Prima di atterrare mi aspettavo che il Vietnam fosse simile alla Cina del sud ovest con meno inquinamento e più scooter. E avevo ragione!
No, scherzo. Tra Cina e Vietnam ci sono un bel po’ di differenze.
In quest’articolo descriverò dieci abitudini dei vietnamiti che mi hanno sorpreso (tieni presente che è la prima volta che visito il sud est asiatico).
Ma facciamo parlare le immagini!
Chi ha detto che hai bisogno di un’automobile per farti una famiglia?
In Vietnam le auto sono rare e i mezzi di trasporto pubblico inefficaci. Le persone hanno quindi imparato a ottimizzare lo spazio offerto dai loro scooter (vedi la foto sopra).
Hai veramente bisogno di un locale per iniziare un’attività?
Passeggiando per i vecchi quartieri di Hanoi è facile incappare in un “business di strada.” Questo signore ad esempio ha aperto una parrucchieria sul marciapiede ma nonostante tutto sembra preoccuparsi della privacy dei suoi clienti. Contraddittorio.
Equilibristi
I vietnamiti sono in grado di svolgere qualsiasi azione stando in equilibro sullo scooter. Leggere il giornale, consumare un piatto di noodles, dormire o osservare i turisti come il ragazzo nella foto sono solo alcune delle più comuni attività on-the-scooter. Amazing.
Come trasportare qualsiasi merce su uno scooter
Non solo ci fanno stare tutta la famiglia, i vietnamiti sono anche in grado di trasportare qualsiasi oggetto sul loro scooter. L’unico problema di questa performance funambolica è che per mantenere le merci in equilibrio non possono fermarsi. In effetti non possono nemmeno frenare…
Lo squatting estremo
Sei hai viaggiato in Asia avrai già notato quanto gli asiatici amino accovacciarsi (squatting). Ma i vietnamiti sembrano prendere lo “squat affair” molto più seriamente dei cinesi.
Ad esempio nella foto in alto sia le fruttivendole che le clienti sono in grado di completare un complicato scambio commerciale (per la frutta bisogna mercanteggiare!) senza mai abbondare la posizione da accovacciate.
Gli scooter sono pericolosi
Soprattutto a Saigon e Hanoi, assistere a un incidente stradale è abbastanza comune. Visto che gli autisti vietnamiti non frenano mai la cosa non mi sorprende.
Si tratta di un fatto di praticità. Se frenassero perderebbero inerzia e le (spesso pesanti) merci che trasportano collasserebbero trascinando lo scooter sull’asfalto.
E allora invece di frenare i vietnamiti preferiscono evitare gli ostacoli mantenendo la stessa velocità o, se pensano possa aiutare, accelerando.
Ovviamente la strategia ha spesso conseguenze catastrofiche (vedi la foto in alto, scattata al centro di Hanoi).
C’est la France!
Una volta sbattuti fuori dal Vietnam, i francesi non hanno lasciato molta ricchezza. In compenso la tradizione per il caffè e le baguette si è conservata!
E se non hai uno scooter?
In Vietnam il mezzo di trasporto più comune dopo lo scooter è una sorta di bilancia che si tiene in equilibrio su una spalla. In Cina utilizzano uno strumento simile per la frutta ma non avevo mai visto nessuno trasportarci materiali edili.
Vuoi comprare le mie calze?
In Vietman chiunque tenterà di venderti qualcosa. Il motivo principale di questo fenomeno (come per i mezzi di trasporto non convenzionali) è la condizione di estrema povertà in cui si trova il paese.
Così cerco di non prendermela troppo se ogni ragazzo che incontro per la strada tenta di vendermi frutta/romanzi-fotocopiati(?!)/falsi-occhiali-da-sole-D&G/un-passaggio-in-scooter/whatever.
Devo però dire che i commercianti vietnamiti non mancano d’inventiva (specialmente nelle zone più turistiche come Halong Bay, Hoi An o Nha Trang). Per esempio la ragazza nella foto ha tentato di vendermi un paio di calze al mercato del pesce. La tattica usata? Indicarmi le sue calze sporche!
Questa non la capisco
In Vietnam incrociare un adulto che va in scooter con un bambino è abbastanza comune. Il problema è che mentre l’adulto spesso indossa il casco, i bambini al massimo vanno in moto protetti da un cappello da baseball.
Weird.
Photo Credits: Photos by Sapore di Cina
marta dice
Io non sono mai stata in Tibet, questa cosa degli adulti protetti e i bambini no, però, l’avevo notata (e non capita) a Napoli..
Furio dice
A Napoli non sono mai stato : p
Tra 20 minuti ti invio le domande ; )