Photo by Sara Bigatti
Dopo tre anni passati a Londra a birra e patatine fritte avevo bisogno di rimettermi in forma sia fisicamente che mentalmente, Sara Bigatti
Oggi ho il piacere di presentarvi Sara Bigatti, maestra di yoga giramondo che, tra l’altro, è appena tornata da sei mesi di esperienza a Taipei, la capitale di Taiwan. Per saperne di più su di lei e accedere agli altri suoi video vi invito a visitare il suo sito web, La Scimmia Yoga.
Sara e lo yoga
Sara, come e quando hai iniziato a praticare lo yoga?
Il primo approccio con lo Yoga è stato diversi anni fa in Italia ma, pur notando i benefici della
pratica, lo stile non mi aveva appassionato e così avevo abbandonato dopo poco. In Messico invece ho avuto l’opportunità di provare altri stili, che ho sentito più vicini al mio modo di essere.
Sul tuo sito ho letto che la tua specialità è lo stile Vinyasa. Che altri stili di yoga esistono? Quali sono le differenza principali?
La parte dello Yoga dedicata alle posizioni si chiama Hatha Yoga e ha origini antichissime. La pratica tradizionale è stata ed è tutt’ora interpretata da diversi maestri, indiani e non, che hanno arricchito con il loro contributo personale le posizioni tradizionali, o asana, creando in questo modo diversi stili. Tra i più diffusi ci sono ad esempio l’Iyengar Yoga, creato dal maestro B.K.S. Iyengar e l’Ashtanga Yoga, teorizzato e diffuso da Sri K. Pattabhi Jois.
Quali sono le differenza principali?
Guardando il programma di una scuola di yoga sicuramente troverete lezioni descritte come Power Yoga, Yoga Flow, Hot Yoga; queste fanno tutti riferimento a stili molto dinamici di Yoga, dove il ritmo della pratica è solitamente molto sostenuto. Altri stili come lo Yoga Integrale, Ananda o Kundalini sono pratiche più delicate, dove ogni singola posizione viene approcciata, non solo dalla parte fisica, ma anche spirituale.
Qual è stata la tua routine di allenamento per trasformarti da semplice praticante a maestra di yoga? Quanto tempo ci è voluto?
Trasferendomi in Messico ho avuto la possibilità di dedicare molto più tempo allo Yoga, praticando sei giorni alla settimana, una o due volte al giorno. Per diplomarmi come insegnante ho seguito il programma di duecento ore previste dalla Yoga Alliance, l’associazione internazionale di riconoscimento degli insegnanti di Yoga.
Questo programma ha comportato tre mesi di studio e pratica intensivi, ovvero due lezioni al giorno sei giorni la settimana, 3 lezioni da 4 ore ciascuna per settimana e studio e preparazione personale a casa. Bisogna dire che per diventare insegnanti di Yoga non basta focalizzarsi sulla pratica, ma è necessario studiare molte materie, che vanno dall’anatomia alla storia dello Yoga.
Quali sono i benefici maggiori dello yoga? Si tratta di uno sport adatto a tutti?
Su uno dei testi classici dello Yoga (Hatha Yoga Pradipika) c’è scritto che “Tutti possono praticare Yoga con successo, tranne i pigri.”
Il bello dello Yoga è che si può iniziare a qualsiasi età e, avendo a disposizione diversi stili, si può
scegliere quello più consono alle proprie esigenze. I benefici della pratica fisica dello Yoga sono molti. E’ un’attività fisica completa, che allena in modo armonico tutto il corpo, senza creare disequilibri. Uno dei benefici più evidenti è l’aumento della flessibilità, cosa che ci permette di mantenerci agili e in salute. Poi ovviamente ci sono i benefici per la mente e per lo spirito.
La pratica costante dello Yoga mette a dura prova la nostra pazienza e la nostra capacità di accettare i limiti del nostro corpo. Molte posizioni un po’ più acrobatiche, ci aiutano poi ad affrontare le nostre paure e diventare così più sicuri in noi stessi.
Scoprendo Taiwan…
Visto che su questo sito non ne abbiamo mai parlato vorrei approfittarne per farti qualche domanda su Taiwan. Perché questa scelta? Come ci sei arrivata?
