Oggi intervistiamo Reuven Lerner, fondatore di Mandarin Weekly, un sito web (ed una newsletter settimanale) che ti informa sulle ultime notizie e ti mette a disposizione gli strumenti necessari per imparare il cinese online.
Ho scoperto Mandarin Weekly alcuni anni fa, mentre cercavo dei nuovi strumenti di apprendimento della lingua cinese, per aggiornare i nostri articoli su “Risorse gratuite per imparare il cinese online“. Ci sono abbonato da allora.
Cominciamo, dunque!
Mandarin Weekly
Reuven, grazie per aver accettato questa intervista. Puoi dirci qualcosa sulle tue esperienze pregresse e su come hai cominciato ad interessarti alla lingua cinese?
Sono stato consulente informatico e, dal 1995, ho gestito una mia attività. Negli ultimi dieci anni, sono stato per lo più un formatore che si recava dalle aziende high-tech, per insegnare ai loro programmatori gli strumenti e le tecnologie che conosco bene: Python, Git e scienza dei dati. (Se non sai cosa sono, non c’è problema!).
Circa cinque anni fa, una società di formazione con sede in Cina mi ha chiesto di andare ad insegnare in alcuni corsi che si tenevano presso gli uffici dei loro clienti. I corsi sono andati bene e, da allora, ho viaggiato in Cina dalle 3 alle 5 volte l’anno. Mi reco principalmente a Pechino ed a Shanghai, ma, circa un paio d’anni fa, ho avuto la fortuna di andare anche a Nanchino.
Prima del mio primo viaggio, ho chiesto a molti amici cosa dovessi aspettarmi. Due di loro mi hanno detto che dovevo imparare un po’ di cinese. Questo, ovviamente, sembrava un’assurdità – dopo tutto, sappiamo che il cinese è impossibile da imparare, giusto? Gli amici mi hanno detto che la lingua non è così male e che sarebbe stato utile imparare almeno qualche parola.
Perciò, prima di quel primo viaggio, ho ascoltato un sacco di episodi su ChinesePod e sono rimasto sorpreso nello scoprire che sì, è possibile imparare un po’ di cinese! Inoltre, come sa chiunque sia stato in Cina, scopri velocemente che la gente tende a non conoscere l’inglese ed incoraggia quanto più può chiunque parli cinese e voglia impararlo. Quindi, in quel primo viaggio non potevo parlare un gran che, ma il poco che potevo dire era utile.
Pertanto, prima di ogni viaggio successivo ho cercato di migliorare un po’ il mio cinese, ma era chiaro che, da solo, non sarei potuto andare tanto lontano. Così, nell’estate del 2014, dopo aver terminato il mio dottorato di ricerca, ho deciso di interessarmi ad un nuovo hobby, che sarebbe diventato un’ossessione: imparare il cinese. Ho trovato un insegnante su eChineseLearning.com e, da allora, lavoriamo assieme.
Ogni settimana seguo circa cinque ore di lezioni dal vivo, mentre pratico la lettura e l’ascolto durante la mia pausa pranzo ed in altri momenti della giornata. Uso Waze in cinese e leggo i titoli ed i primi paragrafi di diverse storie nell’edizione cinese del Times of Israel, un quotidiano israeliano online. Inoltre, con il mio insegnante, ci scambiamo regolarmente messaggi su WeChat.
Il cambiamento è stato notevole ed estremamente soddisfacente. Circa un mese fa ero a Shanghai e tutto quello che comunicavo fuori dalla classe (dove insegno in inglese) era in cinese: taxi, ristoranti, hotel, gente per la strada, eccetera. Sono riuscito a leggere i segnali stradali scritti con i caratteri cinesi prima del pinyin, spesso perché i caratteri cinesi vengono scritti con dimensioni maggiori!
