Numero di flashcard giornaliere che ho studiato negli ultimi sei mesi.
E’ da sei mesi che studio mandarino in maniera più o meno regolare. L’idea non era quella d’imparare la lingua il più velocemente possibile, non siamo al circo.
Ero però convinto che utilizzando dei metodi d’apprendimento non convenzionali fosse possibile imparare il cinese anche dedicando allo studio una sola ora al giorno.
Durante questi sei mesi ho dovuto fare delle scelte. Alcune hanno prodotto risultati tangibili, altre sono state quantomeno questionabili.
“Errare humanum est, perseverare autem diabolicum.”
Lo scopo di quest’articolo è di evidenziare le scelte che hanno funzionato ma, soprattutto, quelle che non hanno dato alcun risultato in modo da evitare gli stessi sbagli in futuro.
Le scelte che rifarei
- Ho speso un po’ di tempo per installare e imparare a utilizzare Anki, un software a ripetizione spaziata (SRS) che ti aiuta a ripassare i nuovi vocaboli in maniera efficiente. Se non sai di cosa sto parlando ti consiglio di leggere Anki: una scorciatoia per imparare il cinese.
- Ho speso più di cento euro per due corsi di cinese (Rocket Chinese e ChinesePod). Nei prossimi mesi è possibile che recensisca i corsi, ma secondo me “quale” corso utilizzare è un problema secondario. Il passo più importante è stato quello di compromettermi economicamente. Cosi facendo mi sono visto quasi costretto a “consumare” il prodotto, che in questo caso equivale a studiare il cinese, in modo da evitare il famoso buyer remorse (rimorso del compratore).
Ho dichiarato pubblicamente che avrei studiato almeno un’ora al giorno sino al 28 Febbraio 2013. L’impegno di fronte ai lettori e il fatto che avessi investito qualche soldino nel progetto mi hanno spinto a vincere la mia propensione al cazzeggio.
L’immagine in basso è una foto dell’interfaccia Anki sul mio cellulare e riassume i minuti che ho speso ogni giorno nella revisione delle mie flashcard. Da notare che ho saltato solo dieci giorni su centottanta
Questo grafico sintetizza quanti minuti al giorno ho speso a ripassare flashcard negli ultimi sei mesi.
- Ho scelto un mazzo di flashcard che contiene frasi a senso compiuto invece che singoli caratteri cinesi. Ho già dedicato un intero articolo al perché memorizzare i caratteri in un contesto sia più vantaggioso che studiarli uno a uno quindi evito di ripetermi.
Aggiornamento 30/11/2015: Il mazzo di flashcard Mastering Chinese Characters non è più disponibile su Anki; ti consiglio di cercarne un altro!
I miei sbagli
Ho permesso che la mia connessione internet influenzasse il mio scheduling. Durante i primi due mesi di questa sfida al cinese stavo studiando a casa, dopocena. Avevo il mio corso e le mie flashcard. Ogni qualvolta incappavo in una parola o in una struttura grammaticale che valesse la pena approfondire mi bastava visitare Nciku (il mio dizionario inglese-cinese preferito) o la Chinese Grammar Wiki.
Poi ad aprile la mia connessione internet è sparita per sempre (piaceri di vivere in Cina) e per mesi ho ridotto il mio studio attivo alle flashcard (ascoltare i dialoghi del corso per me è studio passivo). Non che fosse tempo buttato al vento, concentrarmi sulle flashcard mi ha permesso di memorizzare un numero sproporzionato di vocaboli e frasi. Pero’, come spiegherò tra un attimo, dando troppa importanza alle flashcard si rischia di avere una conoscenza della lingua “squilibrata.”
Complice la mancanza di una connessione internet regolare e – cosa più importante – la mia poltronite latente, ho trascurato il mazzo personalizzato di flashcard che stavo creando. Al posto di creare le mie flashcard sono andato avanti a imparare quelle proposte dai mazzi Mastering Chinese Characters, arrivando a studiare cinquemila flashcard, molte delle quali contengono strutture grammaticali troppo complicate per il mio livello o vocaboli specifici che non penso di utilizzare nell’immediato futuro.
Il risultato è stato che le mie sessioni Anki sono passate da divertenti a noiose a “preferisco un calcio nei maroni piuttosto che ripassare le mie flashcard.” L’unica motivo per cui ho continuato a studiare le mie carte giornaliere è stata la mia fedeltà all’esperimento.
Non che iniziare con un mazzo di flashcard già pronto fosse uno sbaglio. Mastering Chinese Characters mi ha dato la possibilità di far tornare a galla una miriade di vocaboli e strutture grammaticali che, visti i miei due anni di permanenza in Cina, si trovavano già sepolte in qualche corridoio oscuro della mia memoria. Avessi dovuto preparare le mie flashcard sin dall’inizio non sarei mai riuscito ad avere un mazzo di cinquemila carte in sei mesi!
