Molti dei turisti che visitano Saigon per la prima volta, arrivano in questa città stringendo tra le mani una delle delle guide turistiche attualmente in commercio, ma anche coloro che si muovono in autonomia potrebbero sentirsi come se stessero partecipando ad un tour di gruppo.
Quando i volti di questi visitatori cominciano a spuntare dai ristoranti e dai e bar, o in occasione delle escursioni turistiche, significa che per te è arrivato il momento di abbandonare i sentieri battuti, di cercarti da solo le cose più belle da scoprire e di approfondire la conoscenza della vita cittadina.
D’altra parte, se vivi a Saigon (o in qualsiasi altra città) la ricerca di questi luoghi “irrintracciabili” potrebbe alterare completamente la percezione che una persona ha dell’ambiente urbano. Talvolta, la vita della città può apparire come un qualcosa di piuttosto impersonale, con poche, o senza, opportunità per viverti le tue avventure e le tue scoperte personali in quella che potrebbe sembrare una città molto conosciuta.
Ecco alcuni dei segreti meglio conservati di Saigon, perché tu possa vivere un’avventura urbana differente:
Il seminterrato segreto delle armi
Nel 1967 un abitante di Saigon, Tran Van Lai, cominciò a scavare di nascosto un seminterrato sotto la sua abitazione che affacciava su Nguyen Dinh Chieu Street, strada situata nel Distretto 3. Lai era un agente segreto del Viet Cong ed usò il seminterrato per accumulare un arsenale di armi ed esplosivi all’avanguardia, fino alla mortale Offensiva del Tet: attacco a sorpresa accuratamente coordinato contro le forze militari di Stati Uniti e Vietnam del Sud, che ebbe luogo su tutto il territorio vietnamita.
La sera del 30 Gennaio 1968, una squadra d’assalto sotto copertura raggiunse la piccola casa di Nguyen Dinh Chieu Street, raccolse silenziosamente le armi e si diresse verso l’obiettivo: la porta meridionale del Palazzo dell’Indipendenza (oggi, Palazzo della Riunificazione). L’attacco fallì, così come ne andarono a monte tanti altri in tutta la città, anche se Ho Chi Minh ed suoi comandanti considerarono l’Offensiva del Tet un successo ed oggi molti storici ritengono che questa Offensiva fu l’inizio della fine del coinvolgimento militare degli Stati Uniti in Vietnam.
Come molti altri luoghi storicamente significativi come questo, oggi il seminterrato è aperto al pubblico. Trova il vicolo al civico 287 di Nguyen Dinh Chieu Street e raggiungi la casa situata al numero 70. Il vicolo, che collega Nguyen Dinh Chieu Street con Vo Van Tan Street, è spesso affollato, data la presenza di un piccolo mercato gremito di acquirenti e venditori che vanno e vengono, inforcando moto e biciclette. Proprio a causa di tale trambusto, è molto facile che tu non possa ritrovare questa casa.
All’ingresso trovi un piccolo display (scritto per lo più in lingua vietnamita) che delinea la storia dello scantinato, ma parla anche dei vari reperti bellici, per dimostrare come le armi fossero trasportate in segreto in città durante l’occupazione americana. Quando sei pronto ad andare sottoterra, cerca di trovare innanzitutto la porta del seminterrato, poi fattela aprire dal custode.
Scendi le scale di cemento e troverai uno spazio fresco e ristretto, pieno di mappe e documenti segreti, con una rastrelliera zeppa di fucili e lanciarazzi, nonché casse di bombe a mano, pistole e proiettili: tutto rimasto proprio com’era ai tempi della Guerra del Vietnam.
L’ingresso è gratuito, anche se una piccola mancia di uno o due dollari per il custode sarà, ovviamente, ben accetta.
287/70 Nguyen Dinh Chieu Street, Distretto 3, Ho Chi Minh City.
Da tener presente: In occasione della pausa pranzo, spesso la casa è chiusa tra le 11.00 e le 14.00.
Gli edifici più antichi di Saigon
Situato nel parco della magnifica “Casa del Vescovo”, una villa coloniale del XIX secolo costruita per l’arcivescovo francese che vi risiedeva, il palazzo Tan Xa, una piccola struttura di un solo piano, dotata di una sola camera singola, ha oltre 200 anni. Costruita nel 1790, la villa era originariamente situata sulle rive del canale Thi Nghe ed era stata data in dono all’arcivescovo francese dall’imperatore Gia Long. La casa è stata spostata diverse volte prima di raggiungere, nel 1911, la sua posizione attuale.
