Introduzione
Il libro I Ching, chiamato anche “Zhouyi” o “il libro dei mutamenti” è indiscutibilmente e unanimemente considerato come una delle più profonde e determinanti radici della cultura cinese.
L’origine dei concetti che contiene si perde nella notte dei tempi fino a fondersi con le figure mitologiche che, nell’immaginario del popolo cinese, fondarono il mondo e crearono la razza umana sulla terra.
Infatti, tradizionalmente, si tramanda che i trigrammi (che si combinano in esagrammi) che individuano i principi espressi nel libro furono creati da Fuxi, una figura semi-mitologica molto cara al popolo cinese, che creò l’uomo e gli insegnò le regole sociali oltre al metodo procurarsi il cibo (caccia, pesca, agricoltura, eccetera) e di conservarlo, permettendogli così di sopravvivere sulla terra.
Questi principi sono poi stati raccolti e presentati nella sua forma odierna agli albori della dinastia Zhou (1046-6 a.C.), rendendo questo libro, risalente a circa 3000 anni fa, il classico della cultura e letteratura cinese più antico.
Il concetto basilare del libro, che racchiude tutta la sua potenza filosofica ed espressiva, è che niente è permanente nel mondo eccetto i cambiamenti.
Ancora una volta, come in gran parte dei grandi classici della cultura cinese, la base espressiva e la sorgente dei significati è la natura e le sue differenti conformazioni ed immagini come animali e piante; i suoi fenomeni come tuoni, tempeste, lampi e venti; le sue conformazioni geografiche come laghi, montagne e fiumi.
Sono convinto che la tua razionalità occidentale ha scatenato un forte e determinato scetticismo leggendo nel titolo di quest’articolo a causa delle due parole “divinazione” e “infallibile” riferite l’una all’altra. Quindi, prima che ti passi la voglia di continuare a leggere, credo che valga la pena di spiegarne il significato.
In questo caso la divinazione non riguarda vere e proprie previsioni per il futuro, e nulla ha a che vedere con le predizioni di sedicenti maghi o santoni dove un certo grado di ciarlataneria viene esaltata e premiata da una più o meno spiccata credulità popolare.
Nella storia umana la capacità (più o meno reale) di prevedere il futuro è da sempre stata al centro dell’interesse, e sono stati pensati e provati tanti modi per ottenere risposte che potessero guidare le scelte degli individui in momenti difficili.
Nella storia occidentale uno degli esempi più imperituri è sicuramente il famosissimo Oracolo di Delfi: la Sibilla.
Le sue previsioni erano così accurate che sovrani e imperatori erano disposti a percorrere migliaia di chilometri, e a presentare ingenti tributi in oro e gioielli, per ascoltare le sue profezie.
Delfi, dove ancora oggi sono presenti le rovine visitabili di questo misterioso luogo di culto pagano, era stato istituito addirittura come luogo franco, dove un qualunque drappello di soldati di scorta al proprio sovrano, anche se di stati in guerra fra loro, aveva il diritto di recarsi senza essere attaccato.
La maniera utilizzata dall’Oracolo di Delfi per rendere accurate le proprie profezie era basata su una vastissima rete di spie sparse in tutto il mondo conosciuto e mantenute con l’oro dei tributi, le quali informavano i “sacerdoti” che così potevano prevedere le future mosse di questo o quell’altro stato.
Ad esempio se la spia in Persia riportava che tutti i fabbri dell’impero stavano costruendo armi e che era stata istituita la coscrizione di milioni di soldati, allora gli aruspici avevano buon gioco nel prevedere una imminente guerra; oppure ancora, se le spie a monte del Nilo (ad esempio) notavano una anormale scarsezza di piogge, gli aruspici potevano prevedere facilmente una imminente carestia per il popolo egiziano; e così via.
La via cinese, che per ovvie ragioni è diventata la via asiatica, si è sviluppata in un’altra direzione: invece che basarsi su una enorme mole di informazioni si è basata sull’interpretazione delle leggi della natura, che sono immutabili e che tutto regolano, decretando spesso e volentieri successi ed insuccessi degli sforzi umani.