Ho addirittura sentito per caso il responsabile della formazione del posto dove stavo lavorando dire ai suoi dipendenti: “Questo insegnante è costoso” ed ho avuto il piacere di rispondere: “Dovresti sapere che riesco a capire quello che stai dicendo.” L’espressione dei loro volti ed il silenzio attonito che ne è seguito hanno avuto per me un valore inestimabile.
Attualmente posso conversare senza troppi problemi. La mia pronuncia ha decisamente bisogno di perfezionamento, ma le persone seguono quello che dico. Inoltre, se parlano lentamente e/o si ripetono, allora riesco anche a capire quello che stanno dicendo.
Le mie conversazioni preferite avvengono spesso con i proprietari dei negozi e con gli ambulanti che mi chiedono da dove vengo e, dopo che rispondo loro che sono ebreo e vengo da Israele, ciò tende a dare il via ad una lunga conversazione con loro. Per me è molto divertente, ma è anche un buon esercizio, dato che termino quasi tutte le chiacchierate con la conoscenza di qualche parola nuova del vocabolario.
In Cina la gente è insolitamente gentile ed incoraggia chiunque impari il cinese, inoltre ignora i commenti del tipo “il tuo cinese è così sorprendente” che, inevitabilmente, ricevo dai da madrelingua. Mi sento in grado di connettermi con la gente del posto in un modo in cui la maggior parte dei turisti occidentali e degli uomini d’affari non riesce a fare.
Quando incontro altri uomini d’affari provenienti dagli Stati Uniti e da Israele, spesso restano sorpresi nel sapere che non ho mai avuto una guida, un autista o un traduttore in nessuno dei miei viaggi – vado in giro da solo. Eppure non mi comporterei diversamente, dato che, conoscere la lingua, è stato di grande aiuto nel permettermi di raggiungere tale indipendenza.
Spero che, con altri 2-3 anni, la mia conoscenza del cinese sia sufficiente a consentirmi di tenere una lezione, almeno in parte, in quella lingua. Voglio anche che i miei studenti mi rivolgano le domande in cinese, poiché alcuni di loro sono imbarazzati nel parlare ad alta voce in inglese.
In Cina, apro sempre le mie lezioni in lingua cinese, sia perché è divertente osservare gli sguardi sui volti dei partecipanti, sia perché voglio che loro sappiano che posso pienamente capire la difficoltà e l’imbarazzo di parlare quella che non è la tua lingua madre e che non dovrebbero essere imbarazzati nel cercare di fare domande, nonostante le difficoltà.
Cos’è Mandarin Weekly? Quando è nato?
L’industria informatica conta una serie di newsletter settimanali per i diversi linguaggi e tecnologie di programmazione: Ruby Weekly, JavaScript Weekly, Database Weekly e così via. Per molti anni mi sono iscritto a tali newsletter, con le loro raccolte di link, e ho pensato che ci potrebbe essere una risorsa simile per le persone che imparano il cinese. Così ho deciso di avviare questa iniziativa, anche se non ero proprio sicuro di dove sarei arrivato.
Ho anche deciso che, visto che sto imparando il cinese, probabilmente sono in contatto con ciò che gli studenti vogliono e necessitano, più di quanto non lo sia un professionista – se qualcosa mi sembra una grande risorsa, allora la consiglio. Detto questo, non sono in grado di giudicare se la pronuncia sia davvero straordinaria, o se la grammatica non sia giusta. Ma ho pensato che avrei potuto fare un tentativo e che, senza dubbio, avrei imparato molto nel processo.
Il primo numero è uscito il 19 gennaio 2015 e, da allora, ne ho pubblicato uno ogni lunedì. A volte i numeri escono con un po’ di ritardo perché sono in viaggio e, alla fine, ho deciso di prendermi 1 o 2 settimane di vacanza all’anno.
Ho creato un software che fa molto del mio lavoro: inserisco i link settimanali su un foglio di calcolo Excel, poi ho un programma Python che trasforma il foglio Excel in HTML con i contrassegni di livello, i link ed i feed di Twitter. Poi copio l’HTML in un modello fornito dal mio servizio di mailing list (Drip) e si ricomincia!