Quello che penso è che dopo i primi due mesi avrei dovuto dare molto più spazio al mio mazzo personalizzato (che invece al momento contiene solo cinquantasei carte e quindi rappresenta solo l’uno percento delle mio mazzo).
Le statistiche del mio mazzo Anki.
Come già detto, ho dato troppa importanza ad Anki. All’inizio stavo aggiungendo cinquanta flashcard al giorno. Con tutte queste new entries alla lunga si fa fatica a tenere il ritmo.
Siccome sto dedicando al massimo un’ora giornaliera al cinese, ci sono stati giorni in cui ho fatto a tempo solo a occuparmi delle flashcard. Probabilmente avrei dovuto spendere meno tempo a imparare vocaboli nuovi e più tempo a praticare quelli che conoscevo già, inserendoli in contesti diversi sino ad essere in grado di utilizzarli con confidenza.
Perché ho questa sensazione? Perché mi sembra abbastanza chiaro che conosco molte più parole di quelle che realmente utilizzo in una conversazione. Certo, sinché continuo a ripassarli regolarmente non corro il rischio di dimenticarmi i vocaboli. E poi anche se non li utilizzo è comunque utile conoscerli in modo da poter capire quello che dice la gente. Pero’ è frustante conoscere tutte queste parole e non utilizzarle mai.
- Sono sei mesi che lo dico, ma ho deciso di ripetermi ad nauseam. Devo parlare di più in mandarino. Purtroppo la mia poltronite e la mia voglia di comunicare in maniera efficace mi spinge sempre a bypassare il cinese a meno che non sia strettamente necessario. Tra l’altro quest’inverno starò due mesi in Italia, particolare che non aiuta.
Come ho intenzione di modificare il mio programma giornaliero
Sarebbe bello se potessi scrivere: “Da oggi ogni qualvolta mi rivolgerò a un cinese lo farò in mandarino” e poi rispettare la promessa. Ci ho già provato ma la tattica non funziona. Non penso sia solo colpa mia. La natura umana è quella di agevolare la comunicazione il più possibile. Due persone allo stesso tavolo, indipendentemente dalla loro nazionalità e background culturale, tenderanno sempre a parlare nella lingua che permette una conversazione il più fluente possibile.
Questo significa che se sto discutendo con un cinese che ha un inglese quantomeno decente, è improbabile che alla lunga si finisca a parlare in cinese. Nonostante i miei sforzi lui si sentirà in dovere d’inserire parole in inglese ogni qualvolta io non capisco, poi inizierà a chiedermi di tradurre in inglese ogni volta che è lui a non capire la mia pronuncia dando vita a una spirale linguistica che ci porterà presto al punto in cui tutta la conversazione si svolge in inglese.
L’unica maniera di praticare il cinese parlato che ho trovato è stata quella di discutere con persone che non parlano inglese. Nei tre mesi successivi prevedo di viaggiare abbastanza quindi le cose dovrebbero andare meglio (quando sono in ufficio non ho molte possibilità d’incontrare gente che non parli inglese).
- Ho intenzione di ascoltare due lezioni di ChinesePod al giorno, cinque giorni a settimana, e di aggiungere regolarmente al mio mazzo Anki le frasi che mi piacerebbe ricordare. L’idea è quella di costruire un mazzo di flashcard che contenga solo frasi che io possa e voglia utilizzare. Al momento sto ascoltando le lezioni ChinesePod livello intermedio ma conto di passare al livello successivo entro settembre.
- Da circa due mesi sto studiando solo dieci nuove carte al giorno. Come ho già detto il mazzo di Mastering Chinese Characters non è più interessante come all’inizio (la maggior parte delle frasi che sto incontrando al momento sono troppo elaborate e parlano di argomenti troppo lontani dalla mia quotidianità per poter pensare che mi tornino utili a breve). Penso ancora di aggiungere dieci carte al giorno al mio mazzo ma, sempre a patto che riesca a tenere il ritmo scrivendo le mie carte, preferisco aggiungere le mie flashcard personalizzate. Dedicherò presto un post ai criteri che utilizzo per aggiungere flashcard al mio mazzo.
Riuscirò a raggiungere gli obiettivi originali?
Sei mesi fa ho fissato i seguenti obiettivi (da raggiungere in un anno):
- Leggere un quotidiano;
- Capire cosa succede in un talk show cinese;
- Avere una conversazione a “velocità normale” con un/una cinese in mandarino standard.
