercato il percorso più pianeggiante possibile.
Ma, ovviamente ho affrontato anche percorsi collinari che, inizialmente, odiavo. Mi hanno fatto procedere piano, dato che richiedono un grande dispendio di energia – del corpo e della mente. Ma poi ho capito che “per ogni salita, c’è sempre una discesa” o, per dirla con le parole di altri ciclisti miei amici, “è come se tu stessi caricando una batteria: ogni metro che sali, accumuli energia che sfrutterai quando arriva la discesa “.
Ormai, accetto le colline e non vedo l’ora di scendere in pianura. E’ fantastico se scendi ed acceleri fino a raggiungere i 45 km/h senza pedalare. Tra i lati positivi c’è il fatto che dalla sommità delle colline puoi godere dei panorami migliori.
Il vento contrario è peggio di quello in salita, sia per il corpo che per la mente. Ti fa rallentare, ti sottrae le energie, porta a scoraggiarti e, di conseguenza, non verrai ricompensata. Se ti accorgi che stai percorrendo una strada in cui dovrai sopportare il vento contrario per un lungo tratto, prova ad alzarti presto la mattina. Il vento si alza durante il giorno ed è meno forte al mattino.
Viaggi da sola? Oppure con un’amica? O vai, addirittura, in gruppo?
Dipende solo da te. Ho fatto viaggi in bicicletta da sola ed in gruppi di due persone. Mi sono divertita comunque, dato che entrambe le situazioni hanno i loro pro e contro. Ho esposto i numerosi pro del viaggiare da sola in questo articolo sui viaggi in solitaria “al femminile” e molti di questi pro valgono anche per il girare la Cina in bicicletta.
Il ciclismo ed il cicloturismo sono sempre più popolari tra i cinesi. Pertanto, a seconda del momento e del luogo, potresti imbatterti in altri ciclisti e potreste mettervi d’accordo per pedalare insieme per un po’. Questa è una cosa che mi è sempre piaciuta.
L’inquinamento
Si tratta, ovviamente, di un problema onnipresente, che varia a seconda di quando e dove e che è più o meno dannoso. Puoi controllare il livello di inquinamento su diverse app, ma la maggior parte delle volte puoi effettivamente percepire quale sia la qualità dell’aria. Se è pessima, indosso la maschera con il filtro.
In molti posti la spazzatura viene bruciata di notte. Per questo motivo, quando cerco un posto dove accamparmi, cerco di non mettermi troppo vicina a queste aree.
Perché il ciclismo rappresenta per gli stranieri un modo molto conveniente per fare turismo
Tu sei il tuo sistema di trasporto. Non devi sopportare la seccatura di dover acquistare un biglietto del treno, di scoprire da dove parta l’autobus, di contrattare con il tassista o, finanche, di dover affrontare il problema di trovare un taxi. Ovunque tu vada, dipende solo da ciò che sai. Quindi, è una cosa facile.
Lascerai il sentiero battuto e finirai in posti dove non trovi molti stranieri. Per avere informazioni su questi luoghi, leggi l’articolo online, dato che, probabilmente, non le troverai nella tua guida, ma qui su Sapore di Cina.
Potrai vivere la natura, stando al di fuori delle aree turistiche appositamente designate.
Comunicazione ed app
App consigliare (soprattutto per la navigazione)
Se hai intenzione di utilizzare solo le mappe cartacee, puoi saltare la parte di questa sezione riguardante le cartine. Basta che tu sia consapevole del fatto che non è facile trovare le cartine in Cina. Di solito, le mappe di una provincia vengono vendute solo in quella provincia e, forse, in una città vicina al confine puoi prendere quella della provincia successiva. A volte le trovi nelle librerie, talvolta nei supermercati, ma dovrai sempre cercarle. Parecchie non sono molto particolareggiate e non ho mai avuto la possibilità di sceglierne altre differenti.
E’ per questo che ho rinunciato ad utilizzare le mappe cartacee in Cina, anche se mi sono sempre piaciute le informazioni supplementari, che mi consentivano di avere una panoramica del posto in cui ero diretta, e non hanno mai manifestato difficoltà tecniche, crash o batteria scarica.
Un grande aiuto alla navigazione è quello di ricordare i caratteri che indicano i luoghi in cui sei diretta, dato che, se ti allontani dalle città, il PinYin scompare dalle segnaletiche stradali.
Google Maps
Dal 2014, Google Maps è stato bannnato in Cina, quindi è sempre più obsoleto. Le strade vengono spostate e ricostruite e gli hotel vengono chiusi. Più piccole sono le strade che cerchi di seguire, più è probabile che ti fuorviino. Nel 2015, durante il mio primo viaggio in Cina, le stradine mi hanno addirittura fatto finire in vicoli ciechi che, invece, erano indicati come strade transitabili. Google Maps è comodo, anche se è completamente in inglese. Dato che non esiste la funzione per il ciclismo per la Cina, io uso quella per chi va a piedi – dato che la distanza che potresti coprire camminando in un giorno è, all’incirca, la stessa da poter coprire andando in bicicletta.
E’ molto utile avere la panoramica del dove dirigersi, nonché avere una buona idea delle distanze che separano un posto dall’altro.