Questo libro contiene i segreti della via cinese relativi alla predizione del futuro, che si rivela efficiente ed efficacissima e che comporta più che altro suggerimenti molto saggi che ti indicano la strada da seguire per raggiungere il tuo obiettivo.
Questo significa che la risposta del libro raramente (forse si può dire mai) sarà totalmente positiva o totalmente negativa; ma il più delle volte conterrà una serie di suggerimenti generali per indicarti quali situazioni occorre considerare e quali saranno le condizioni che ti potranno guidare verso la sconfitta o verso la vittoria.
In questo senso le profezie del libro sono infallibili poiché sono più che altro spassionati consigli che ti permetteranno di vedere la situazione sotto una luce diversa e ti faranno capire se sei in posizione favorevole o sfavorevole per intraprendere una qualsiasi iniziativa o attività.
In poche parole, non ti diranno se riuscirai o meno, ma ti daranno una risposta del tipo: se ti comporterai in questo modo e considererai questi aspetti avrai elevate probabilità di riuscire, ma in ogni caso ti dovrai guardare da questi e questi pericoli; se invece ti comporterai così e così non considerando questo o quello, fallirai sicuramente.
La cosa meravigliosa di tutto questo è che, mentre al giorno d’oggi non è più possibile consultare la Sibilla e le informazioni di intelligence sono secretate e disponibili solo a pochi e solitamente per scopi militari o economici, la via cinese è ancora alla portata di tutti. Inoltre, siccome le regole della natura (umana e materiale) non sono cambiate, conserva tutta la sua efficacia.
Inquadramento storico
Gli storici concordano sul fatto che il libro sia stato scritto alla fine della dinastia Shang dal fondatore della seguente dinastia, che regnò sulle fertili e vaste pianure al centro di quella che oggi è la Cina.
La dinastia Shang si sviluppò a partire dal 1600 a.C. e venne abbattuta dal re Wu di Zhou nel 1046 a.C.
Mentre all’inizio della dinastia Shang regnarono sovrani che dimostrarono una grande capacità di comando e resero il regno prospero e potente, verso la fine della dinastia, i sovrani persero, mano a mano, il controllo dello stato e di loro stessi, fino ad arrivare all’ultimo, Di Xin (1075–1046 a.C), che passò alla storia come il simbolo della corruzione morale per antonomasia.
Ad esempio si fece costruire nel suo palazzo una piscina abbastanza grande da poter essere navigata con delle canoe che riempì di alcool e su cui fece installare un’isoletta con alberi da cui pendeva carne arrostita per svagarsi con le sue numerose concubine.
Le spese che derivavano dal suo stile di vita si tradussero in tasse che strozzarono la popolazione e impoverirono l’enorme ricchezza accumulata dalla dinastia nei precedenti 500 anni di dominio.
Per coloro che cercarono di farlo ragionare e fargli cambiare strada inventò dei sistemi di tortura tremendi che portavano inesorabilmente alla morte fra atroci sofferenze.
Uno di coloro che venne imprigionato per aver cercato di dare consigli al sovrano fu un suo ministro conosciuto con il nome di Re Wen di Zhou, uomo di provata rettitudine morale che, pur appartenendo al clan di Zhou e non di Shang, più volte cercò, invano, di far desistere re Di Xin dalla totale perdizione in cui era sprofondato.
Quando venne imprigionato, utilizzò l’abbondante tempo che aveva a disposizione in cella per scrivere, riorganizzando frammenti di opere già esistenti nel libro che oggi è conosciuto con il nome di “Zhou (il libro dei) mutamenti” che ha poi preso il nome “I ching”.
Dopo la sua morte, suo figlio Wu, accrebbe la forza del clan di Zhou fino ad arrivare a rovesciare la dinastia Shang regnante, sconfiggendo Di Xin nella battaglia Muye nel 1046 a.C., dove l’esercito di Zhou in grande inferiorità numerica (circa 10 a 1) sconfisse gli scoraggiati soldati di Shang, costringendo Di Xin al suicidio.
Dopo aver preso il potere ed instaurato la dinastia Zhou (1046-256 a.C.), Wu omaggiò suo padre conferendogli il titolo postumo di re, e rendendolo così di fatto il fondatore della dinastia.