Se penso al mio livello di cinese di sei mesi fa e a quello odierno c’è un abisso. Però visti gli obiettivi e la velocità con cui sto progredendo mi sembra difficile che riesca a centrarli.
Non si tratta di una cattiva notizia.
Ecco perché: diciamo che nel 2010 tu non abbia praticato nessuno sport ma che all’inizio del 2011 ti sia posto l’obiettivo di correre una maratona entro un anno. Supponiamo che, nonostante i tuoi allenamenti giornalieri, alla fine del 2011 tu sia riuscito solo a completare mezza maratona, fallendo così il tuo scopo.
Dovresti sentirti depresso? O piuttosto dovresti pensare che, nonostante tu non sia stato in grado di completare la maratona, ti sei comunque allenato ogni giorno e oggi sei decisamente più in forma di un anno fa?
Dopotutto l’obiettivo principale era quello di fare sport in maniera regolare e, se proprio ci tieni a completare questa benedetta maratona, sai che ti basta correggere i tuoi errori e continuare ad allenarti in maniera regolare.
Quello che sto dicendo è che è accettabile fallire i tuoi obiettivi. L’importante è impegnarsi al massimo per migliorare ; )
Quali sono i tuoi obiettivi con lo studio del mandarino?
Michele dice
Ciao, complimenti per l’articolo!
Sto provando ad utilizzare il tuo metodo ma per imparare l’inglese.
Ho scaricato questo Anki ma ho delle difficoltà nella configurazione.
Mi sembra che ci impieghi troppo tempo a proporti una ripetizione. Cioè vorrei poter ripetere il mazzo a mio piacimento senza dover aspettare troppo. Ho provato a fare studio personalizzato ma non riesco bene a settare i parametri. Mi aiuti?
Sto creando dei mazzi vari: modi di dire; dare indicazioni stradali; nomi di cose e animali; etc.
Inoltre sono seguito da un ragazzo madrelingua americano e studio quindi la grammatica e tutto il contorno. Potresti aiutarmi a configurare anki? Esistono mazzi per imparare l’inglese gia pronti? non ne trovo. Vorrei integrare lo studio sia con il mio mazzo privato che con altri.
Rispondiiiiiiiiiiiiiii
Grazie
[email protected]
Furio dice
Michele, esistono un sacco di guide online su come configurare Anki,
F
Vincenzo dice
Ciao, non è la prima volta che incappo su quest’articolo. Ciclicamente cerco fonti su Internet per trovare la motivazione a continuare. Uso Anki dal 2016, ma costantemente solo dall’inizio del Covid-19, quando stare a casa è diventato un obbligo. Anki funziona solo e soltanto se si usa con frequenza giornarliera: compleanni, feste di Natale, estate, lavoro o uscita con gli amici al bar non devono essere una scusa per rimandare l’obbligo giornaliero di rivedere il proprio mazzo.
Detto questo, le impostazioni di base di Anki sono da rivedere: le ripetizioni sono troppo distanziate nel tempo con le impostazioni di default. Inoltre rivedere le carte solo in un senso e non anche nell’opposto costituisce di fatto un limite: vedere ambo le facce di una medaglia dà una visione completa della medaglia piuttosto che vedere sempre la stessa. Si finisce col memorizzare un solo input (o solo la faccia anteriore o posteriore della carta).
Aggiungo tre consigli:
1) Utilizza Anki come una tela bianca e apporta sopra i tuoi disegni, non quelli degli altri. Tradotto, non usare i mazzi di altre person,e scaricabili dalla pagina web di Anki, ma impara a creare il tuo mazzo personalizzato. Spenderei più tempo all’inizio per capire come funziona, ma avrai dei benefici superiori nel medio-lungo termine. (Usa le immagini quando crei una carta. Consiglio questo video https://www.youtube.com/watch?v=tIomwwx2gns&t=538s). Anki, a differenza di altri strumenti a pagamento (Babbel, Mosalingua, Memrise, Duolinguo etc.) sfrutta lo stesso principio di ripetizione dilazionata, per cui vale la pena dedicare qualche giorno per capire meglio come funziona piuttosto che spendere 50 o più euro l’anno su software che sfruttano lo stesso identico principio.
2) Migliora le impostazioni di Anki.
