Introduzione
Uno degli aspetti più importanti che possiamo imparare dalla sterminata cultura cinese riguarda un aspetto fondamentale della vita di ognuno: la cura della salute.
Il modo che hanno sviluppato le popolazioni asiatiche in generale, ma soprattutto i cinesi, per affrontare tutto ciò che è connesso con il benessere del corpo e la cura delle malattie è basato su concetti molto diversi da quelli cui siamo abituati.
Il loro approccio a questi temi, fondamentali nella vita individuale e sociale, si è sviluppato nella sua forma odierna seguendo un percorso che parte dagli albori della loro civiltà, e che si è mantenuto inalterato nei suoi tratti fondamentali, dando così prova della sua resilienza e della sua efficacia.
Questo approccio è ancora largamente praticato, nonostante le scoperte scientifiche avvenute in occidente nel IXX secolo abbiano portato allo sviluppo di un tipo di medicina diverso che poi ha preso piede in tutto il mondo, fino a diventare il modello comunemente accettato sia dalle varie popolazioni sia dai governi.
La medicina “moderna” non è riuscita però a soppiantare del tutto la forma tradizionale, che è rimasta in uso come valida alternativa per chi cercasse un sistema basato più sulle regole della natura che su quelle della chimica.
In questo articolo farò una breve introduzione a quella che oggi viene comunemente chiamata la “Medicina Tradizionale Cinese”, abbreviata nell’acronimo MTC, partendo da uno dei trattati che viene a tutt’oggi considerato la principale fonte di ogni conoscenza a riguardo e che viene ancora utilizzato come la base di partenza di ogni presente, e presumibilmente futuro, sviluppo tanto da essersi guadagnato, da più parti, l’appellativo di “bibbia della medicina cinese”: Huang Di Neijing.
Inquadramento storico
La traduzione letterale del titolo del libro è “l’energia interna dell’imperatore Giallo” e viene generalmente tradotto come “Il classico della medicina interna dell’imperatore Giallo”.
Molti traduttori, però, utilizzano la formula “la bibbia medica della Cina antica dell’imperatore Giallo”.
L’utilizzo dell’appellativo di “bibbia” è dovuto al fatto che le sue considerazioni sono resistenti al tempo e alle scoperte scientifiche, ma, probabilmente, anche al fatto che il suo personaggio principale è colui che viene considerato il progenitore del popolo cinese: il mitico Imperatore Giallo, Huang Di.
Infatti, sebbene Huang Di sia una figura storica realmente esistita, nell’arco dei secoli ha assunto un carattere sovrumano, mitologico, che lo ha trasformato, come spesso è accaduto alle figure preminenti della storia cinese, in qualcosa di molto simile a ciò che nella nostra società potremmo considerare come un Dio.
L’epoca del suo regno si perde nella notte dei tempi e tutt’ora la sua datazione è oggetto di dibattito fra gli storici.
La datazione che viene generalmente accettata è quella che fornì il gesuita italiano Martino Martini (1614 d.C. –1661 d.C.) che colloca l’inizio del suo regno nel 2697 a.C., cioè a circa 4700 anni fa.
Inizialmente leader di una delle tribù in lotta per la supremazia nelle valli comprese tra il fiume Giallo e il fiume Yangtze, nel cuore della Cina odierna, grazie alle sue grandi capacità di condottiero e di statista, riuscì a prevalere e ad unificare sotto la sua guida il vasto e fertile territorio degli altipiani centrali, da sempre cuore economico, politico e demografico della Cina.
Grazie alla sua capacità di valorizzare le persone meritevoli, indipendentemente dalla loro etnia o provenienza e alla sua correttezza ed equità di giudizio, rese il suo regno florido e prosperoso riuscendo in poco tempo ad unificare la lingua e le tradizioni dei popoli a lui assoggettati.
Questa unificazione di lingua, costumi e tradizioni portò alla fusione in un gruppo omogeneo delle varie tribù fino a poco prima in perenne guerra fra di loro, decretando la nascita di quella che viene chiamata la popolazione “Huaxia”, della quale la popolazione di etnia Han (che oggi rappresenta il 98% della popolazione cinese) si considera discendente.
Non stupisce quindi che nei secoli a venire il suo nome, e il suo personaggio, siano stati utilizzati per dare credibilità a trattati pubblicati anche a distanza di millenni.
È questo il caso del trattato di medicina “Huang Di Neijing”, la cui forma odierna risale a un’opera di compilazione, fatta da autori tuttora ignoti, verso la fine del periodo della storia cinese denominato “degli stati combattenti” (476 a.C – 221 a.C.), cioè quasi 2500 anni dopo il regno di Huang Di.
Il periodo “degli stati combattenti” terminò quando il regno di Qin sconfisse gli altri regni unendo la Cina per la prima volta nella storia sotto il comando della dinastia Han, che perdurò per circa 400 anni.