Si può quindi affermare che il libro fu scritto da un re, re Wei, fondatore di una delle più longeve dinastie della storia (non solo cinese) che si protrasse per circa 800 anni.
Struttura dell’I Ching
La base su cui si organizza il libro e lo svolgimento della divinazione attraverso di esso è costituita da un insieme di artifici grafici chiamati esagrammi.
Questi esagrammi sono così chiamati perché costituiti da 6 linee in sequenza, in senso verticale, che possono essere continue o spezzate.
Le varie possibilità di tracciare in sequenza queste sei linee spezzate o continue danno origine a 64 diverse combinazioni possibili, tutte diverse fra loro, che formano la base strutturale dell’intero processo di divinazione.
Ad ogni esagramma sono associati:
- un primo commento di solito costituito da poche righe;
- delle raccomandazioni ulteriori associate alle linee transienti che cambiano nel tempo (vedi spiegazione nella sezione seguente “come usare il libro”);
- una immagine che rappresenta una situazione della natura e che ci deve guidare nella comprensione della situazione generale espressa nel commento di cui al punto 1.
Il tutto è di solito condensato in poche righe e non vi è di certo spreco di parole, e, per potersi adattare a tutte le situazioni, è lasciato un certo spazio all’interpretazione.
Gli esagrammi sono divisibili in due trigrammi: quello superiore e quello inferiore.
In tutto i trigrammi possibili sono 8 e sono associati a manifestazioni della natura come il cielo, il lago, il tuono, il vento, e la montagna e che comprendono anche alcuni elementi primari come fuoco, acqua e terra.
La combinazione degli 8 trigrammi forma i 64 esagrammi, a ciascuno dei quali è associato un numero (vedi la tabella di fig. 1 nella sezione che segue “come usare il libro”).
Analisi della struttura
Carpire i segreti di questa struttura, basata su una linea continua e su di una spezzata ripetute per 6 volte (3 più 3), ha impegnato in un lungo e fruttuoso benché inesauribile dibattito intere generazioni di studiosi che, al giorno d’oggi, ha pervaso tutto il pianeta, globalizzandosi.
Il più antico (è più famoso) commentario finora rinvenuto è quello scritto da Wang Bi che visse tra il 226 e il 249 d.C. e presenta una interpretazione che è sicuramente quella che ha avuto più successo e che ancora oggi è quella più seguita.
La chiave di lettura che Wang Bi propone è quella basata sull’ancestrale concetto della dualità Yin-Yang, dove la linea continua rappresenta lo Yang e quella spezzata lo Yin.
Nonostante sia la più diffusa e sia stata riproposta nel corso dei millenni da eminenti studiosi sia cinesi che non, questa teoria contiene comunque marcate debolezze che la stanno rendendo oggetto di una revisione ragionata da parte della comunità dei sinologi.
Una delle più rimarchevoli fragilità di questa teoria è che il concetto dello Yin-Yang pare anacronistico per l’epoca in cui è stato scritto il libro che, come detto in precedenza, risale a circa 3000 anni fa, cioè a circa 500 anni prima dello sviluppo delle teorie taoiste di Lao Zi e del suo famoso trattato Dao De Qing (chi volesse approfondire questo argomento troverà maggiori informazioni in quest’articolo).
Inoltre, l’ambizione del libro è quella di essere molto concreto e non di voler presentare concetti filosofici, i quali, per quanto applicabili alla vita quotidiana, conservano per forza di cose una certa dose di astrazione.
Un’altra constatazione che porta a dubitare della correttezza dell’interpretazione “canonica” Yin-Yang, è quella che il carattere della parola Yang non appare mai nel libro e il carattere che sta per la parola Yin appare solo una volta nell’esagramma n.61, ma con significato apparentemente molto diverso da quello attribuitogli nell’ambito della semantica taoista.
In più, il concetto di genere, intrinseco nella dicotomia Yin-Yang (Yin per la donna e Yang per l’uomo), non appare rilevante nello svolgimento del libro che è stato scritto in un’epoca che, sebbene di stampo patriarcale, vide molte donne nelle posizioni apicali del potere che furono impegnate nella conduzione di spedizioni militari e nello svolgimento degli affari di stato e che, per questo, necessitavano anch’esse di uno strumento per la divinazione che le aiutasse a prendere le decisioni importanti: il carattere Yin presente nel libro ha il radicale di collina e non di donna.