Lo scorso anno mi sono trasferita a Bali in Indonesia e in uno dei “visa run” che ho dovuto fare sono andata a visitare Taipei. E’ stato amore a prima vista! Dopo due mesi mi ero trasferita a vivere a Taipei, felicissima di essermi lasciata alle spalle l’esperienza indonesiana. Avevo bisogno di ritrovare la tranquillità e allo stesso tempo essere nuovamente in una città viva e piena di stimoli…e Taipei era tutto questo.
Com’è la vita a Taipei? Si tratta di una metropoli dai ritmi folli come Londra o di una cittadina più rilassata?
La sensazione che da immediatamente Taipei è quella di essere una città molto equilibrata. Se guardate delle foto della città, noterete immediatamente che, a parte il 101, non esistono grattacieli e la città è circondata da meravigliose colline verdi. Girando poi per le strade di Taipei, si ha più la sensazione di essere in una grande città, probabilmente dovuta al fatto che le strade sono colorate da una miriade di piccoli negozi e venditori ambulanti, per non parlare degli street market che, in zone differenti, si possono trovare sia di giorno che di notte.
Taipei è una città molto viva, ma non è frenetica! La gente poi è sempre sorridente e disponibile, il che, se vi è capitato di vivere in città come Londra, fa decisamente la differenza e rende la vita a Taipei molto più piacevole.
Si può vivere a Taiwan senza parlare il cinese?
Purtroppo l’inglese non è molto diffuso a Taiwan, ma la gente è incredibilmente disponibile con gli stranieri e quindi si faranno in quattro in ogni occasione per poterti aiutare. Poi sta un po’ anche a te essere intraprendente, ovviamente!
La maggior parte dei ristoranti ad esempio espone un menù con le foto, ma nel caso non lo abbiano, provate a chiedere il menù in inglese (io me la cavavo semplicemente con un “yīngwén” che, appunto, vuol dire “inglese”) e vedrete che molti tengono un menu in inglese nascosto da qualche parte. Se non hanno neanche quello, puoi sempre indicare i piatti, visto che la maggior parte delle cucine si trovano all’ingresso dei ristoranti!
E’ invece fondamentale avere l’indirizzo della tua destinazione scritto in Cinese quando ti spostate. Anche se trovi un tassista che parla inglese, difficilmente sarai in grado di pronunciare il nome della via con il tono giusto!
Sei mai stata in Cina? Se sì, quali sono le differenze maggiori che hai riscontrato con Taiwan?
Purtroppo per ora sono stata solo ad Hong Kong , quindi non ho un vero e proprio metro di giudizio. Quello che posso dire è che a Taipei si trova ancora moltissima storia, visto che hanno mantenuto templi, edifici e in certi casi interi quartieri come monumenti per poter trasmettere la cultura taiwanese e valorizzare le città.
I taiwanesi poi sono molto amanti della natura, le loro città sono immerse nel verde e hanno una coscienza ecologica, che li porta dal riciclaggio fino a mettere in discussione il mantenimento di centrali nucleari nel paese.
Cosa consigli di fare a chi si reca a Taiwan per turismo, diciamo una o due settimane?
Beh allora, solo la visita di Taipei porta via almeno una settimana! Tra i luoghi imperdibili a Taipei vi sono il Museo Nazionale (dove ammirare i pezzi più raffinati dell’arte cinese), il complesso del mausoleo di Chiang Kai-shek, il grattacielo 101 e il tempio di Long Shan.
Un po’ fuori dal centro, ma sempre raggiungibile comodamente con i mezzi, vi consiglio di andare a bere il tè sulle colline di Maokong in una delle numerose case del tè e di andarvi a rilassare alle terme naturali di Beitou.
Un’altra cosa imperdibile sono i mercati notturni, dove potrete provare tutte le specialità culinarie taiwanesi e comprare i gadget più assurdi del mondo. Se siete appassionati di tecnologia, tenetevi un giorno da parte per visitare una delle aree dedicate (sono diverse a seconda di quello che cercate: computer, macchine fotografiche, eccetera).
Da Taipei poi si può partire per esplorare il resto dell’isola, i trasporti (sia autobus che treno) sono
economici, hanno un servizio capillare e – inutile dirlo – sono molto puntuali. Se volete gustare la cucina tradizionale taiwanese in tutte le sue innumerevoli sfumature, non potete perdervi Tainan.
Il tuo piatto taiwanese preferito?