Costruita secondo lo stile architettonico tradizionale, con travi in legno e dettagli realizzati secondo il complesso stile cinese, la struttura è stata restaurata più volte negli ultimi anni ed ora funge da cappella cattolica privata.
Il palazzo Tan Xa è aperto al pubblico e puoi accedervi da Tran Quoc Thao Street, tenendo presente che, come molti altri siti turistici di Saigon, potrebbe essere chiuso all’ora di pranzo.
180 Nguyen Dinh Chieu, Distretto 3, Ho Chi Min City
Ingresso: Gratuito
I tunnel sotterranei
Il palazzo Gia Long ha una lunga storia. L’Ho Chi Minh City Museum fu costruito nel 1890 dall’architetto francese Alfred Foulhoux e doveva essere adibito a spazio espositivo. Tuttavia, prima che la struttura fosse completata, venne fondata l’Indocina francese (che assorbì Vietnam, Cambogia e Laos) che fece di Hannoi la sua capitale ufficiale.
Il magnifico Norodom Palace (che, fino al 1962, sorgeva sul sito dell’attuale Palazzo della Riunificazione) fu ritenuto troppo sontuoso per il Governatore confinato di Saigon, al quale fu chiesto di spostarsi nel Museo, che venne rapidamente trasformato in una residenza privata. Durante la Seconda Guerra Mondiale questa residenza venne utilizzata come quartier generale dall’Impero del Giappone e, alla fine della guerra, dalle autorità francesi ed inglesi.
Durante la seconda guerra in Indocina, nel 1962, un bombardamento aereo del Norodom Palace costrinse l’allora primo ministro del Vietnam del Sud, Ngo Dinh Diem, a trasferirsi al Gia Long Palace, mentre quello che era rimasto del Norodom fu abbattuto per costruire il palazzo attuale. Eppure Diem non ebbe mai modo di vedere completata la sua nuova casa. Infatti, venne assassinato nel 1962 nel corso di un colpo di stato militare. Egli doveva avere già intuito che la sua vita era in pericolo, dato che si era fatto costruire sotto il Gia Long un rifugio privato a prova di bomba, nonché una rete di tunnel, da cui poteva fuggire nelle strade vicine, che lui e suo fratello percorsero la notte del colpo di stato, anche se entrambi furono catturati ed uccisi il giorno seguente.
Oggi il Gia Long è tornato ad essere un museo ed ospita alcune mostre davvero interessanti sulla storia di Ho Chi Minh City, nonché una stanza particolarmente struggente dedicata alla Rivoluzione d’Agosto del 1945. Il costo esiguo del biglietto d’ingresso vale la pena di essere pagato anche solo per gironzolare lungo i corridoi di questo edificio storico, ma se ti imbatti in una porta d’acciaio aperta e più spessa del tuo materasso, varcala. Oggi puoi ancora raggiungere il bunker ed i tunnel di Diem e trovi ancora quelle scale ingannevoli che, a prima vista, sembrano andare solo verso l’alto.
Il bunker ed i tunnel, separati dal palazzo da spesse e pesanti porte blindate, dispongono di diversi salotti e, secondo lo storico locale Tim Doling, vennero realizzati contemporaneamente alla creazione del sistema di tunnel del vicino Palazzo della Riunificazione. Sebbene solo una parte dei tunnel dell’antico Gia Long Palace e del “nuovo” Palazzo della Riunificazione sono aperti al pubblico, una leggenda del posto narra che i due edifici siano collegati sotto terra, e molti credono che le vie di fuga di Diem raggiungessero lo zoo di Saigon in una direzione, ed il Van Tam Park (all’incrocio tra Hai Ba Trung e Dien Bien Phu) dall’altra.
L’Ho Chi Minh City Museum è situato al 65 di Ly Tu Trong, Distretto 1, Ho Chi Minh City.
I caffè nascosti
Saigon è piena di caffè nascosti, molti dei quali si annidano tra i piani più alti dei vecchi condomini risalenti agli anni ’60, come quello al 14 di Ton That Dam Street, nel Distretto 1. Forse uno dei pochissimi caffè “nascosti” ben conosciuti si trova in bella vista su una strada laterale del Distretto 3. Non trovi, comunque, nessuna insegna e, al calar della sera, questo caffè mostra qualche piccolo segnale di vita differente da una candela solitaria posta vicino la finestra.
Entrare all’Era Cafe equivale a fare un viaggio nella Parigi del XX secolo: questa caffetteria, infatti, è piena di inebrianti aromi di caffè fresco, di una tenue nebbia romantica di fumo di sigaretta, mentre la melodia di tranquilli brani jazz viene diffusa da antichi altoparlanti.