Non a caso il primo imperatore della Cina unita (il capostipite della dinastia Han) si diede il titolo di Shi Huang Di prendendo, di fatto, il suo nome da colui che i cinesi Han consideravano il loro progenitore.
Dopo aver iniziato ad unificare amministrativamente il vastissimo territorio su cui regnava, Shi Huang Di, avviò un’opera di promozione della letteratura e della cultura Han.
Questa fu principalmente un’opera che mirava all’unificazione culturale e sociale dell’impero appena costituito e si sviluppò sia promuovendo la diffusione di testi graditi al sovrano, sia distruggendo quelli che lui considerava inutili o dannosi.
Conseguentemente ci fu da un lato il famigerato ed enorme rogo dei libri, in cui vennero inceneriti tutti (almeno nelle sue intenzioni) i trattati che non rispondevano alle logiche del nuovo sistema dominante, dall’altro vennero messi in campo numerosi studiosi per la copia e la diffusione di quei testi che potevano invece dare lustro all’etnia Han e creare nella popolazione una coscienza collettiva di impronta Han.
Fra questi ultimi, fortunatamente (altrimenti difficilmente sarebbe scampato all’epurazione), si colloca il “Huang Di Neijing” che fu quindi ristampato in migliaia di copie, diffuso in tutto l’impero e integrato con alcune aggiunte.
La versione giunta ai giorni nostri risale quindi a circa 2300 anni or sono, rendendo questo libro di medicina uno dei più antichi (per non dire il più antico) trattati scritti sul tema finora rinvenuti nel mondo intero.
Struttura del trattato
L’opera è composta da due libri, ognuno dei quali costituito da 81 capitoli.
È strutturata sotto forma di dialogo (usanza molto ricorrente nella letteratura cinese dell’epoca) tra l’imperatore giallo e due dei più famosi ed influenti medici: il mitologico dottore cinese Qibo e il leggendario agopunturista Shaoyu.
Il primo libro è chiamato “Suwen” e contiene la descrizione del sistema nervoso, dei meridiani principali e collaterali, offrendo anche una veloce panoramica sui principi dell’agopuntura.
La parte più consistente del libro si focalizza sui principali principi eziologici propri della MTC, analizzando nel complesso le cause delle malattie e suggerendo conseguentemente il modo di trattarle.
Il secondo libro è chiamato “Ling Shu” e si focalizza soprattutto sull’agopuntura, spiegandone in dettaglio i principi e i metodi di applicazione, arrivando fino ad analizzare le varie tipologie di aghi e di strumenti da utilizzare.
In questo articolo andrò a presentare il primo libro che è propedeutico per comprendere il secondo, il quale è molto specifico e più indicato per addetti ai lavori: in effetti, solitamente, quando si parla di “Huang Di Neijing” senza ulteriori specificazioni, ci si riferisce al libro primo, il “Suwen”.
Il “Suwen” inizia con la spiegazione degli organi interni inquadrandoli poi nel concetto olistico e spiegando le correlazioni sia fra di loro che con i 5 elementi (acqua, fuoco, terra, metallo, legno), i 5 gusti (amaro, dolce, salato, agro, piccante), e in generale con tutto il mondo circostante.
Si sviluppa poi andando a considerare le correlazioni fra l’ambiente naturale inteso come fluire delle stagioni, e influenza del clima e dei cibi con il corpo umano.
Da queste basi prosegue spiegando la genesi delle varie malattie, dicendo che queste sono generate dallo squilibrio o dalla mancata circolazione dell’energia vitale (il Qi), la cui capacità di circolare e la cui abbondanza o scarsità determina la capacità dell’individuo di difendersi dagli agenti patogeni.
Buona parte del libro si occupa di spiegare come vivere una vita sana e prevenire l’insorgere delle malattie dando una quantità di consigli pratici su come regolarsi nell’alimentazione e su come adattare il proprio corpo e stile di vita al fluire delle stagioni in base all’età e alle varie peculiarità del soggetto.
Analizza inoltre i trattamenti e le cure per varie malattie.
Andiamo a scoprirne i concetti principali, che sono stati mutuati in toto dalla MTC odierna.
Concetti principali
Come anticipato precedentemente, nel libro sono stati, per la prima volta, messi chiaramente nero su bianco i concetti fondamentali della MTC che ne costituiscono ancora la base di partenza per la prevenzione delle malattie, le diagnosi e le cure.
Di seguito farò una panoramica che per forza di cose non può essere esaustiva ma che può dare un’idea dell’approccio che questa forma di medicina segue.
In generale il mantenimento della salute e la cura delle malattie viene suddivisa in tre passi fondamentali:
- Prevenzione delle malattie;
- Diagnosi tempestive e prevenzione dell’avanzamento della malattia;
- Trattamenti di cura e prevenzione delle ricadute.
