Qualche informazione sul turismo in Myanmar
Il Myanmar ha un turismo abbastanza recente e si sta aprendo ai viaggiatori solo negli ultimi anni. Per questo, ci sono ancora delle parti inesplorate, autentiche ma anche molto sotto sviluppate; molto è dovuto alla dittatura militare che ha tenuto il Paese chiuso in se stesso e ancora oggi non si può accedere in alcune regioni se non con un permesso rilasciato dal Ministero del Turismo. Detto questo, la seguente guida ti porterá in posti esplorati e conosciuti, ma comunque imperdibili e affascinanti.
Dopo aver visitato Yangon, ti consiglio di prendere un treno per Kalaw, passare una giornata in questo tranquillo paesino di montagna e da li arrivare a piedi, con un trekking di 60 km, più o meno, al Inle Lake.
Come arrivare a Kalaw in treno
Da Yangon puoi prendere un treno notturno, con partenza alle 21:00, diretto alla capitale Naypyidaw, dove arriverai per le 6 del mattino, dopo 9 ore di viaggio con un treno abbastanza folkloristico. Dalla capitale prenderai un altro treno per raggiungere Thazi, in 3 ore.
Ti consiglio di dormire una sera nel paesino, e prendere un treno (per soli 1,800 Kyat, ossia poco più di un Euro) al mattino presto, per arrivare a Kalaw appena dopo l’alba: decisamente uno dei tratti più suggestivi di tutto il Myanmar.
Se preferisci, puoi arrivare a Kalaw anche con l’autobus o il minivan, ma il prezzo è appena superiore al treno e, certamente, meno caratteristico; quindi dipenderà dal tempo a tua disposizione, perché i treni sono lenti, e dal tuo spirito di adattamento.
Cosa fare a Kalaw?
Kalaw è conosciuta, soprattutto, per essere il punto di partenza di molti trekking organizzati fino all’Inle Lake, ma, a parte questo, dedicargli un giorno è cosa buona e giusta, anche per rilassarti prima dei chilometri che ti separano dal decantato lago.
Kalaw è situata su una collina ad alta quota, quindi offre aria fresca, piacevole soprattutto nei mesi più caldi, con vista panoramica sulle colline circostanti.
Nel centro troverai la stupa Aung Chang Tha, luminosa e preziosa con tutti i suoi mosaici, in vetro, oro e argento. Imperdibile il mercato il fine settimana, uno dei mercati più grandi dello stato Shan, dove gli abitanti delle montagne circostanti scendono a vendere i loro prodotti caserecci, un punto di smercio per produttori e commercianti.
Ti ritroverai sommerso di colori e bontà. La cucina da queste parti è influenzata da piatti indiani, cucinati da emigrati di seconda generazione, che si stabilirino da queste parti durante la dominazione britannica.
Nel centro del paesino troverai due templi: Thein Taung Paya e Dhamma Yon.
Dove alloggiare a Kalaw
A differenza di altri posti in Myanmar, a Kalaw ci sono tante guest house ache, oltre a essere abbastanza economiche, se condivise, offrono una succulenta colazione e organizzano dei tour sia nelle montagne circostanti sia due/tre giorni di trekking verso l’Inle Lake.
Ti consiglio la Golden Lyly Guest House, una pulita e accogliente tipica casa burma con vista sulle colline, dove al mattino preparano delle ottime crepes con marmellata e banana e una ciotola di frutta fresca, il tutto accompagnato da the o caffè, a scelta e con personale accogliente, silenzioso e rispettoso.
Tre giorni di trekking da Kalaw all’Inle Lake: 60 km di bellezza
Come ti dicevo, ci sono innumerevoli agenzie locali turistiche che organizzano trekking, passeggiate nei dintorni, bike tour. Puoi rivolgerti a una di quelle che trovi nelle strade oppure rivolgerti alla tua Guest House che saprà sicuramente consigliarti. Io ho optato per 3 giorni di trekking, con l’agenzia King Trekking, collegata alla Golden Lily, dove ho alloggiato, con cui mi sono trovata molto bene considerato anche l’equilibrio fra la qualità e il prezzo.