A questa miscela, aggiungi la luce soffusa delle candele e di alcune lampade polverose in stile Tiffany, oltre a qualche scaffale pieno di vinili e romanzi ben rilegati. E’ per tutti questi elementi che l’Era è uno dei luoghi di ritrovo più trendy della città.
La caffetteria propone un piccolo menù composto da cocktail e succhi di frutta, oltre alle creazioni più ricche di caffeina e, secondo lo stile tipico delle bettole illegali, le regole della casa sono piuttosto chiare (anche se sono in lingua vietnamita): niente cellulari, niente computer portatili e, soprattutto, parla piano (vale a dire, abbassa la voce!).
L’Era Cafe è al 58c di Tran Quoc Thao, Distretto 3, Ho Chi Minh City.
Il Rogue per la birra artigianale
Il Rogue, che ha cavalcato l’onda della rivoluzione della birra artigianale (fenomeno che ha scosso Ho Chi Minh City dal 2014), è un bar elegante, ma non severo, interamente dedicato ai prodotti derivanti dalla lavorazione del luppolo. A livello strada puoi, comunque, passare davanti a questo bar (e così probabilmente sarà).
Il Rogue Saigon è stato aperto nell’estate del 2016 ed occupa gli ultimi due piani, più l’elegante tetto “nido del corvo”, di un vecchio edificio che ospita numerosi appartamenti ed è situato a pochi isolati dal famoso Rainbow Bridge del Distretto 1. Trova il discreto ingresso privo di insegna, sali lungo tutta la scala a chiocciola ed entra in un freddo sottotetto dove trovi oltre una dozzina di birre fermentate locali alla spina, oltre ad una manciata di snack. Le lampade in rame, il legno recuperato e le splendide opere d’arte appese alle pareti creano un’atmosfera del tutto simile a quella di Brooklyn.
Sopra il bar c’è un’elegante terrazza panoramica che domina i sottostanti incroci stradali, su cui si staglia lo scintillante skyline di Saigon. Partendo da lì, sali la scala ed apri il portello di una specie di osservatorio semi-privato che somiglia un po’ alla casa sull’albero di un bambino … con la birra. Eventi sociali e di musica dal vivo intrattengono regolarmente gli avventori, pertanto controlla la pagina Facebook del bar per vedere cosa stanno organizzando.
Se gli IPA, i facchini e le stagioni non fanno per te, cerca il sidro di Saigon, che porta un assaggio della campagna inglese a Saigon e viene prodotto in loco con le mele vietnamite coltivate nelle vicinanze.
Il Rogue Saigon è al 13 di Pasteur Street (ultimo piano), Distretto 1, Ho Chi Minh City.
Il santuario segreto (e l’hamburger segreto)
Spesso il Ben Thanh Market non riesce ad essere all’altezza delle aspettative di molti turisti. Situato nel centro del Distretto 1, considerato uno degli edifici più rappresentativi della città ed una delle attrazioni da non perdere, oggi questo mercato è diventato più una trappola per turisti che un posto dove fare affari. A causa dei prezzi alti (ed estremamente fluttuanti) per gli stranieri e, talvolta, per i venditori eccessivamente insistenti e che non accettano il “no” come risposta, spesso vale la pena evitare la visita al Ben Thanh Market per avventurarti in mercati più “locali”, come il Tan Dinh od il Thi Nghe.
Ciononostante, dato che si tratta di uno dei più antichi e più grandi mercati della città, merita comunque fare una breve visita al Ben Thanh, soprattutto la mattina presto quando l’aria è un po’ più fresca. Si tratta di un mercato ancora attivo ed i visitatori vedranno di tutto: dalle rane vive alle scope, dalla frutta secca a quelle onnipresenti t-shirt con la scritta “Good Morning Vietnam”. Il Ben Thanh è anche il luogo ideale dove goderti a fondo il frenetico fascino del vecchio mondo che solo un mercato vietnamita riesce ad offrire.
Per allontanarti dal caos e scoprire questo tesoro nascosto, individua la piccola scalinata nascosta alla fine di una fila, apparentemente senza uscita, di bancarelle situate nella parte sud del mercato, vicino al negozio n° 94 (le mappe vengono consegnate agli ingressi del mercato). Poi prosegui.
Con la straordinaria veduta panoramica del labirinto sottostante, il piccolo santuario arroccato quassù è uno dei segreti meglio custoditi della città. Si tratta di un angolo di pace e tranquillità per i venditori del mercato che qui pregano e lasciano offerte alle divinità, nella speranza di avere una giornata proficua. Ricordati di rispettare la sacralità di questo posto, soprattutto quando scatti le foto, e non alzare la voce.