Il concetto più importante, e quello da cui ogni tipologia di medicina moderna avrebbe sicuramente moltissimo da imparare è il primo, la prevenzione.
Sulla prevenzione si basa l’intera struttura della MTC in quanto, come specificato nelle fasi iniziali del libro: “pensare alla propria salute solo dopo essersi ammalati è come pensare alle relazioni fra gli stati solo dopo che è scoppiata la guerra”.
Per poter prevenire in maniera efficace le malattie è necessario conoscere la loro genesi partendo da alcuni concetti teorici basilari, che andrò a presentare brevemente, necessari a comprenderne l’approccio strutturale.
Il sistema teorico di base della MTC si basa su due visioni interconnesse: visione materialistica e visione dialettica.
Visione materialistica
La visione materialistica riguarda soprattutto la struttura e l’anatomia del corpo, la sua cura oltre che la struttura e la funzione dei vari organi.
La MTC è basata sul concetto di Qi che può essere definito come l’energia vitale: tutto, nell’universo è il risultato del movimento del Qi che oscilla in perfetto equilibrio tra lo Yin e lo Yang.
Il principio vitale dei genitori, uno Yin (la donna) e l’altro Yang (l’uomo), si combina e crea l’essenza di una nuova vita, il Qi appunto, che grazie al suo movimento è responsabile del corretto svolgimento delle funzioni vitali.
In assenza di Qi non ci può essere vita e il suo ristagno o disequilibrio è la causa di tutte delle malattie.
Il Qi, in un corpo sano, si muove continuamente oscillando fra Yin e Yang: sale e scende dentro al corpo, entra ed esce e così via.
Interdipendenza del corpo e dello spirito
Il corpo è in primis materialista, e deve essere mantenuto e nutrito, mentre lo spirito riguarda tutte le attività emozionali e mentali.
Questi due aspetti, emozionale e materiale, sono fortemente interdipendenti e strettamente interconnessi, tanto che la loro unità è indispensabile per vivere in salute.
Questo concetto esprime chiaramente come molte patologie del corpo hanno origine in stress emozionali e che non è possibile avere un corpo sano se la nostra emotività (e di conseguenza la nostra mente) non è in pace con noi stessi e con il mondo.
Questo concetto precede di vari millenni la diagnostica di tutti quei disturbi che nella medicina occidentale moderna vengono definiti “psicosomatici”.
La prevenzione e il trattamento delle malattie
Le malattie possono essere curate solo dopo aver trovato la loro causa principale.
Il fatto che un fattore patogeno entrato nel corpo riesca a prevalere e a sviluppare una malattia dipende da quanto il fattore anti-patogeno che il corpo mette automaticamente in atto è forte in relazione al fattore patogeno stesso.
Ne consegue che una vita in armonia con la natura, priva di eccessivi stress emozionali e con la giusta dose di esercizio fisico crea le condizioni affinché i fattori patogeni vengano sconfitti e non prendano il sopravvento.
Questo concetto nella medicina moderna occidentale riferisce a tutto ciò che riguarda la preservazione in buona efficienza del sistema immunitario, fondamentale per poter vivere in salute.
Una volta però che le malattia è esplosa le nostre migliori speranze di guarigione stanno in una diagnosi precisa e precoce impedendo alla malattia di aggravarsi.
Visione dialettica
La visione dialettica riguarda principalmente le correlazioni e interconnessioni fra le varie parti del corpo e fra il corpo e l’ambiente circostante.
Nella MTC l’integrità del corpo è essenziale e le sue funzioni sono strettamente interconnesse.
Quindi spesso può capitare che un disagio in una determinata parte del corpo può essere il risultato di un disequilibrio in un’altra zona.
Non solo le funzioni del corpo sono interconnesse fra di loro, ma anche con l’ambiente circostante.
Il corpo mantiene le sue normali funzioni adattandosi all’ambiente esterno: il rimodellare se stessi in base all’ambiente esterno in modo da preservare l’integrità del corpo e dello spirito è la base del concetto olistico.
Il corpo è un tutt’uno
Il corpo è costituito da organi e tessuti ognuno con la sua peculiare funzione.
Tutte le funzioni sono interconnesse e solo un loro armonico funzionamento può mantenere il tutto in salute.
Come in un’orchestra sinfonica, tutti gli svariati strumenti che la compongono concorrono in ugual misura al risultato finale e anche uno solo che non va a tempo crea un effetto negativo su tutta la composizione, così i vari organi devono funzionare all’unisono e se anche solo uno è in disequilibrio e non funziona a dovere tutto il corpo ne risente.
Questo comporta che quando un tessuto o un organo palesa i sintomi di una malattia o di un problema non necessariamente il trattamento deve essere eseguito localmente sulla porzione che presenta i sintomi, ma molto spesso deve riguardare altri organi che sono la vera sorgente della malattia.