Infine mentre il commentario di Wang Bi si riferisce alle linee transienti come Yin e Yang, mentre nel libro derivano dai numeri 6 o 9 come passaggio dalla forza alla debolezza volendo significare la fluida natura dei mutamenti, che costituiscono il principale soggetto del libro.
Forse, essendo Wang Bi un fervente sostenitore e studioso del taoismo di Lao Zi (ha scritto un famosissimo commentario anche su quel libro), nell’elaborare la sua interpretazione è stato pesantemente influenzato dalla sua visione del mondo.
Un’altra teoria che merita di essere citata per il suo fascino (più che per la sua capacità di convincimento) è quella che evidenzia la somiglianza fra il sistema linea piena e linea spezzata e il sistema binario utilizzato nei computer odierni, arrivando ad ipotizzare che i cinesi antichi fossero in qualche modo i predecessori diretti dei moderni processori, e che questo sistema fosse una struttura obbligata per ottenere buoni risultati nel calcolo delle probabilità.
Vorrei concludere questo excursus sulle interpretazioni della struttura del libro sottolineando un dato per gli appassionati di numerologia.
Gli esagrammi che costituiscono la base per le predizioni del libro sono la combinazione di due trigrammi; le linee transienti che rappresentano i mutamenti che sono il soggetto del libro e il motore del mondo sono rappresentate dal numero 6 e dal numero 9, che sono entrambi multipli di 3; la linea che rappresenta la massima forza è data dal 9 che si ottiene sommando 3 volte 3.
Mi pare interessante notare come sia nella cultura cinese che in quella occidentale, pur essendosi sviluppate in maniera indipendente l’una dall’altra (almeno nelle remote epoche di cui stiamo parlando e sempre secondo la storiografia moderna ufficialmente accettata), il numero 3 rappresenti una sorta di sorgente divina sia nella nostra religione (Dio è uno e trino – padre, figlio e spirito santo) che nella cultura asiatica.
Certamente, la domanda di come mai sia stata scelta questa struttura grafica fra le tante possibili e come mai essa risponde in modo così efficace alle nostre domande sul futuro, rimane aperta e non ha ancora trovato una spiegazione convincente e definitiva: rimane una delle sfide che viene dal passato per le generazioni future.
Come usare il libro
Questo libro non deve essere utilizzato come un normale libro che si legge dalla prima pagina all’ultima in modo continuo, bensì deve essere utilizzato in modo più simile a come si userebbe un dizionario.
Questo utilizzo è quello che ne è sempre stato fatto nell’arco della storia per gli scopi divinatori, anche se per l’esame ufficiale imperiale, necessario ad accedere alle cariche pubbliche per lungo tempo nella storia della Cina, veniva richiesta la sua completa conoscenza, più che altro come guida per il comportamento.
In questo caso però quello che veniva studiato approfonditamente erano i vari commentari, primo fra tutti quello di Confucio, che divenne uno dei libri ufficiali da conoscere a menadito per intere generazioni di ufficiali civili e militari.
In realtà si potrebbero anche leggere in sequenza i vari commenti con le spiegazioni che vengono fornite per ogni esagramma, ma così facendo si perderebbe il vero significato dei lapidari e laconici commenti, che hanno un senso solo se applicati ad una determinata e ben concreta situazione.
Vi sono molti modi per utilizzare il libro a scopi divinatori. Quello più semplice e sicuramente più diffuso è quello cosiddetto delle 3 monete.
Di seguito presenterò un esempio di fantasia per mostrare il meccanismo da seguire per utilizzare il libro a scopi divinatori seguendo il metodo “delle tre monete”.
Il processo divinatorio
Procurati 3 monete di uguali dimensioni, carta e penna e sei pronto per cominciare.
Scrivi sulla parte alta del foglio con caratteri chiari e non troppo piccoli la domanda a cui stai disperatamente cercando di dare una risposta.
La domanda non deve contenere risposte multiple e deve avere un fattore temporale all’interno di essa.
Può riguardare qualsiasi tipo di argomento, dal lavoro all’amore all’amicizia fino a un luogo di vacanza o a una idea ipotetica ma è meglio che sia incentrata su te stesso e non su altre persone.
