Piantagioni di tè nella prefettura di Pu’er
Il verde è probabilmente il colore che più si addice a questa splendida regione del sudovest cinese, terra di minoranze etniche che vivono negli ambienti naturali più diversi. Nello Yunnan si può passare dal calore del sudest asiatico alle nevi delle pendici tibetane, attraversando un territorio solcato da numerosi corsi d’acqua e ricco di alture.
In questo angolo di paradiso la prefettura di Pu’er ne è il cuore ancora più verde, il colore dell’ecoturismo e delle foglie di tè, due elementi che rendono questa zona dello Yunnan assolutamente meritevole di essere visitata.
Pu’er è una delle più importanti zone del mondo per quanto riguarda la produzione del tè (in particolare del tipo omonimo) e da alcuni anni le autorità cinesi stanno sponsorizzando molto questa particolarità a fini turistici, tanto che nel 2007 si è cambiato nome alla stessa prefettura, prima nota come Simao.
Storicamente questa è anche la zona da cui partiva uno dei rami della Via del tè e dei cavalli, che dallo Yunnan e dal Sichuan portava il tè verso l’India e da lì al Mar Rosso. La prefettura, inoltre, è abitata da ben quattordici gruppi etnici differenti (circa il 60% della popolazione).
Situtata all’angolo sudoccidentale dell’altopiano che collega lo Yunnan al Guizhou, con il progredire delle condizioni della rete stradale della regione, la prefettura di Pu’er è diventata un importante punto di passaggio commerciale sulla strada che da Kunming, distante poche centinaia di chilometri, porta verso il sudest asiatico, quindi Bangkok e poi Singapore.
Una delle caratteristiche che rende Pu’er ancora più interessante, anche dal punto di vista culturale, è il suo essere prossima ai confine di ben tre paesi diversi: Birmania, Vietnam e Laos, paese questo del quale abbiamo scritto tempo fa.
Qualche itinerario consigliato
La via per Bangkok
Questo è sicuramente il percorso più semplice e veloce per visitare la prefettura di Pu’er. Partendo da Kunming puoi raggiungere Mojiang, attraversata dal Tropico del Cancro e famosa per il suo festival internazionale delle coppie di gemelli (1-2 maggio).
Quindi puoi proseguire per Ning’er (vero punto di partenza della Via del tè e dei cavalli) e Simao, dove visitare l’imperdibile giardino-esposizione dedicato alle piante da tè, le numerose vallate consacrate alla sua coltivazione ed un bel parco nazionale. Infine potrai dirigerti verso sud attraverso la sempre più gettonata Jinghong (da tutti conosciuta come Banna), nella prefettura autonoma di Xishuangbanna.
Il triangolo delle minoranze
In questo percorso una volta a Simao potrai (visitando o meno Banna) dirigerti verso Langcang, le cui festività richiamano appartenenti alla minoranza Lahu da tutto il mondo, per iniziare un circuito a triangolo che tocchi anche Ximeng e Menglian.
Ximeng è abitata dalla minoranza Awa, una delle etnie più misteriose dell’intera Cina il cui carnevale si tiene ad aprile, mentre Menglian ospita la minoranza Dai. A Menglian troviamo l’importante torre cittadina, il museo storico e l’antica città di Nayun, senza dimenticare le numerose cascate dei dintorni. Infine da Menglian sarebbe possibile raggiungere il Triangolo d’Oro, ma la strada è per ora chiusa agli stranieri.
Verso Laos e Vietnam
Questo percorso avventuroso parte anch’esso da Kunming, quindi una volta a Mojiang – anche senza raggiungere Simao – si raggiunge Jiancheng circondata da tre fiumi e confinante sia con il Laos che con il Vietnam, raggiungibili da due diverse strade purtroppo ancora chiuse al turismo internazionale.
Il Laos è come Pu’er una zona di grande produzione di tè, soprattutto l’area di Phongsali, dove è possibile ammirare splendidi panorami e da dove si possono raggiungere Luang Prabang o altre mete del paese.
Sul versante vietnamita il posto di confine internazionale più vicino si trova a Lai Chau, tra le zone di montagna più belle del Vietnam.
Le vette dello Yunnan
Questo percorso esula un po’ dalla prefettura di Pu’er in quanto da Kunming raggiunge la bella Dali per poi scendere a Jingdong, vero paradiso ambientale con le sue due riserve naturali ed i Monti Wuliang ed Ailao a fare da cornice.
Da Jingdong potrai riallacciarti ai circuiti precedenti includendo anche Zhengyuan, dove si trovano alcune tra le più antiche piantagioni di tè dello Yunnan (alcune piante sono vecchie oltre duemila anni!) e Jinguu, che ospita un Buddha molto venerato dalle minoranze Dai e Yi che abitano la zona. In alternativa si può anche raggiungere Simao da Kunming tramite Yuxi e Choushui, scoprendo uno Yunnan ancora diverso.
Quando visitare la prefettura di Pu’er
Molto amata dal turismo cinese per il suo clima, Pu’er può essere visitata tutto l’anno anche se in primavera potrete ammirare le piantagioni di tè nel loro splendore. Il clima della prefettura è influenzato dalla sua altitudine che varia da 317 a 3,370 metri sopra il livello del mare, è caratterizzato inoltre dalla mitezza e dall’assenza di forti venti mentre la temperatura media annua si aggira sui 18 gradi. Il mese più piovoso dell’anno è novembre.
Non resta che augurarti buon viaggio nel cuore verde dello Yunnan!
Ps. Se sei interessato allo studio del cinese, visita anche il nuovo sito web di Pietro, “Hanzi”
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