Ad esempio se si ha la bocca o lingua infiammate, essendo la bocca la porta del cuore e il cuore direttamente collegato al piccolo intestino (la prima parte dell’intestino tenue), la guarigione si può ottenere purificando il cuore (il sangue) e purgando il piccolo intestino.
Unità dell’uomo e della natura
L’uomo vive nel mondo naturale e i cambiamenti nell’ambiente circostante influenzano fortemente il suo corpo e la sua salute.
I cambiamenti di stagione, i cambiamenti del clima, le diverse latitudini che fanno variare le temperature e l’umidità o anche lo scorrere del giorno con il cambiamento delle condizioni ambientali che si verificano dalle prime ore dell’alba fino alla tarda notte, richiedono che il corpo si adatti e creano cambiamenti delle pulsazioni e molte altre variazioni nel nostro organismo.
Il corpo e la natura in cui è immerso, sono strettamente interconnessi e trattare le malattie o anche solo i lievi disagi in accordo con l’ambiente circostante e con i suoi cambiamenti è un importante principio terapeutico e di prevenzione della MTC.
Le connessioni tra il corpo e l’ambiente esterno vanno analizzate approfonditamente per poter trovare i giusti ed efficaci metodi di prevenzione, per poter fare diagnosi corrette e conseguentemente per poter scegliere le giuste terapie.
Altre teorie di base
Le visioni materialistica e dialettica, affrontate in breve nei precedenti capitoli, vengono completate e rese coerenti fra loro dall’applicazione di alcune teorie basilari che ne approfondiscono e integrano gli aspetti pratici e offrono alla persona le regole per attuare una vera prevenzione e al medico di MTC degli strumenti concreti di diagnosi e cura.
Quelle che andrò a presentare di seguito sono la teoría Yin – Yang e la teoria dei 5 elementi che costituiscono i principali pilastri attorno cui ne ruotano altre, più specifiche, e che state donate all’umanità dai compilatori del “Huang Di Neijing”.
La teoria Yin – Yang nella MTC
Il concetto della dicotomia Yin e Yang appartiene alla cultura cinese da millenni ed è ancora fortemente radicato.
La sua forza e la sua semplicità, diretta e ricca di significati, ha fatto in modo che questo concetto uscisse dalla sfera puramente filosofica o metafisica permeando tutti gli aspetti della vita, non ultimo quello della prevenzione, diagnosi e cura delle malattie.
Yin e Yang sono opposti e allo stesso tempo uniti: uno non può esistere senza l’altro.
Senza il concetto del caldo quello del freddo non potrebbe esistere; la direzione ascendente ha un senso solo se ne esiste una discendente e così via.
Lo Yang è legato al caldo, al fuoco e alla forza mentre lo Yin al freddo, all’acqua e alla debolezza.
Nella sua applicazione nella MTC questo concetto è stato trasposto individuando organi Yin e organi Yang, funzioni corporee Yin e funzioni Yang, cibi o medicinali Yin e cibi o medicinali Yang.
Ad esempio, più in generale, la materia del corpo è considerata Yin mentre le sue funzioni sono considerate Yang: se la loro relazione interdipendente viene meno per qualsiasi ragione, gli opposti non possono più sostenersi e smetteranno di funzionare regolarmente dando origine alle malattie.
I concetti di Yin e Yang sono anche molto relativi e si possono trasformare l’uno nell’altro in base alla situazione: ad esempio l’uomo è Yang mentre la donna è Yin; ma se l’uomo è di fronte a una tigre si trasforma nella parte Yin in quanto è la tigre a rappresentare la parte Yang.
Anche nella medicina, in determinate circostanze, manifestazioni di sindromi Yin si possono trasformare in Yang e viceversa.
Ad esempio in alcuni stati febbrili acuti (manifestazioni di calore legati ad un eccesso di Qi Yang), segni di un fatale collasso del Qi Yang possono manifestarsi in un repentino abbassamento della temperatura corporea collegata ad una marcata diminuzione del battito cardiaco e a un intenso pallore (tipici invece delle sindromi Yin).
Questi cambiamenti patologici sono la trasformazione di una sindrome Yang in una Yin e in questi casi un appropriato e tempestivo intervento può portare alla guarigione.
Poiché la causa interna dello sviluppo di una malattia è da ricercarsi nella disarmonia tra Yin e Yang, qualsiasi malattia può essere generalmente spiegata tramite la teoría Yin – Yang.
Questa teoria è anche la base per la cura poiché il principio terapeutico deve tendere a ristabilire il normale equilibrio degli opposti.
La teoria dei 5 elementi
Gli antichi cinesi consideravano tutte le cose esistenti sulla terra come il risultato del movimento e dei cambiamenti di cinque elementi base: legno, fuoco, terra, metallo e acqua.