Di recente ho cominciato a postare link individuali tratti dai precedenti numeri di Mandarin Weekly, di Twitter e Facebook. Quelli sono gestiti da un servizio di terze parti, il che significa che, dopo qualche settimana, devo caricare gli ultimi link a quel servizio. Poi, una volta ogni ora, viene pubblicato un nuovo link su ciascuna di queste piattaforme di social media. Ho iniziato da poco a farlo e la risposta è stata molto positiva.
Quali sono i problemi principali nella gestione di un sito web come Mandarin Weekly?
Ci sono due problemi: uno è trovare il tempo per mettere insieme il numero, anche se il software che ho creato lo riduce al minimo. Probabilmente ho bisogno solo di 2-3 ore per realizzare ciascun numero settimanale e, nonostante io tenda a viaggiare abbastanza sui treni da/per gli uffici dei clienti, riesco a trovare un po’ di tempo durante la settimana.
L’altro problema è la parte commerciale: mi piacerebbe pensare che offro un valore aggiunto a molte persone che stanno imparando il cinese in tutto il mondo e voglio che sia gratuito (o quanto più gratuito possibile). Detto questo, sono un consulente molto impegnato – di solito la mia agenda è completa con 6-8 mesi di anticipo – e sto cercando di trasformare Mandarin Weekly in un’impresa, anche se è piccola e poco redditizia.
Ho quindi sperimentato diversi modi per generare delle entrate per Mandarin Weekly. Gli inserzionisti possono sponsorizzare dei numeri per intero, oppure possono inserire link individuali, mentre io ho dei link di affiliazione per alcune delle aziende che dispongono del materiale per l’apprendimento del cinese. Quasi sei mesi fa, ho anche lanciato “Mandarin Weekly Plus”, offrendo alle persone la possibilità di pagare circa 1 USD a settimana per poter ricevere solo quegli argomenti di loro interesse.
Voglio continuare a sperimentare idee che generano entrate. Mi concentro sulle persone che leggono ed apprezzano Mandarin Weekly, affinché possano pagare un importo ridotto e ricevere qualcosa in cambio – con l’obiettivo finale di pagare per il mio tempo e la struttura, pertanto ho bisogno di mandare avanti Mandarin Weekly.
Al momento ho 21.000 abbonati, cosa davvero emozionante. Sono sicuro che, con qualche sforzo, (e, forse, anche con il denaro investito nella pubblicità), potrei ampliare il tutto – del resto, ho sentito dire che 40 milioni di persone in tutto il mondo stanno imparando il cinese, quindi ci sono un sacco di possibilità!
Come trovi ogni settimana delle nuove risorse per il tuo sito web e la newsletter?
Mi avvalgo del lettore di fonti su Feedly.com che segue i blog ed i canali YouTube al posto mio. Ogni settimana, passo in rassegna circa 400 link, ne scelgo circa 60, che sembrano potenzialmente interessanti, e poi li riduco a circa 20, scegliendo tra quelli che ritengo suscitino un interesse particolare.
Se vedo una risorsa menzionata online, la aggiungo quasi immediatamente al mio elenco di fonti di Feedly. In alcune occasioni, aziende e blogger si sono rivolti a me, chiedendomi se potessi aggiungerli. Se riesco ad inserirli nella mia lista di Feedly, allora lo faccio. Se non hanno una fonte, allora dico loro che non posso aggiungerli finché non ce l’avranno. In molte occasioni, ho ricevuto un messaggio che diceva “OK, abbiamo risolto il problema, ora vorresti cortesemente aggiungerci?”
Quali sono le tue risorse gratuite preferite per imparare il cinese?
