Perché andare al Parco Phong Nha-Ke Bang
Prima di tutto mi sento di consigliarti il parco perché è una delle meraviglie naturali dell’Asia, nonché Patrimonio dell’Unesco. É il parco nazionale più spettacolare del Vietnam, con monti coperti da giungla tropicale e fiumi che fuoriescono orgogliosi dalle gole che si aprono fra le montagne.
La natura qui è stata gentile e superba, regalando al Vietnam soprattutto un sotto terra impressionante: le grotte più grandi al mondo.
Come arrivare al Parco Phong Nha-Ke Bang
Il parco si trova al centro del Vietnam, più o meno dove il Paese inizia ad assottigliarsi e tutto diventa più sinuoso, fra il Laos e il mare.
Per arrivarci quindi ci sono tanti modi, sia che si arrivi dal nord che dal sud del Paese, essendo il parco meta di grande interesse naturalistico.
Si trova a circa 7 ore di autobus da Da Nang e a 5 ore da Hué. Puoi arrivare al parco anche in moto. Però ti consiglio di non addentrarti nel parco con la moto, se non hai abbastanza esperienza di guida.
Dove alloggiare al Parco Phong Nha-Ke Bang
Io sono stata a Son Trach, un piccolo paesino di 3.000 anime che si è attrezzato negli ultimi anni (con ostelli, guest house e hotel, ristoranti), per accogliere l’ondata di viaggiatori, che aumenta mese dopo mese. Personalmente ho alloggiato all’Easy Tiger, una guest house con dormitori e stanze private, ad un prezzo accessibile, colazione e biciclette incluse.
La bellezza e unicità del al Parco Phong Nha-Ke Bang
Bellezze eteree sulla terra, il parco è formato dalle montagne di pietra calcarea più antiche di tutta l’Asia. Si dice che si formarono almeno 400 milioni di anni fa. Un paradiso per speleologi, ma anche per appassionati di avventura e natura.
Ci sono circa 300 grotte all’interno del parco. La scoperta delle grotte è piuttosto recente, risale agli inizi degli anni 2000, ed è solo dal 2015 che si ha accesso al complesso di grotte, che tuttavia non sono ancora state del tutto esplorate.
La maggior parte del parco è ricoperta da giungla e foresta primaria, con foglie perenni. Inoltre, ci sono circa 100 specie differenti di mammiferi fra tigri, elefanti, antilopi asiatici, rettili, anfibi e volatili.
Quali grotte visitare?
Ci sono circa 300 grotte, come ti dicevo. Io sono riuscita a visitare la Huong Toi, meglio conosciuta come “Black Cave” e la Thien Dong, o “Paradise Cave”, ovvero la grotta Paradiso.
Per arrivare alla Black Cave c’è una teleferica, che passa sopra l’acqua, di un blu meraviglioso. Dovrai poi entrare nella grotta a nuovo, con una luce fissata sul tuo elmetto arancione, ti inoltrerai quindi fino a una stanza dove potrai farti bagni di fango.
All’uscita, l’avventura non sarà ancora finita: con un kayak attraverso il corso d’acqua, arriverai fino a una zona dove, sospese sopra il fiume, troverai tante divertenti attività: zip-line, corde e tanti bagni fra i riflessi dovuti alle montagne, dal color verde smeraldo, nel selvaggio Vietnam.
La Paradise Cave, invece, si trova a 14 chilometri da Son Trach ed è un esteso complesso di grotte, circondato dalla giungla e montagne carsiche, che si estende per 30 chilometri ma io, come la maggior parte dei turisti, ho visto solo il primo chilometro.
Per arrivare alla grotta c’è un bel po’ di strada da fare, mentre quando arriverai all’entrata della grotta, una scala di legno ti porterà in profondità; sarai sommerso e meravigliato da stalattiti affilate che pendono da soffitti altissimi e stalagmiti impressionanti dalle tante forme e colori, che si deformano e cambiano profilo ogni giorno, mentre la cera si scioglie. Una magia.
Per arrivare più in profondità, ti consiglio di prenotare l’escursione e trekking con un’agenzia, ne troverai tante a Son Trach (il prezzo per un circuito più profondo oscilla fra i 2,000,000 e 2,500,000 VND, circa 100 Dollari Americani)
La più impressionante e la più grande al mondo è la Grotta di Son Doong, che si estende sotto terra fino a sfiorare il Laos: la grotta misura 200 metri in larghezza e 250 in altezza.
Questa grotta è stata aperta solo nel 2013, quindi ritieniti fortunato se stai per intraprendere un viaggio in Vietnam, perché potresti avere la possibilità di visitarla. Sì, perché la grotta non è accessibile a tutti, anzi ci vuole un gran allenamento per visitarla (e abbastanza soldi a disposizione).
Sul sito web del National Geographic puoi vivere una bella esperienza interattiva all’interno di questa meraviglia.
L’unico operatore turistico autorizzato per il circuito dentro la Grotta Son Doong è Oxalis. Considera una spedizione di almeno 7 giorni, visto che la grotta si trova in una zona remota del parco, e un budget di almeno 3,000 Dollari Americani.
Come muoverti all’interno del parco
Ti consiglio di prenotare una escursione guidata. Puoi visitare il parco anche in solitaria e certamente risparmiare, però la guida turistica, essendo esperta del territorio, ti darà informazioni esaustive di natura faunistica e storica che io, personalmente, apprezzo quando sono in un nuovo luogo. Entrare in contatto diretto con le persone del luogo, fare delle domande, incuriosirmi e scoprire veramente quel luogo, favorendo anche lo sviluppo turistico.
Se decidessi di viaggiare in solitaria per il parco potrai affittare una moto e percorrere la strada Ho Chi Minh, la numero 20, che attraversa tutto il parco. Oppure optare per una buona, vecchia ed ecologica bicicletta.
Cosa visitare nei paraggi?
Oltre alle grotte comunque ci sono altre attività che puoi fare se ti fermi almeno tre giorni. Un giorno dedicato alle grotte, uno alle escursioni per la foresta e una alla gita in bicicletta per le innumerevoli stradine rurali. Puoi anche decidere di andare alla scoperta della storia bellica del Paese, visitando il Museo di Phong Nha, un viaggio fotografico in bianco e nero, sulla guerra in Vietnam.
Rimanendo in tema bellico, se sei appassionato di storia, ti consiglio una gita ai tunnel di Vinh Moc: un labirinto sotterraneo di circa 2 chilometri, dove centinaia di famiglie vietnamite si rifugiarono e continuarono la loro vita, sebbene sopra le loro teste piovessero bombe incessantemente. Il rifugio venne costruito in 18 mesi da civili e vietcong. La storia è lunga e bisogna conoscerla, per non dimenticare.
Per approfondire
Il parco non era accessibile fino a poco tempo fa, perché strettamente controllato dall’esercito. Rimane comunque un luogo molto controllato perché l’intera superficie (885 chilometri quadrati) è disseminata da bombe inesplose, segno del triste passaggio della guerra.
In particolare, la zona del centro Vietnam era la tristemente famosa zona demilitarizzata – in inglese la DMZ – una zona neutrale fra il Vietnam del sud e quello del nord, durante il periodo che va dal 1954 al 1975. La cosa più assurda di questa storia è, che pur essendo una zona neutrale, fu invece scenario delle più cruenti battaglie durante quel ventennio.
Photo Credits: hang-son-doong by Nguyen Tan Tin
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