Bui Vien, la strada più turistica di Saigon (Ho Chi Minh City).
L’approccio
“Sapete come si mangia?” chiede una voce maschile proveniente dal fondo del locale.
“No,” risponde una delle due ragazze sedute al tavolo affianco al mio.
“Ne ero sicuro,” continua lui. Adesso che ha stabilito un contatto la sua voce è più sicura.
“Dovete prima sistemare i gamberetti e l’insalata al centro della piadina e poi arrotolarla.”
“Ohhhhh,” rispondono le ragazze all’unisono.
Sposto la mia attenzione dal tifone Haikui (che secondo l’ultima email che ho ricevuto è cosi potente che China Eastern Airlines ha ritardato il mio volo per Shanghai) alla conversazione.
“Di dove siete?” chiede lui nel tentativo di tenere viva la conversazione. Non resisto. Ruoto il collo di centottanta gradi per guardarlo in faccia. Sembra Danny De Vito, solo un po’ più giovane.
Noto che è completamente proteso verso le ragazze e mi assale la paura che perda l’equilibrio e cada per terra. Non sono preoccupato per lui, piuttosto per la mia Canon 600D e le mie tre lenti. Sposto il mio zaino dall’altro lato della sedia. Cosi, giusto per essere sicuri.
“Siamo di Pechino,” risponde una delle due ragazze prima di tornare al suo pasto.
Lo guardo di nuovo. E’ ancora proteso in avanti, concentrato a fissare le pulzelle con aria famelica. Noto che, nonostante abbia il ventilatore puntato sulla faccia, sta sudando più di un arrostitore alla sagra della pecora.
Involtini primavera vietnamiti.
Il secondo tentativo
“Venite qua spesso?” chiede lui, imperterrito.
“No, sorry.”
Scuoto la testa e torno alle mie previsioni del tempo.
Ordino un piatto d’involtini primavera vegetariani. Anche se non ho fame, quando viaggio mangio più di Bud Spencer. Con la differenza che non ingrasso. A meno che non sia in Italia. Tutti ingrassano quando tornano in Italia, è la seconda legge della termodinamica.
“Ti piacciono le fajitas?” Danny è tornato con un’altra delle sue tattiche da seduttore.
“What’s faita?” risponde la stessa ragazza di prima senza riuscire a pronunciare la terribile “Jjjjjota” spagnola.
“Fajitas con gamberetti? In Vietnam poi? Secondo me hai guardato troppe telenovelas messicane amico mio,” penso mentre cerco di accedere all’intranet di China Eastern, sapendo bene che non ha mai funzionato e mai funzionerà.
Osservo la ragazza con più attenzione. E’ magrissima, indossa un paio di occhiali dalla montatura assurdamente pesante, una maglietta di Snoopy troppo grande per lei e un paio di bermuda sformati che ruberebbero la grazia persino alle gambe di Naomi Campbell. No, forse stavolta ho esagerato con la metafora pero’ spero di aver reso l’idea.
Giocatori di Majiang a Shanghai.
La sua amica è qualche centimetro più bassa, indossa una maglietta gialla con un immagine del Power Ranger rosa e un paio di pantaloni identici a quelli di Snoopy (sicuramente comprati tramite un’offerta paghi-uno-prendi-due al Silk Market di Guo Mao a Pechino).
Tra l’altro, adesso che ci penso, non ha ancora spostato l’attenzione dal suo Nokia. Probabilmente sta giocando a majiang con il Power Ranger rosso, Godzilla e la nonna di E.T.
“Fajitas… I rotoli che vi ho insegnato a mangiare!” risponde Danny. Oh! Gli uomini amano il verbo insegnare.
“Yes, very good. Thank you,” risponde Snoopy.
Nonostante i ripetuti tentativi di Danny, non sembrano molto propense a spostare lo sguardo dal loro piatto di “fajitas” ai gamberetti.
Il tipico comportamento che un ragazzo può scambiare per timidezza. Il tipico comportamento che spesso significa “vai a farti fottere.”
L’arma segreta
“Avete un accendino?” chiede lui.
“No, sorry.”
Ma Danny è un uomo fiero, uno di quelli che non si arrendono facilmente. Si alza, cammina verso il tavole e delle ragazze e, mostrando una copia di The Glass Castle che tiene nella mano sinistra, chiede:
“Vi piace leggere libri in inglese?”
“Sì, ci piace,” risponde Power Ranger rosa, degnandolo di uno sguardo per la prima volta.
“Bene, vi voglio regalare un libro. Leggetelo, se vi piace, magari potete inviarmi una email,” conclude prima di appoggiare il libro e una business card sul tavolo e scappare senza aspettare una risposta, la faccia più rossa della bandiera del Vietnam.
Le ragazze si guardano negli occhi per un attimo poi Snoopy, in cinese, esclama:
“Che perdente.”
“Shi de,” annuisce Power Ranger rosa prima di tornare al suo Nokia Lumia 800, che probabilmente contiene i piani segreti per salvare il mondo.
Anch’io sarò presto costretto a lasciare il bar per recarmi all’Ho Chi Minh City Airport, ma questa è un’altra storia.
La mia opinione
Siccome non lo conosco posso sbagliarmi, ma Danny mi ha proprio dato l’impressione di appartenere al club dei signorini che arrivano in Asia convinti che le donne asiatiche siano facili, anche se non hanno nessuna idea di come conquistare una donna in Occidente (e a giudicare dalle sue mosse Danny non saprebbe da dove iniziare).
Questi ragazzoni pensano che le ventenni asiatiche perdoneranno la loro mancanza di autostima e i loro cinquant’anni e passa per il semplice fatto che hanno la pelle bianca e, magari, per una vaga e distante promessa di vita migliore.
E’ vero, si vedono tante copie di giovani asiatiche a braccetto con Occidentali orrendi, specialmente in paesi poveri come il Vietnam.
La realtà è che solo le ragazze più disperate sono disposte ad accettare questa situazione. Ma per i soldi, mica per l’onore di avere un fidanzato occidentale grasso, pelato e perennemente ubriaco.
Poi certo, se hai il fascino di Marlon Brandon puoi avere tutte le donne che vuoi, anche a settant’anni ; )
Photo Credits: Photos by Sapore di Cina
andre dice
Davvero divertente. La descrizione di Danny e delle signorine cinesi..
Furio dice
hehe questa è una storia che risale alla scorsa estate.
Grazie per la visita ; )
Joe dice
ciao sono sempre io XD sono a guangzhou al momento, in attesa di andare a shanghai, ma ho un bel problemone e non credevo fosse cosi grave XD non riesco ad entrare su youtube, twitter e facebook :S credevo che valesse solo per facebook questa storia, e credevo fosse risolvibile con il semplice utilizzo di hotspotshield, ma vedo che tutti i VPN sono bloccati !!! Per favore spiegami come posso risolvere la situazione!!
luca dice
Ciao, sono anch’io a GZ. Io uso questo e funziona bene http://www.identitycloaker.com/
Ovviamente si paga (ma c’è una versione di prova).
Furio dice
Ciao Joe,
concordo con Luca. I servizi VPN che fuzionano sono a pagamento.
Personalmente utilizzo Witopia (https://www.jumpthewall.net/) che funziona abbastanza bene e persino dal cellulare. L’altra che ho provato, Gotrust, funzionava bene lo stesso.
Per darti un’idea dei prezzi, Witopia costa 50 euro all’anno.
Qualcuno parla bene di Freegate (che e’ gratuito) ma sono un po’ scettico perche’ tutti i servizi gratuiti che ho provato erano semplicemente versioni limitate (e lentissime) di un servizio a pagamento.