Durante tre giorni di trekking farai circa 60 km tra colline, campi di cereali e frutta, peperoncino, zenzero, melanzane, patate, cavoli, cascate e fiumi, risaie, montagne, innumerevoli villaggi fermi nel tempo (considera che ci sono circa 70 etnie differenti in tutto il Myanmar).
Percorrerai circa 20 km il primo giorno, dove dopo circa 8 ore, si arriva in un villaggio e si alloggia in una tipica casa Shan, lo stato in cui si svolge il trekking, ospiti di una famiglia che cucinerà cena e colazione in abbondanza offrendo tanti piattini colorati e fiumi di tè.
La seconda notte, dopo altri 20 km di cammino, dormirai in un monastero, su un materasso fine, in un pavimento di legno, e avrai la possibilità di osservare da vicino la vita dei bambini che ivi studiano e alle 4 del mattino iniziano la giornata, fra recite di litanie e altri riti che non ti svelerò per non rovinarti la sorpresa.
Il terzo giorno, dopo altre scalate e passeggiate arriverai all’Inle Lake, nella cittadina di Nyangshwe, stanco ma appagato. Ti lascerai dietro un cammino stupendo, soprattutto per gli incontri fatti con le persone, spesso completamente ignare di come sia fatto uno straniero. Ti sorprenderai della bontá e dei sorrisi discreti e sinceri dei bambini. Una delle parti piú autentiche e speciali dell’ex Birmania.
Dove alloggiare a Nyaungshwe
Nyaungshwe è il principale punto di accesso al lago e all’arrivo dovrai pagare la tassa di ingresso. Nyangshwe è una piccola cittadina piena di ristoranti e guesthouse economiche ma, se avessi le possibilità, puoi anche decidere di alloggiare in un bell’hotel affacciato direttamente sul fiume, vicino all’attracco delle barche.
Cosa fare sull’Inle Lake e dintorni?
Sono tante le cose che puoi fare, ma per prendere confidenza col luogo e i suoi abitanti, puoi noleggiare una bici al costo di 1,500 Kyat per mezza giornata, ed esplorare i dintorni del lago in solitaria e iniziare a farti un’idea della vita lacustre. A soli 8 km da Nyangshwe, passando per colline piene di stupa, si trova il tranquillo villaggio di Khaung Daing, di etnia intha, un bel paesello con tempio e monaci annessi.
Il giorno dopo, puoi optare per una gita in barca sul lago, imprescindibile per vedere e scoprire come si vive quotidianamente sul famoso bacino d’acqua birmano.
Per andare in esplorazione ti basterà passeggiare per i canali della cittadina per essere bloccato da qualche barcaiolo che vi proporrà la sua giornata sul lago, per più o meno 15,000 Kyat, da condividere con altri viaggiatori avventurosi come te.
Durante la gita sul lago avrai l’onore di incontrare i pescatori che, come in un giro di danza, remano con una gamba e mantengono l’equilibrio e le mani libere per pescare. Rimarrai incantato da questi particolari uomini del lago. Cerca di essere li per il tramonto, sarà un’esperienza ancora piú magica e surreale, con i riflessi del sole sui villaggi galleggianti, la vegetazione del lago e i pescatori-ballerini sullo sfondo che nel silenzio pescano indisturbati.
Proseguendo, lungo il lago, il tuo barcaiolo ti porterá probabilmente in qualche mercato galleggiante, situato ogni giorno in un posto diverso, poi a Phaw Khone, un villaggio su palafitte dove si trovano dei laboratori dove le donne realizzano pregiati tessuti (tra cui dei filati ricavati dai fiori di loto), poi al villaggio di Nampan, dove si producono sigari e a un laboratorio dove si lavora l’argento, infine, al tempio Hpe Kyaung, meglio conosciuto come Jumping Cat Monastery, si dice che in questo tempio una volta i monaci addestravano i gatti a saltare nei cerchi.
Insomma, hai l’imbarazzo della scelta, magari tu troverai anche altro da fare: questo è il bello dei Paesi inesplorati, o quasi. Buona scoperta!
Photo Credits: kalaw sunset by roman korzh
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