Per goderti un “pasto segreto” nelle vicinanze, cerca il salone di bellezza a 4 di Phan Boi Chau Street (la strada che fiancheggia il lato orientale del mercato) e, in particolare, cerca la piccola porta sulla destra. Considerato da molti il posto che serve il “miglior hamburger di Saigon”, al Soul Burger puoi accedere tramite una scala stretta, situata sul retro del salone di bellezza. Raggiungi il balcone per goderti il panorama della città in compagnia di una birra fredda ed un panino.
Il Ben Thanh Market si trova nel Le Loi Boulevard, a Phan Boi Chau Street, Distretto 1, Ho Chi Minh City.
Guarda in alto – Il punto segreto per l’evacuazione
Scambiata per lo più per una scena raffigurante un evento che si svolge sul tetto dell’ex-ambasciata degli Stati Uniti, la famigerata fotografia, scattata il 30 aprile 1975 dal fotografo olandese Hugh Van Es, mostra la caduta di Saigon in uno dei suoi momenti più caotici. Un elicottero americano è in equilibrio sul fatiscente ascensore posto in cima ad un edificio della CIA, situato nel cuore della città, mentre più di una dozzina di civili si arrampicano disperati su per la scala, per salire a bordo prima che la città venga invasa dall’esercito del Vietnam del Nord. Come è stato osservato già da allora, ci sono più persone sulla scala di quante il velivolo possa trasportarne.
La fotografia è diventata un’icona simbolica del fallimento degli Stati Uniti in Vietnam ed è stata anche parodiata dalla cultura pop, trasformandosi solo in una piccola rappresentazione della più grande evacuazione in elicottero della storia. Si stima che oltre 7.000 persone vennero estratte dall’elicottero solo nelle ultime ore, prima che i carri armati del Vietnam del Nord entrassero in città. La maggior parte di queste persone vennero trasportate sulle navi americane in mezzo al mare e, alla fine, molti di loro trovarono rifugio in Thailandia, nelle Filippine o negli Stati Uniti.
Poiché lo skyline di Saigon continua ad ingrandirsi, ora è più difficile che mai individuarlo, ma quel tetto iconico è ancora lì ed è ancora riconoscibile. L’edificio si trova al 22 di Ly Tu Trong Street, nel Distretto 1, dall’altra parte della strada rispetto alle scintillanti torri gemelle del Vincom Center. Puoi vedere meglio il tetto dall’incrocio tra Dong Khoi Street e Le Thanh Ton.
La meravigliosa riva del fiume
Talvolta il centro di Ho Chi Minh City può diventare un po’ eccessivo per tutti: i fumi, i rumori, le moto sui marciapiedi, tutto peggiorato da temperature altissime e da un’elevata umidità. Per goderti un po’ di pace e tranquillità tanto necessarie, fare una gita sul fiume del Distretto 2 è un must. Nascosto alla fine di una serie tortuosa di vicoli, nell’area Thao Dien della città, trovi The Deck: uno spazio luminoso, arioso e contemporaneo, adibito a bar e ristorante ed arroccato sulla sponda del fiume.
Come potrai vedere all’arrivo, non è quel tipo di posto che scopriresti per caso mentre visiti Saigon e, anche se questo elenco dovrebbe, tecnicamente, annoverare i migliori segreti della città, The Deck è famoso tra gli espatriati e, più di recente, tra i viaggiatori più esigenti che potrebbero averlo individuato in una delle poche guide turistiche e riviste snob che hanno dedicato la loro attenzione a questo posto.
Siediti sul ponte, con l’acqua sotto i piedi, guarda la facciata del The Deck mentre ascolti il cinguettio della fauna selvatica provenire dalla fitta vegetazione della sponda opposta. Non siamo completamente ai margini della città, ma è come se lo fossimo. Lente imbarcazioni sbuffano e si spostano da una riva all’altra insieme alle mangrovie galleggianti.
Qui i cocktail sono alcuni tra i migliori della città, così come il cibo. L’eccellente menu del The Deck è ricco di sapori regionali, sapientemente lavorati, che risentono di alcune influenze europee, così come l’arredamento. Per una colazione faraonica, un pranzo sofisticato, o per una serata speciale, The Deck è davvero un gioiello nascosto.
The Deck è al 38 di Nguyen U Di Street, Thao Dien, Distretto 2, Ho Chi Minh City.
Photo Credits: Ho Chi Minh City by Ramon Boersbroek