Come detto prima, le impostazioni di Anki non vanno bene per tutti perché ciascuno di noi ha tempi di assimilazione e quindi di memorizzazione diversi. Conoscere come modificare le impostazioni di Anki significa padroneggiare l’uso del software ed essere capaci di sfuttarne a pieno le sue potenzialità, tarando lo strumento in base alle proprie capacità soggettive. Prova vari settaggi fino a trovare quello migliore per te. (Consiglio la visione di questo video https://www.youtube.com/watch?v=1XaJjbCSXT0&t=26s ). Se vuoi modificare i tempi di ripetizione tutto è incentrato sulle impostazioni “Opzioni > Carte nuove (per le nuove carte) > Facilità iniziale” e/o “Opzioni > Ripetizioni > Bonus facile (ease) e modificatore intervallo (interval modifier)”. Ciascuna di queste opzioni agisce, nel primo caso, sul tempo di ripetizione di una nuova carta (quando la vedi per la prima volta in assoluto) e, nel secondo caso, sui tempi di ripetizione di una carta vista almeno una volta.
La vera potenzialità di Anki sta tutta qui, ossia nella sua capacità di essere un software personalizzabile in base alle proprie esigenze e nell’apprendimento la personalizzazione è l’elemento chiave del successo. I software di apprendimento a pagamento non hanno lo stesso grado di personalizzazione, sia nella scelta e nel modo di inserimento delle carte sia nei tempi di ripetizione, ma sei tu a doverti abituare allo stile imposto.
3) Usalo tutti i giorni in sinergia con altro materiale.
Per creare le tue carte prenderai informazioni da manuali, video, conversazioni, etc. Anki è il miglior strumento per la MEMORIZZAZIONE nel lungo periodo, ciò significa che non va usato per 6 mesi o 1 anno, ma come strumento per tutta la vita. Io ad esempio limito il numero di visione di nuove carte giornaliere (quelle indicate con un numerino in blu, per intenderci) e dedico più tempo, tutti i giorni, alla ripetizione (le carte numerizzate in rosso, che appartengono ancora alla memoria a breve termine e in verde se, secondo i settaggi che avrete scelto in anki, appartengono già alla vostra memoria di medio-lungo termine). Dedico non più di un’ora al giorno ad Anki, a volte mi limito a 30 minuti (dipende dalle giornate), modificando il numero delle nuove carte da studiare (impostando a 0 o a 1 l’apprendimento di nuove carte giornaliere, quelle segnalate con un numerino di colore blu). Anki funziona solo se sei COSTANTE!
L’apprendimento di una lingua non è una gara né un piatto già “pronto”. Occorre imparare, ossia dedicare tempo: a volte sarai entusiasta della tua sessione di apprendimento giornaliera, altre volte vorresti scalare una montagna in inverno a petto nudo piuttosto che stare “fermo” sul tuo mazzo a rivedere SEMPRE le stesse carte. Se ti metti nell’ottica del “ok non esistono scorciatoie”, allora dedicherai il tempo che ci vorrà (per me vorrà dire 1 ora, per Gianni 2, per te 3 o viceversa), e lo farai apprendendo una nuova ABITUDINE. Lì avrai imparato ad acquisire uno stile di apprendimento che piano piano migliorerai in base alle tue personali esigenze. Poi potrà succedere, come nel mio caso, che comincerai a usare Anki per imparare materiale di studio, dai nomi di fiumi all’esame di diritto amministrativo o al materiale di medicina.
Buon Anki!
Sapore di Cina dice
Ciao Vincenzo, grazie per il feedback : )
Mario dice
Sto leggendo con interesse il tuo articolo. Mi potresti indicare l’indirizzo da cui scaricare le flash card di cui parli?
Grazie.
Mario
furio dice
Ciao Mario,
su quest’articolo trovi una spiegazione dettagliata:
http://www.saporedicina.com/imparare-il-cinese/
Prima di tutto ti devi scaricare Anki (è gratuito e trovi il link sull’articolo). Una volta che hai installato il software vai su
file- >download – > shared deck
Se sei online dovrebbe apparirti una lista di mazzi di flashcards. Ci trovi di tutto, il mazzo che ho scaricato io si chiama “Mastering Chinese Characters” (sono dieci files ma per iniziare ti basta il primo).
Fammi sapere se hai problemi,
Ciao!
Furio
Ale dice
Che bel blog! E’ un bel po’ di tempo che vorrei imparare il cinese, senza un motivo particolare se non per il fatto che è difficile, e a farcela mi sentirei proprio bravo. Ho trovato il tuo sito per caso e mi sono subito scaricato anki. Ora però non so… Tu come usi le flashcards? Quando trovi un carattere nuovo cerchi di riprodurlo o lo guardi e basta per memorizzarlo?
Furio dice
Ciao Ale, per il momento io non sto scrivendo. I caratteri gli ricordo guardandoli e aiutandomi con il contesto della frase.
In archivio ci sono vari post che parlano di tecniche di memorizzazione:
http://www.saporedicina.com/argomenti/imparare-il-cinese/
Ciao!