Serve uno shampoo?
…stai andando al supermercato e una ragazza che si sta lavando i capelli sul marciapiede ti schizza in faccia acqua di fonte mista a shampoo.
Mentre mi aggiro tra i dedali digitali che abitano la memoria del mio disco rigido per scovare le foto adatte a quest’articolo sorrido immaginando le diverse reazioni che un articolo del genere susciterà tra i diversi personaggi che abitano la Terra di Mezzo.
Mi dico che i diavoli bianchi perennemente incazzati, quelli del “se il governo non fa subito qualcosa moriremo tutti a causa l’inquinamento,” “i cinesi sanno solo sputare per strada e rompere i maroni” e “voglio la mammmmma!” apprezzeranno.
I sinologi integralisti, personaggi che studiano il cinese da una vita, citano Confucio ad ogni occasione, leggono gli scritti di Mao Zedong in lingua originale e, quando gli incontri per strada la sera, ti spiegano:
“Vedi, non si finisce mai d’imparare il cinese. Per esempio, io conosco solo settemila e cinquecento tre caratteri, dovrei studiare di più…”
scuoteranno la testa, indecisi se compatirmi o sentirsi offesi, per poi pensare:
“Questo Furio si stupisce di tutto, dev’essere appena arrivato in Cina. Vedi caro Furio, la Cina ha una cultura millenaria, bisogna capirla prima di giudicare.”
E forse hanno pure ragione.
La maggior parte dei cinesi… negherà. Oppure mi farà notare che so solo criticare la loro terra.
Ma quest’articolo ha intenti tutt’altro che seri, quindi mi scuseranno lor signori e…
Sai di essere in Cina quando:
Passeggi per il centro di Shanghai ed è pieno di bambini che pisciano in mezzo alla folla incoraggiati da madri orgogliose.
Gli infermieri approfittano della pausa sigaretta per tagliarsi le unghie dei piedi di fronte all’entrata principale dell’ospedale.
Mettere ad asciugare un pescione da tre chili di fianco alla biancheria è sinonimo di prosperità.
Vai all’ospedale e la tua privacy è minacciata da trentadue pazienti che si accalcano per studiare le tue analisi del sangue assieme al medico e commentare su ogni valore con un sonoro “Ohhhhhh“.
Per evitare la calca decidi di visitare un’attrazione turistica di lunedì ma ti ritrovi lo stesso impantanato nel ben mezzo di una miriade di cinesi che scattano una foto a qualsiasi cosa (te compreso).
Un cinese ti invita a cena e ordina 343 piatti anche se siete solo in cinque perché sente il bisogno di “salvare la propria faccia”.
Tenti di fare una foto a un passante ma lui ti anticipa, tira fuori la sua Canon D40 da mille euro e ti fa una foto prima che tu abbia il tempo di premere l’otturatore…
Scendere dal Tai Shan su una specie di sedia-barella è la tua unica opzione perché sei così idiota che ci sei salita (in funivia) con i tacchi alti.
Sei arrivato in Cina per motivi di affari ma le uniche business card che riesci a racimolare sono quelle delle prostitute in cerca di clienti sulla Nanjing Road, a Shanghai.
Gli spaghetti istantanei sono la merce più popolare del supermercato.
Andare in giro in pigiama è per te motivo di estremo orgoglio.
Le tue foto ricordo vengono invase da un gruppo di turisti provenienti dalla provincia dell’Anhui che sino a ieri non avevano mai visto un diavolo bianco.
Giovani (e meno giovani) premurosi sorreggono l’ombrellino alle mogli rompiballe che hanno paura di abbronzarsi perché avere la pelle scura fa trooooppo contadino…
Pisciare in pubblico è una prerogativa anche dei meno giovani.
Andare su e giù per le scale non è così facile come credevi.
Chinglish rules!
Dormire sul posto di lavoro è cosa buona e giusta.
Puoi comodamente ricaricare il tuo scooter elettrico davanti al supermercato per poi andare in giro a tentare di ammazzare passanti inermi che non sentono arrivare il tuo motorino silenzioso.
Non riesci più a trovare la bici perché dopo che l’hai parcheggiata affianco a un albero altre tremila persone hanno deciso di fare fare la stessa cosa.
La “settimana d’oro” (ovvero le vacanze di ottobre) mandano a puttane la tua idea di “passeggiata tranquilla in centro.”
La tua bicicletta ha preso gli steroidi e può trasportare qualsiasi oggetto tu sia in grado di caricarci.
Prima di iniziare a lavorare sei costretto ad ascoltare per venti minuti le cazzate del capo sala mentre i laowai di passaggio ti fanno le foto.
Puoi comprare un chilo di peperoncino condito con aglio al mercato notturno.
Devi pagare sempre in contanti.
Sbuchi da una stazione della metropolitana e la sola cosa che puoi pensare è “Merda, c’è più gente fuori che dentro!”
Mostrare l’ombelico non passa mai di moda.
Puoi pescare ovunque per poi vendere il frutto dei tuoi sforzi al mercato locale.
La tua bicicletta della forza di gravità se ne fotte.
p.s. Ti ho già detto quant’è bello lavarsi i capelli in strada?
Photo Credits: Photos by Sapore di Cina
Giovanni dice
Lettura interessante
Grazie
Valentina dice
Fantastico, adoro il vostro sito, fa sentire la Cina un po’ più vicina!
Furio dice
: )
Stefania dice
Bellissimo art
Furio dice
: )