La domanda del nostro esempio è: entro la fine di quest’anno avrò un avanzamento di carriera?
Sotto alla domanda scrivi sei punti in ordine decrescente come segue:
6)
5)
4)
3)
2)
1)
Ora ripeti a voce alta la domanda mentre “rimescoli” le monete tra le mani.
Getta le monete e annota il risultato in teste e croci a partire dalla linea 1.
Ad esempio se nel primo lancio ti vengono 2 teste e 1 croce avrai una situazione del tipo:
6)
5)
4)
3)
2)
1) 2 teste + 1 croce
Ripeti il procedimento sempre ripetendo la domanda a voce alta e riempi tutte e sei le posizioni seguendo la numerazione.
Poniamo che alla fine dei sei lanci tu abbia ottenuto una situazione del tipo:
6) 3 teste
5) 3 croci
4) 2 teste + 1 croce
3) 2 croci + 1 testa
2) 2 croci + 1 testa
1) 2 teste + 1 croce
A questo punto devi assegnare un punteggio fisso di 3 punti per le croci e 2 punti per le teste e fare le relative somme; che saranno sempre comprese tra 6 e 9.
Ad ogni numero corrisponde una linea spezzata o continua in questo modo:
6 | Spezzata = ——- —— |
7 | Continua = —————- |
8 | Spezzata = ——- —— |
9 | Continua = —————- |
Nel nostro esempio si avrà:
6) 3 teste = 6 | ——- —— |
5) 3 croci = 9 | —————- |
4) 2 teste + 1 croce = 7 | —————- |
3) 2 croci + 1 testa = 8 | ——- —— |
2) 2 croci + 1 testa = 8 | ——- —— |
1) 2 teste + 1 croce = 7 | —————- |
Questo costituisce il primo esagramma che rispecchia le immediate conseguenze delle azioni che hai pianificato.
Da questo nasce una atro esagramma che rispecchia invece la situazione futura, frutto dei continui mutamenti cosmologici secondo queste regole:
6 – Spezzata= ——- —— | La linea spezzata del 6 è talmente debole che non può che evolvere diventando forte in una continua | Continua = —————- |
7 – Continua = —————- | La linea continua del 7 è sufficientemente stabile e si mantiene | Continua = —————- |
8 – Spezzata= ——- —— | La linea spezzata dell’8 è sufficientemente stabile e si mantiene | Spezzata= ——- —— |
9 – Continua = —————- | La linea continua del 9 è troppo forte e non può che evolvere diventando debole in una spezzata | Spezzata= ——- —— |
L’aspetto finale degli esagrammi coinvolti nel nostro esempio sarà quindi come segue:
6) 3 teste = 6 | ——- —— | ⟹ | —————- |
5) 3 croci = 9 | —————- | ⟹ | ——- —— |
4) 2 teste + 1 croce =7 | —————- | ⟹ | —————- |
3) 2 croci + 1 testa = 8 | ——- —— | ⟹ | ——- —— |
2) 2 croci + 1 testa = 8 | ——- —— | ⟹ | ——- —— |
1) 2 teste + 1 croce = 7 | —————- | ⟹ | —————- |
Gli esagrammi così ottenuti sono composti da una trigramma nella parte alta e di uno nella parte bassa e in base alla tabella riportata in fig. 1 puoi risalire al numero che corrisponde al tuo esagramma.
Nel nostro esempio il primo esagramma che si riferisce al presente è composto da un trigramma superiore che indica il lago, e da uno inferiore che corrisponde al tuono.
Nella tabella si incontrano al numero 17: che è l’esagramma che dovremo andare ad interpretare e che ci darà le maggiori indicazioni in quanto si riferisce alla situazione presente che è molto importante come base di partenza.
L’esagramma che si riferisce al futuro è rappresentato dal trigramma superiore corrispondente al fuoco e dal trigramma inferiore corrispondente al tuono. Si incontrano all’esagramma numero 21.
Ora viene la parte più difficile in assoluto, che è quella di interpretare gli esagrammi risultanti in maniera corretta, poiché una loro errata interpretazione non solo sarebbe inutile ma potrebbe essere anche dannosa portandoti ad agire in maniera sbagliata.