Nulla si può considerare isolatamente e staticamente ma tutto si mantiene in perenne bilanciamento cinetico nell’incessante movimento e trasformazione di questi 5 elementi base.
La teoria dei 5 elementi (come quella Yin – Yang) è nata come teoria filosofica per poi entrare a far parte della struttura teorica della MTC.
In questo caso la trasposizione è’ stata fatta associando le caratteristiche intrinseche di questi elementi base ai vari organi del corpo per creare una struttura che spiega le interconnessioni fra di loro e con l’ambiente circostante.
- Il legno si riferisce alle cose che hanno azioni o caratteristiche di crescita fiorente ed è associato al fegato, che ha caratteristiche di ascendenza, poiché rimanda verso il cuore e il cervello le sostanze che purifica.
- Il fuoco si riferisce alle cose che creano o distribuiscono calore, e corrisponde al cuore che in funzione di motore della circolazione del sangue distribuisce calore in tutto il corpo.
- La terra si riferisce alle cose che hanno azione di generare, nutrire, trasformare e trasportare e corrisponde alla milza che ha la funzione di nutrimento del sangue essendo il luogo di produzione dei globuli rossi.
- Il metallo si riferisce alle cose che che hanno azione di pulizia e caratteristiche discendenti e corrisponde ai polmoni data la loro caratteristica di discendenza nella regolazione del respiro.
- L’acqua si riferisce alle cose che hanno caratteristiche di freddo, umido e di movimento verso il basso e corrispondono ai reni data la loro funzione di trattamento dei liquidi corporei.
La teoria dei 5 elementi li collega anche ad altre cose come ai 5 gusti (agro, amaro, dolce, piccante e salato), ai 5 punti cardinali (sud, nord, est, ovest e centro) e a molte altre ancora come colori, note, stagioni e via dicendo.
Nella tabella sottostante riporto i vari collegamenti fra gli elementi, gli organi e il mondo circostante che non solo influenzano ma che letteralmente indirizzano le varie tecniche di prevenzione, diagnosi e cura messe in atto dalla MTC.
Nella teoria dei 5 elementi tutte le cose che corrispondono allo stesso elemento sono correlate.
Si può quindi affermare che, mentre la teoria Yin – Yang serve come base per spiegare e capire le interconnessioni tra i vari organi, funzioni e tessuti del corpo, la teoria dei 5 elementi ha come funzione principale quella di creare un quadro omogeneo per spiegare e comprendere la relazione del corpo con l’ambiente.
Nonostante questi accoppiamenti possano sembrare a prima vista abbastanza casuali e privi di significato, andando ad analizzare più attentamente le varie correlazioni troveremo elementi comuni anche alla nostra cultura e ampiamente accettati anche dalla moderna medicina occidentale.
Per chiarificare questo concetto porterò di seguito solo alcuni esempi che rispecchiano il sentire comune alle nostre latitudini e danno prova di come i medici della MTC, già migliaia di anni fa, avevano saputo carpire importanti verità preventive e diagnostiche e di come la teoria dei 5 elementi fornisca alla MTC uno strumento formidabile per la cura della salute fisica e mentale.
Come primo esempio prenderò in esame la correlazione fra il sentimento della rabbia e il fegato.
A tutti noi sarà capitato di dire (o almeno di sentir dire) la frase “mi faccio venire il fegato grosso” per significare che si è costretti a sopportare situazioni di rabbia repressa evidenziando che la correlazione fra il sentimento della rabbia e il fegato è ampiamente accettata anche nella nostra cultura.
Inoltre, capita spesso, che a causa di situazioni di intossicazione del fegato (come ad esempio sotto l’effetto dell’alcool o di droghe) si verifichino esplosioni di rabbia che volte possono sfociare in veri e propri raptus.
Secondo la teoria dei 5 elementi, quindi, spesso, per curare problemi al fegato si deve intervenire su situazioni emozionali o viceversa.
La stessa cosa vale per correlazione fra la gioia e il cuore poiché situazioni di intensa gioia o al contrario di forte depressione possano creare problemi al cuore, come ad esempio infarti.
Un altro esempio di come queste correlazioni siano significative è evidente in quella fra gli occhi e il fegato.
Ad esempio uno dei sintomi dell’epatite alimentare (epatite A) è l’apparire negli occhi di un colore giallognolo che ne fornisce una buona evidenza diagnostica.
In questi casi la cura deve essere interessare il fegato e non gli occhi, che sono solo la manifestazione di un suo problema.
La stessa cosa vale per la correlazione fra il naso e i polmoni.
Infatti, ad esempio, in caso di difficoltà di respirazione o di eccessiva produzione di muco la causa è da ricercarsi in un difetto di funzionamento dei polmoni e si deve intervenire su di essi e non sul naso, che ne rappresenta solo la manifestazione esterna.