OpenStreetMaps (ed app differenti collegate)
OpenStreetMaps si affida a tutti i suoi contributori, altrimenti non avrebbe alcuna informazione su strade, hotel e ristoranti … e, finora, non ne ha così tante. Molte volte, se avessi usato un’app basandomi su OpenStreetMaps, mi avrebbe indicato il doppio della distanza.
Spesso anche le app specifiche per l’escursionismo ed il ciclismo utilizzano OpenStreetMaps. A seconda della regione è utile scoprire la distanza che vorresti coprire. OpenStreetMaps si è rivelato molto utile nell’Hunan, ma non nello Jiangsu. Pertanto, riverifica sempre il percorso con un’altra app.
A-Maps
Questa, finora, è l’app più affidabile che ho trovato per navigare in Cina. È completa, per lo più aggiornata ed offre informazioni supplementari relative alle località turistici, ai ristoranti ed agli alberghi. Ha finanche una funzione per la bicicletta ed una per andare a piedi, che sono davvero utili. Non preoccuparti del fatto che sia disponibile solo in cinese. Questa app utilizza molte immagini, pertanto puoi orientarti, anche senza saper leggere il cinese.
Di solito controllo la mappa, calcolo la distanza fino alla prossima tappa e pedalo fin quando non arrivo. E’ insopportabile ascoltare la voce guida (come farei con Google Maps tramite gli auricolari), perché non fa altro che parlare.
Nessuno dei tuoi amici usa WeChat, dunque perché dovresti installarlo? Per fare nuove amicizie lungo la strada. Un paio di volte, io e i miei compagni di bicicletta siamo stati filmati o fotografati da persone a caso incontrate lungo la strada. Dirigermi verso queste persone, sorridendo e chiedendo il loro WeChat, mi ha dato l’opportunità di poter avere queste foto – e non è così facile poter avere delle foto di te o di tutto il tuo gruppo in bicicletta, dunque lo apprezzo davvero.
Non preoccuparti se non parli cinese. Mostra il tuo telefono, apri l’app e vai alla sezione “QR-Code-Scan”. WeChat ha anche un’opzione per la traduzione, dove i messaggi ricevuti possono essere tradotti nella lingua del telefono.
Ctrip
In base alla mia esperienza, questa è l’app più utile per trovare e prenotare un hotel in Cina. Ctrip ti indica molti più hotel in Cina, rispetto ad altre app più filoccidentali dai prezzi più contenuti. Ma anche se non ti indica alcun hotel in una città, ce ne potrebbero essere ancora uno, due o una dozzina.
Couchsurfing
Tramite Couchsurfing ho incontrato alcune persone simpatiche, disponibili ed amichevoli che mi hanno ospitata per una notte o due. Questo è un modo ottimale per entrare in contatto con la gente, specialmente se non parli cinese.
VPN
Una volta il mio telefono è morto. Ho perso la navigazione e non riuscivo a farlo funzionare di nuovo, poiché anche la mia VPN non funzionava. Ho provato a chiedere indicazioni. Addirittura, avevo al telefono un amico che, conoscendo il cinese, parlava con la gente che fermavo. Non avevo alcuna chance: nessuno conosceva la strada e tutto quello che ricordavo era che, se avessi sbagliato direzione, avrei percorso 80 km prima di finire in un vicolo cieco, invece di arrivare a Xiamen …
Quindi, non solo per queste situazioni, una VPN affidabile fa sì che la vita e l’andare in bicicletta siano molto più semplici, nonostante quello che ho detto prima su Google Maps.
Procurarsi una SIM
Per poter funzionare, tutte le app di navigazione attendibili necessitano di una connessione Internet e non vorrei cercare il Wi-Fi tutte le volte che ne avessi bisogno. Una SIM cinese ti facilita la vita. Da’ uno sguardo a questo articolo per saperne di più su questo argomento.
Conclusione
Se sei pronta a vivere un’avventura, a scoprire paesaggi maglifici, a dividere i tuoi spazi con i mezzi pesanti, a conoscere gente che ti guarda da vicino e ad assaggiare del cibo delizioso, fallo! Qui trovi una guida completa e la maggior parte di tutto quello che non hai pianificato andrà per il verso giusto.
In un modo o nell’altro, nei miei viaggi ogni cosa ha la sua soluzione. Ovviamente, cerco di essere preparata, di non fare affidamento sulla disponibilità di altra gente, quando posso farmi le cose da sola, e di non aspettarmi nulla dagli estranei. Eppure incontro molta gente collaborativa e curiosa e, alla fine, tutto va per il verso giusto.
Una volta che, per la ruggine, non riuscivo a rimuovere la ruota posteriore, una persona mi ha aiutata con un attrezzo più grande. Quando ho avuto bisogno di sostituire lo schienale della bicicletta, un ciclista mi ha indicato un negozio di biciclette. E quando avevo un disperato bisogno di un posto dove riposare, l’ho trovato.
Ormai nutro una passione profonda nel girare l’Asia in bicicletta e fare il mio primo viaggio è stata una delle cose migliori che abbia mai fatto. Cinque mesi dopo essere partita completamente stressata, sono torna felice, forte e piena di autostima e sono persino riuscita ad aggiustare una gomma a terra.
Photo Credits: r.54.sign by freezelight