Questo è un buon momento per imparare il cinese. Là fuori c’è un numero infinito di risorse straordinarie. Ci sono anche dei blog interessanti. Sono sicuro che in questo elenco ne dimentico qualcuno:
- ChinesePod ha sicuramente dei grandi contenuti! I loro video gratuiti, pubblicati regolarmente su YouTube, sono anche alcuni dei miei preferiti.
- Anche eChineseLearning.com, che è la scuola online che uso per i miei studi, pubblica regolarmente dei video su YouTube, che tendono ad essere molto più kitch di quelli di ChinesePod, ma le lezioni sono interessanti.
- La Chinese Grammar Wiki è un must per tutti gli studenti.
- Written Chinese, di cui non utilizzo l’app, ha un blog formidabile che esplora molti schemi grammaticali utili e dà suggerimenti per la lettura. So che quando un post sul blog viene visualizzato nella mia pagina Feedly, sarà certamente un post interessante.
- La mia comprensione dell’ascolto potrebbe ancora migliorare un po’ e, sebbene non sia (ovviamente) della stessa velocità di un madrelingua, ho scoperto che Slow Chinese che è buono per migliorare il mio ascolto su argomenti piuttosto interessanti.
- Infine, sono entrato a far parte di alcuni gruppi di WeChat che hanno a che fare con la programmazione. Non intendo partecipare molto, ma è utile per le mie conoscenze tecniche (e per la mia comprensione della lettura) per leggere i messaggi relativi al settore dei computer. Incoraggio decisamente le persone a farlo!
Hai usato anche alcuni software/strumenti per l’apprendimento del cinese? Quali consiglieresti?
Oh, sì, certo! Ecco alcuni dei software e delle app che uso regolarmente:
- Pleco. Lo so, lo so: tutti usano Pleco. Ma per una buona ragione: è fantastico! Lo uso principalmente per i suoi test di flashcard, che cerco di fare ogni giorno o due, per migliorare la mia comprensione della lettura. Ma anche il suo OCR è eccellente.
- Hanping Pro: mi piacciono l’interfaccia e le definizioni, ma anche il modo in cui vengono presentate le traduzioni: parola per parola. Perciò, se incontro un testo che non capisco (cosa che accade spesso!), lo inserisco su Hanping.
- Du Chinese: adoro i loro brevi racconti ed i livelli. Ogni settimana leggo qualche storia e sono particolarmente soddisfatto quando l’argomento mi fa ridere.
- Sono fissato per le notizie, perciò The Chairman’s Bao, che non contiene notizie difficili, fa al caso mio. Mi spingo a leggere ad un livello superiore al mio effettivo (all’incirca HSK4) ed apprezzo la varietà delle storie non convenzionali che trovano.
- Infine, una delle cose migliori che abbia mai fatto per migliorare la mia lettura è la è la serie di libri Mandarin Companion. (E sì, ho incontrato gli editori, John e Jared, a Shanghai e sono persone meravigliose, ma anche editori di talento). È un piacere incredibile leggere i loro libri e chiunque stia imparando il cinese, ad un livello sufficientemente elevato per leggerli, dovrebbe farlo.
Se potessi dare un solo suggerimento a qualcuno che sta iniziando ad imparare il cinese oggi, quale sarebbe?
Buttati. Non vergognarti. L’unico modo per imparere è provare, commettere errori, analizzare quegli errori per poi migliorare. Se sei troppo prudente, non farai mai nessun progresso.
Detto questo, devi anche dedicarci del tempo. Il cinese è incredibilmente gratificante. Mi sento come se avessi conquistato l’accesso a un modo di pensare totalmente diverso. Ma non c’è dubbio che si tratta di una lingua che richiede pratica ed attenzione. Il cinese è la quarta lingua che ho imparato (dopo l’inglese, l’ebraico e lo spagnolo) ed è la più difficile.
Reuven e la Cina
Hai vissuto in Cina? Se sì, dove e per quanto tempo?