Il fatto che alcune delle correlazioni possano a prima vista sembrare prive di significato è, alla luce di questi esempi, dovuto solamente alla nostra ignoranza nella materia, e solo con uno studio approfondito della MTC potremo trovare le risposte ai nostri dubbi e perplessità.
La teoria dei 5 elementi non solo ci spiega le correlazioni fra gli organi e l’ambiente circostante ma si può utilizzare anche partendo dalle interazioni naturali degli elementi per ricavare altre importanti risposte.
Ad esempio, essendo il sapore salato legato all’elemento acqua e il cuore legato all’elemento fuoco, poiché l’acqua spegne il fuoco ne consegue che i cibi salati (ad esempio la carne di maiale o il sale da cucina stesso) fanno male al cuore e in generale alla circolazione ad esso correlata.
Questa conclusione a si cui giunge in modo semplice e diretto con la teoria dei 5 elementi è una verità scientifica ormai ampiamente accettata dalla moderna medicina occidentale.
Un altro esempio di consigli utili che si ricavano considerando le naturali correlazioni degli elementi è il seguente: essendo il legno promotore del fuoco e poiché il legno è associato al fegato e il fuoco al cuore, se ne ricava che il fegato è il promotore del cuore.
Secondo la medicina occidentale la funzione primaria del fegato è quella di purificare il sangue quindi ne consegue che un buon funzionamento del fegato permette di mantenere un cuore sano, essendo questo l’organo da cui passa tutto il sangue del corpo.
Ecco un’altra verità scientifica odierna già conosciuta millenni or sono dai medici di MTC.
Quello che lascia perplessi noi razionalisti occidentali sono le spiegazioni, ma, siccome mai come in questi casi quello che conta è il risultato, andando ad approfondire la MTC e trovando moltissime di queste verità ormai accettate scientificamente, cominceremo a fidarci sempre di più delle sue conclusioni.
Non dobbiamo dimenticarci che le teorie base della MTC, come specificato all’inizio di questo articolo, risalgono a qualche migliaio di anni fa e che quindi nella loro formulazione non si potevano avvalere di centrifugatori o traccianti chimici per gli esami del sangue o di strumenti tecnologici per eseguire TAC o altri esami, ma potevano solamente fornire spiegazioni basate sugli elementi della natura.
Questa mancanza di strumenti diagnostici moderni, però, non ha impedito alla MTC di capire il funzionamento del corpo umano e di impostare un sistema coerente di prevenzione, diagnosi e cura che non ha nulla da invidiare ai più moderni sistemi derivanti dalle più avanzate e moderne strumentazioni.
Le regole di condotta per una vita lunga e sana
Dopo una panoramica sugli organi principali (che sono quelli presi in esame nella teoria dei 5 elementi e sulle varie fasi della vita degli esseri umani (sia per i maschi che per le femmine) il libro passa a elencare consigli preziosi, che diventano vere e proprie regole di condotta da applicare costantemente per poter vivere una vita lunga e sana.
Il libro inizia la parte in cui presenta queste regole dicendo che seguendo una vita sana e moderata l’età media potrebbe essere tranquillamente compresa fra i 120 e i 150 anni e che l’invecchiamento precoce di cui il genere umano soffre è dovuto al fatto che non rispetta le regole della natura.
Questo articolo vuole essere una panoramica con lo scopo di dare un assaggio della cultura propria della MTC e non di costruire un manuale di consultazione per le diagnosi e le cure, e per questa ragione riporto solo alcuni esempi per mostrare il tenore e la tipologia dei consigli e delle regole che il libro fornisce.
Riporterò, quindi, a titolo di esempio solo le regole di condotta legate al fluire delle stagioni, ovvero solo uno dei tanti temi trattati nel libro.
Questo perché il susseguirsi delle stagioni è uno degli eventi naturali che maggiormente ha influenzato e influenza la nostra vita come esseri umani e appare chiaro a tutti che comportarsi in armonia con esse è fondamentale per preservare la propria salute.
La sua importanza è dimostrata dal fatto che è uno dei primi argomenti trattati.
Le stagioni, anch’esse correlate agli elementi base, vengono analizzate una per una fornendo brevi e semplici regole di comportamento che andrò ad elencare di seguito.
Primavera: fegato
La primavera è la stagione dove tutti gli esseri viventi crescono e dove si crea nuova vita e quando nascono nuove situazioni, rigettando ciò che è passato.
Si può andare a letto tardi e alzarsi presto.
Si devono fare delle passeggiate in mezzo alla natura e ammirare i paesaggi per mantenere il buon umore.
Riguardo agli esseri giovani che crescono, ognuno ha il diritto di vivere ma senza privare gli altri della vita, che, detto in altre parole significa di aiutare le nuove piante e i nuovi cuccioli della fauna sia selvatica che domestica a crescere e prosperare (senza avere troppa fretta di cibarsene).