Beh prima di passare ai piatti, credo che bisogni parlare del tè. I taiwanesi sono degli amanti del tè, in tutte le sue varianti. Troverete infatti una miriade di negozi o baracchini che vendono tè, dagli aromi più classici ai mix più assurdi (non perdetevi il Bubble-Tea invenzione taiwanese esportata in tutto il mondo).
Io sono diventata una vera e propria dipendente del Winter Melon Tea, se vi piacciono le cose dolci, vi farà impazzire.
Ma passiamo al cibo! Io sono vegetariana e quindi a Taiwan mi sono trovata benissimo, visto che moltissimi piatti sono a base vegetale. Un piatto assolutamente da provare sono i noodles alla crema di arachidi, buonissimi. Tra gli stuzzichini da mangiare in giro non potete perdervi i funghi fritti o, se non siete vegetariani, ii granchi e i calamari fritti.
Onestamente non ho trovato niente che vi sconsiglierei di provare, ma devo dire che in generale, seppur molto buona, la cucina taiwanese è troppo dolce per i nostri gusti e la maggior parte delle pietanze hanno consistenza gelatinosa.
Insegnare lo yoga
Come ti è venuta l’idea di insegnare yoga online? Quando hai iniziato?
L’idea mi è venuta all’incirca un anno fa, vedendo che online scarseggiava il materiale in italiano relativo allo yoga. In più volevo avere la possibilità di insegnare nella mia lingua e creare un gruppo di yoga anche in Italia. Da qui è nato il progetto della Scimmia Yoga.
Quali sono state le difficoltà maggiori?
Io per lavoro mi occupo di grafica e di web design, quindi diciamo che da quel punto di vista sono stata facilitata. La vera difficoltà sono stati i video. All’inizio è stato difficile capire come comunicare al meglio tramite video, non solo per mezzo delle inquadrature, ma anche con il modo di insegnare. Il fatto che lo studente non sia presente fisicamente richiede una maggiore attenzione alle spiegazioni, che devono essere più dettagliate e lente.
Ho notato che tanti dei tuoi video sono accessibili gratuitamente. Non hai “paura” che la gente si accontenti del materiale gratuito e finisca per non acquistare nessuno dei tuoi corsi?
Ho iniziato proprio con l’idea di offrire materiale gratuito e sono tuttora convinta di questa scelta. La maggior parte dei servizi online propongo infatti una versione gratuita, che poi può essere completata da una a pagamento. Questo credo che sia il modo migliore per comunicare la propria serietà e professionalità online. La gente in questo modo non deve acquistare a scatola chiusa, ma può prima rendersi conto di cosa si tratta.
Tenere un canale YouTube per me è inoltre un fantastico modo per creare sempre nuovi contatti e formare una comunità di utenti.
A parte insegnare online tramite i corsi disponibili sul tuo sito web, insegni anche di persona? Come concili l’insegnamento e i tuoi frequenti spostamenti?
Si insegno anche di persona, anche se quest’ultimo anno, essendomi spostata molto, non ho potuto avere una scuola fissa, ma ho cercato di organizzare incontri e workshop.
So che sei tornata da poco in Italia. Dove e come è possibile seguire le tue lezioni dal vivo?
In questi mesi ho organizzato diversi incontri di uno o due giorni in giro per il paese (a Milano,
Roma, Genova, Modena, Reggio Emilia). Per restare aggiornati sui prossimi incontri in calendario, seguite la pagina di Facebook o date un occhio agli articoli sul mio sito.
Prossima destinazione?
Prossima destinazione Mexico! Finalmente faccio ritorno a quella che considero la mia seconda casa e potrò tornare a studiare con la mia insegnante. Sempre parlando di yoga, ho organizzato una vacanza/ritiro in un bellissimo centro in Messico. Quindi se volete immergervi nella natura e nel mare cristallino dei Caraibi vi invito a raggiungermi.
girolamo dice
Ciao, io ho appena cominciato a prendere lezioni di yoga, permetto che ho 60 anni ma inoltreho cominciato a correre a 54 anni, perché pesavo piú di ottanta chili ed avevo tantissime patologie, che oggi non ho piú, ma ritornando alle tre prime lezioni di yoga , ho riscontrato un nettissimo miglioramento fisicamente e anche quando corro , comunque mi vorrei appassionare e vorrei diventare un maestro di yoga, io c’é la metteró tutta.
Furio dice
: )