Interpretazione dei commenti legati agli esagrammi
Come accennato nella sezione precedente, l’interpretazione è la parte cruciale e più difficile.
Interpretare queste sentenze che sono spesso già ermetiche per come sono scritte, era già un compito arduo anche nell’antichità. Coloro che si rivelavano ferrati in questa vera e propria arte si guadagnavano il favore di sovrani e imperatori.
Oggigiorno la loro interpretazione è ancora più difficile poiché i modi di esprimere i concetti e le raccomandazioni è strettamente legato al modo di pensare dell’epoca, che non è giunto a noi completo al 100%, lasciando ampio spazio per le speculazioni e le diverse opinioni.
Per queste ragioni, per avventurarsi nell’interpretazione di queste sentenze è necessario essere degli storici e conoscere profondamente come si svolgeva la vita della Cina di circa 3000 anni fa, periodo in cui è stato scritto il libro nella sua versione finale arrivata fino a noi.
Inoltre, mentre i cinesi possono andare direttamente alla fonte e leggere le indicazioni per come sono state scritte, per quegli stranieri che non hanno studiato il cinese in modo sufficientemente approfondito da poter leggere e capire frasi scritte 3000 anni fa, il compito si complica ulteriormente perché dobbiamo leggere una traduzione che è già, a sua volta, per forza di cose, largamente impregnata della visione del traduttore e che quindi è già, di fatto, una interpretazione.
Non vi è una regola sicura per capire chi sia la guida migliore alla scoperta di questo mondo ma io, per mia forma mentis, preferisco di gran lunga coloro che non ti dicono di avere la verità in tasca e lasciano il più ampio margine possibile alla tua capacità personale di interpretazione, dopo averti fornito alcuni elementi base largamente accettati da tutta la comunità degli studiosi di lingua e storia cinese antica.
Dopo aver letto varie traduzioni e commentari in varie lingue (ma soprattutto in inglese) ho scelto come mia guida in questo affascinante mondo Margaret J. Pearson, sinologa molto preparata e raffinata, che dal 1980 insegna storia cinese e giapponese al Skidmore college di Saratoga Springs, New York.
Nel suo libro “The original I Ching” non offre una vera e propria interpretazione, ma una via convincente (almeno per me) per costruirsi una interpretazione personale che sarà quella che proporrò di seguito in questo articolo.
Come ottenere risposte
L’ottenimento di risposte alla domanda posta inizialmente non è immediato e richiede una certa procedura e una certa dose di buona volontà.
Nel tuo foglio di carta, sotto alla domanda e al primo esagramma, copia il primo commento associato al numero corrispondente all’esagramma risultato dal lancio delle monete.
Nel nostro caso il primo esagramma è associato al numero 17 che si intitola “seguendo” e dice:
“Fin dall’inizio, il successo. La persistenza è efficace; nessuna colpa”.
Scrivi di seguito la tua prima istintiva reazione, qualunque essa sia, in modo sintetico e sincero per poterla utilizzare in seguito.
Poi consulta il significato delle linee transienti che sono quelle associate al 6 e al 9.
Nel nostro caso si avrà il 9 al posto 5 che dice: “ritorno alla gioia/eccellenza: avrai una buona fortuna”.
Inoltre si ha 6 in cima: “se li leghi, poi liberali. I sovrani utilizzano un sacrificio alle montagne dell’ovest.
Per ognuno dei casi scrivi la frase e il tuo primo commento. Se ti sembra che la frase associata non abbia senso, metti un punto interrogativo.
Leggi solo i commenti che riguardano le posizioni del tuo esagramma e ignora quelli che non ti riguardano, poiché ti potrebbero influenzare nell’interpretazione, fuorviandoti.
Ora passa a leggere l’immagine, scrivila e aggiungi il tuo primo istintivo commento.
Nel nostro caso si ha:
“All’interno del lago, il tuono: l’immagine del seguire. Quindi devi andare dentro e riposarti con calma alla sera.”
La spiegazione dell’immagine (che la parte che è maggiormente influenzata dalla visione e preparazione storico culturale della guida che hai scelto) dice che:
“in questo caso il tuono è dentro al lago invece che provenire dal cielo e questa è l’immagine di seguire invece che di condurre.