Questi sono i modi per rinforzare la propria vitalità in primavera e agendo in modo contrario a questi principi si indebolirà l’energia del fegato che può portare nell’imminente a dolori alle costole, meteorismo, vomito, eruzioni cutanee e polso accelerato; mentre a più lunga scadenza una diminuita capacità del corpo di adattarsi all’estate portando a malattie di natura fredda.
Estate e tarda estate: cuore e milza
L’estate è la stagione del compimento.
L’energia del cielo discende e l’energia della terra si alza, le due energie si uniscono e tutto fruttifica mettendo le basi per lo sviluppo di nuova vita.
Bisogna addormentarsi tardi e alzarsi presto e non ci si deve lamentare della lunghezza delle giornate o del caldo; è strettamente necessario conservare il buon umore senza innervosirsi.
Bisogna valorizzare l’energia Yang del proprio corpo come per favorire la fioritura di una pianta.
Bisogna adattare il proprio stile di vita al calore e seguire le regole dell’estate altrimenti l’energia del cuore potrebbe indebolirsi provocando disturbi legati alla circolazione con malattie che si manifesteranno in autunno e avranno delle ricadute in inverno.
Autunno: polmoni
In autunno tutto diventa maturo.
Inizia a fare freddo, il vento diventa forte. Il paesaggio cambia di colore.
Bisogna fare come il gallo: alzarsi all’alba e andare a letto quando fa buio per conservare la serenità dello spirito.
Bisogna conservare l’equilibrio dell’energia per attenuare l’influenza del tempo cupo (scuro e piovoso al contrario dell’estate) sul corpo e sullo spirito.
Se non si conserva energia adattandosi all’autunno l’energia dei polmoni verrà intaccata e si avranno come conseguenze immediate raffreddori e dermatiti e come conseguenze e lungo termine si rischierà di soffrire di diarrea cronica in inverno mettendo a repentaglio la nostra capacità di adattamento a quella stagione.
Inverno: reni
In inverno le creature si nascondono, l’acqua si congela e la terra si divide.
Bisogna conservare l’energia Yang del nostro corpo e quindi è necessario andare a letto presto e alzarsi tardi per permettere di conservare la serenità dello spirito e la gioia.
Bisogna conservare il calore e evitare il freddo e la traspirazione.
Le funzioni renali sono molto importanti e infatti non a caso i reni sono il primo organo che si forma nel feto e sono considerati come la sorgente dell’energia vitale del corpo (il Qi).
Non osservare le regole di condotta per l’inverno causerà una diminuzione dell’energia dei reni con la conseguenza a breve termine di contrarre otiti e a lungo termine di inficiare le funzioni renali diminuendo la capacità riproduttiva (soprattutto nei maschi), favorendo la ritenzione idrica e creando disturbi legati al midollo osseo e spinale.
Le regole di condotta presentate sono solo una piccola parte di quelli presenti nel libro ma io mi fermo qui nella loro descrizione poiché, come anticipato precedentemente, lo scopo di questi paragrafi è solamente quello di dare un assaggio di come vengono affrontati i legami tra l’ambiente e la conservazione della salute secondo l’approccio olistico che è uno dei concetti basilari della MTC.
Malattie e cure
Dopo aver presentato le regole utili a preservare il corpo in salute il libro passa a considerare come trattare le malattie.
I metodi principali di diagnosi sono tre:
- Auscultazione del battito cardiaco tramite l’analisi dei battiti al polso;
- Analisi della lingua (forma, colore, ecc..), degli occhi e delle condizioni generali della pelle;
- Raccolta di informazioni direttamente dal paziente riguardanti i sintomi.
Una volta effettuata la diagnosi, le cure seguono principalmente tre direttrici:
- Modificare lo stile di vita del paziente fornendo regole di condotta (come quelle presentate precedentemente) tali per cui si favorisce l’adattamento agli stimoli dell’ambiente circostante;
- Somministrazione di medicine ricavandone i principi attivi dalle sostanze naturali presenti in natura;
- Prevenzione delle ricadute tramite esercizio fisico mirato, alimentazione e regole di condotta.
Una menzione particolare merita l’attenzione che la MTC pone nell’utilizzo dei cibi e delle spezie.
Ogni cibo contiene sostanze che, sebbene nella medicina occidentale siano spesso considerate di basso o bassissimo impatto, hanno invece una grossa importanza nelle nostre condizioni di salute e nella nostra capacità di reagire agli stimoli dei fattori patogeni, se non altro poiché vengono assunte quotidianamente per lungo o lunghissimo tempo.
Le varie proprietà dei cibi vengono analizzate approfonditamente nel libro, sia in relazione alla prevenzione sia in relazione alla cura della malattie.
Tutte queste proprietà dei cibi sono largamente diffuse nella cultura del popolo cinese e generalmente ogni cinese ha una conoscenza di esse molto approfondita e li usa come prima forma di cura.