No, mai! Sono cresciuto negli Stati Uniti, mi sono trasferito ad Israele all’età di 25 anni (nel 1995) e, da allora, ho vissuto lì, tranne che per quattro anni a Chicago, quando ero all’università. Tuttavia, sono stato in Cina più di 20 volte e, dal momento che ogni viaggio è durato dai 5 ai 15 giorni, ciò equivale a un bel po’ di tempo, questo è sicuro.
Ho sentito dire che, se voglio che il mio cinese diventi davvero fluente, dovrò passare un po’ di tempo – forse un’estate – in Cina, facendo veramente in modo che la mia pronuncia e la mia comprensione arrivino al livello che voglio. Ma sono sposato ed ho tre figli, quindi vedremo se e quando lo potrò fare.
Qual è a tua città cinese preferita e perché.
Ho trascorso la maggior parte del mio tempo a Pechino e Shanghai. Preferisco Pechino, dato che è sporca e vecchia, ma ha anche una storia. Shanghai potrebbe essere divertente ed entusiasmante, ma la sua storia molto limitata e non è così antica. A Pechino, adoro andare al Tempio del Paradiso e al Tempio di Confucio, nonché ammirare questa antica cultura.
In realtà, ancor più del Tempio del Paradiso, mi piace il parco che lo circonda, dove puoi vedere gente che balla e canta. Questa è una delle cose che preferisco osservare quando sono in Cina: le persone si divertono in questo modo.
Alcuni anni fa, ho trascorso alcuni giorni anche a Nanchino ed ho avuto l’opportunità di visitarla città. È una città più piccola – il che significa che conta all’incirca gli stessi abitanti del mio paese! – ma mi è piaciuto molto passeggiare lungo le colline ed il grande parco naturale in cima alla montagna. Spero davvero di poter tornare a Nanchino uno di questi giorni.
Qui a Sapore di Cina questa è una domanda classica: Qual è il tuo cibo cinese preferito? Non rispondere “dumpling”.
Ah! Come lo hai saputo? Mi limiterò a far presente che sono vegetariano, cosa che fa inorridire molta gente in Cina, convinta che dbba morire di fame quando sono lì. Eppure, ci sono tantissimi ristoranti vegetariani straordinari ed io adoro andarci a mangiare. Ho finanche uno sconto/tessera in uno di questi ristoranti a Pechino (il Vege Tiger, ad Haidian), situato proprio accanto all’hotel dove soggiorno quando sono lì.
Il mio piatto preferito è lo stufato (hot pot). Sia a Pechino che a Shanghai c’è un certo numero di ristoranti che prepara lo stufato vegetariano ed io non me ne sazio mai. Durante il mio ultimo viaggio, sono arrivato in un ristorante che cucina lo stufato subito dopo la chiusura e, per il resto del mio soggiorno, non più ho avuto la possibilità di tornarci – cosa che è stata, probabilmente, la mia più grande delusione dell’intero viaggio di 10 giorni .
A Shanghai c’è un piccolo posto vegano e mi piace andarci, dato che offre una varietà di piatti insoliti che non ho visto da nessun’altra parte (insieme alle Chinese staples). Ogni volta che vado lì, in sostanza chiedo loro di scegliere qualcosa di buono per me e, finora, tutte le loro scelte sono state insolite e fantastiche.
E so che non posso dire che i dumpling siano i miei preferiti, pertanto dirò semplicemente che, sebbene non crederai che questo sia vero o possibile, poco prima di lasciare la Cina, compro diversi tipi di dumpling e li metto nel mio bagaglio (dato che, in genere, nella stiva dell’aereo fa piuttosto freddo). Quando torno a casa, mia moglie ed i miei figli si fiondano sui dumpling, felici di poter mangiare cibo cinese autentico, che arriva direttamente dalla Cina!
Oh, non lo sapevo, ma i dumpling sembrano essere il cibo cinese preferito da moltissimi stranieri. Reuven, grazie per il tuo tempo e buona fortuna per i tuoi progetti!