Dopo il tuono, il lago torna alla sua normale calma, le convulsioni di un elemento liquido non durano a lungo esattamente come i problemi di un giorno attivo solitamente si assopiscono alla sera quando le pesanti responsabilità affrontate durante il giorno sfumano nel rilassamento di una persona che si avvia verso la conclusione della giornata.”
Scrivi la tua prima impressione dopo aver letto il commento.
Ora puoi passare a leggere il commento iniziale del tuo secondo esagramma ripetendo la stessa procedura; eccetto che per i commenti legati ai numeri transienti che essendo cambiati non valgono più e non devono più essere letti.
Concentrati sulle parole e sui significati che sembrano avere un senso per te e scrivi i tuoi sentimenti a riguardo.
Non essere sorpreso se le stesse persone o gli stessi problemi cominciano a sembrarti diversi dopo questo processo.
A questo punto dimenticati di tutto e ritorna alla tua vita quotidiana come se non avessi fatto nulla.
Poi prima di addormentarti riprendi in mano il tuo foglio e rileggi sia i tuoi commenti che l’immagine cercando di visualizzarla in modo profondo e chiaro nella tua mente mentre ti addormenti.
Alla mattina cerca una spazio di quiete e rileggi nuovamente i tuoi commenti e le immagini: molto probabilmente ti verranno alla mente significati e reazioni diverse da quelle del giorno prima.
Ancora una volta scrivi i tuoi nuovi sentimenti a riguardo e magari stavolta in maniera più chiara e approfondita invece che istintiva come richiesto precedentemente.
Puoi anche parlarne con persone a te vicine e di cui ti fidi che ti potrebbero aiutare a vedere le cose sotto una prospettiva che non avevi considerato fino a quel momento, ma che potrebbe rivelarsi cruciale per la buona riuscita della tua interpretazione.
Ripeti il processo per alcuni giorni e vedrai che ad un certo punto le risposte inizieranno a chiarificarsi nella tua mente e avrai la tua interpretazione, che proprio per il fatto che è tua, è con ogni probabilità quella giusta.
Il consiglio è quello di non fidarsi subito della risposta quando sembra troppo chiara, e di rileggere il tutto da capo con molta attenzione per cercare di carpire significati che ti potrebbero essere sfuggiti.
Una risposta completamente positiva è molto rara; e la storia cinese è piena di esempi che riportano di persone che a causa di una interpretazione troppo frettolosa hanno combinato guai o sono finiti in disgrazia.
Conclusione
La possibilità di conoscere il proprio futuro ha da sempre affascinato l’essere umano, che cerca una via sicura che lo guidi nelle decisioni importanti che, oggi come nel passato, possono fare la differenza fra una vita miserevole e una vita agiata; o addirittura in molti casi anche fra la continuazione della vita o la morte.
Assieme alla ricerca dell’immortalità, la capacità divinatoria è stata oggetto in tutte le civiltà e in tutte le epoche di ingenti sforzi e studi di pensatori, monarchi, scienziati, sciamani fino ad arrivare a stregoni di vario genere.
Quando Roma non era ancora stata fondata e Omero non era ancora nato, nelle fertili pianure alluvionali del fiume Yangtze, nel cuore del continente asiatico, vari frammenti di saggezza popolare furono messi su carta per donare all’umanità un metodo di analisi delle situazioni che si possono creare nella vita che ha fornito e fornisce un formidabile strumento per aiutarci a decidere per il meglio.
Questo strumento, basato sulle dinamiche della natura, ha mantenuto inalterato il suo potere per millenni, giungendo intatto nella società moderna con la sua capacità di indirizzarci verso una più consapevole conoscenza del presente e, di conseguenza, del futuro.
Questo strumento è un libro e si trova a disposizione di coloro che hanno e avranno la voglia, la capacità e l’umiltà di utilizzarlo per migliorare il proprio futuro.
Questo strumento è il libro dei mutamenti, chiamato anche “I Ching”.
Photo Credits: I_Ching by Cristian C
Paolo Romano dice
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Che ne pensa del
Geoffrey Redmond, tze ki Hon TEACHINNG THE I CHING
OXFORD UNIVERSITY PRESS 2014