Quasi tutti i cinesi, infatti, ai primi sintomi di una malattia reagiscono aumentando la quantità che bevono di acqua calda e facendo uso dei cibi adatti alla guarigione; il medico, generalmente, viene consultato solamente in un secondo momento, dopo qualche giorno, se i sintomi sono ancora presenti o se, invece di scomparire o diminuire di intensità, si aggravano.
Questi metodi di auto-cura sono molto più efficaci di quanto si possa pensare e nella maggioranza dei casi, per le patologie più comuni, funzionano perfettamente.
Dobbiamo però tenere presente che l’azione di queste metodologie richiede tempo, poiché sono principalmente basate sull’idea di fornire al corpo gli strumenti per reagire; reazione che può richiedere qualche giorno, qualche settimana o anche molto più tempo in base alla tipologia del problema.
Questo ultimo fatto è quello che porta maggiormente l’occidentale a dubitare della loro efficacia in quanto il nostro concetto di cura è legato strettamente alla rapidità nell’eliminazione dei sintomi.
Ad esempio se una persona soffre di mal di testa cronici (che sono una delle patologia più diffuse in occidente) preferisce prendere una pillola e dopo 2 ore stare meglio, piuttosto che ripensare al proprio stile di vita o applicare costantemente le regole di condotta legate alla natura dell’ambiente in cui vive come consiglierebbe un medico di MTC.
La terapia della MTC sarebbe più efficace poiché agirebbe sulle cause e favorirebbe una guarigione totale e duratura, anziché agire sui sintomi (come la pillola) e offrire più che una guarigione un sollievo momentaneo dai sintomi che, però, si ripresenteranno inevitabilmente quando l’effetto della pillola svanirà o quando le condizioni che hanno causato i sintomi si ripeteranno: ma a quel punto basterà prendere un’altra pillola.
Non caso molte “medicine”, che vengono definite “farmaci di base”, sono disponibili senza ricetta medica direttamente passando in farmacia e anzi, recentemente, (seguendo l’esempio dagli USA) sono state rese disponibili perfino nei supermercati in modo da poterle avere sempre a portata di mano in caso i sintomi riappaiano.
Conclusione
Lo sviluppo della medicina occidentale ha subito una impennata a metà del 1800 quando nuove scoperte nel campo della chimica e della fisica hanno rimodellato l’approccio alle tematiche della salute.
La “medicina ufficiale” del mondo occidentale antico e fino a poco più di 150 anni or sono, con una involuzione per tutto l’arco del medioevo, spesso imputava le malattie a trasgressioni di carattere religioso o a non meglio identificati spiriti nefasti e maligni che si erano impossessati del corpo mostrando una cronica mancanza di metodologie valide e sicure per fare diagnosi adeguate e una imbarazzante ignoranza dei meccanismi e delle funzioni corporee.
Nella pratica faceva largo uso di salassi e clisteri purgativi per fare uscire il male dal corpo, che il più delle volte avevano il solo effetto di indebolire ulteriormente il paziente, senza considerare l’importante nesso fra diagnosi e cura, risultando spesso di scarsa efficacia e che anzi, molte volte, portavano all’aggravarsi della patologia e alla morte del paziente.
Mentre le metodologia di cura ufficiali erano legate a superstizioni e leggende, le uniche conoscenze reali nel trattamento delle malattie erano tramandate da contadini, monaci, alchimisti e altre persone (chiamate spesso guaritori) che in molti casi sono state perseguitate come streghe e untori.
Queste erano le sole categorie di persone che conoscevano gli effetti delle piante e dei cibi sul corpo e che potevano applicarli nella cura delle malattie.
Nell’epoca moderna questo genere di conoscenze, piano piano, si sono perdute e le conoscenze delle persone riguardo alle proprietà degli alimenti e alle regole di condotta per l’adattamento alle condizioni circostanti dell’ambiente, si sono ormai ridotte al lumicino con il risultato che ci si deve affidare alla chimica e alla fisica relegando la natura ad un ruolo a dir poco marginale.
Sotto l’aspetto della cura della salute la civiltà asiatica, trainata durante l’arco della storia da quella cinese, si è dimostrata millenni avanti.
I suoi metodi di prevenzione, diagnosi e cura, hanno dimostrato e dimostrano la loro efficacia e conservano tuttora una valenza importante indicandoci la via della salute che parte dalla natura e che, in generale, fornisce uno strumento non necessariamente alternativo ma, volendo, anche complementare alle moderne tecnologie di cui ha anticipato i risultati e dalle quali non è mai stata contraddetta.
Anzi, finora le moderne tecnologie non hanno potuto fare altro che confermare, con qualche millennio di ritardo, principi, metodi e risultati della MTC.
Claudia dice
Grazie Enrico, altro non posso aggiungere, sarebbe superfluo.
Claudia