Quale corso di cinese dovresti scegliere?
Le opzioni non mancano. Io ho iniziato con Rocket Chinese e adesso sto continuando con ChinesePod.
Personalmente preferisco investire un po’ di soldi in uno o più corsi in modo da sentirmi colpevole se poi non studio. Ma oggigiorno puoi scaricare tutto il materiale di cui hai bisogno senza spendere un euro: 33 risorse gratuite per imparare il cinese online.
Supponiamo che abbia comprato o scaricato un corso di cinese. Come dovrei utilizzarlo?
Dovrei aprire il libro e ripetere frasi senza senso quasi fossi C-3PO con la speranza di ricordarmi quello che sto leggendo? O dovrei fermarmi a riflettere e capire se posso fare qualcosa di meglio?
Combattere la noia
“Quando ti trovi dalla parte della maggioranza significa che è arrivato il momento di cambiare aria,” Mark Twain
Chiunque abbia tentato d’imparare il cinese sa che il difficile non è impadronirsi delle regole grammaticali o di pronuncia. No, il problema è memorizzare i caratteri, le parole (che contrariamente a quello che si pensa sono spesso formate da più caratteri) e le rispettive pronunce.
Il mandarino ha la grammatica più semplice che abbia mai visto – e sono già inciampato nella grammatica di un bel po’ di lingue – e possiede molti meno fonemi di qualsiasi lingua occidentale.
Nonostante ciò tenderai a dimenticare le parole cinesi con la stessa velocità con cui sei grado di seccare uno shot di Tequila al pub sotto casa.
E’ una questione di fisica. La nostra memoria “assorbe” solo le informazioni che è in grado di connettere con qualcosa che ha già incontrato in passato. E il cinese è lontano anni luce da qualsiasi altra lingua ti sia capitato di ascoltare in Occidente.
Ecco una frase a caso presa dal mio corso:
“Sto comprando una bottiglia di profumo da regalarti.”
In cinese suona più o meno così:
“uo xian mai ipin xiansciuei son geini.”
La frase non offre nessun appiglio. Ecco perché se provassi a ricordarti una roba del genere con il solo metodo che ci insegnano a scuola (?!) probabilmente falliresti.
Il problema è che a scuola sono dei maestri a spiegarci COSA studiare, ma nessun insegnante o professore si è mai degnato di spiegarci COME studiare. E quindi la maggior parte degli studenti va avanti con il metodo “forza brutta,” cioè leggere e ripetere ad nauseam.
Di quali strumenti ho bisogno?
“Non ho mai lasciato che la scuola interferisse con la mia educazione,” Mark Twain.
Indipendentemente dal corso di cinese che si è scelto, si ha bisogno solo di tre strumenti per imparare il cinese in maniera efficiente. E sono tutti gratuiti:
- Motivazione. Studiare cinese è un processo tedioso e, a meno che non si abbia un modo per preservare la motivazione, ci si arrende presto. Come si resta motivati? Il modo migliore che ho trovato è quello di compromettermi pubblicamente, misurare i risultati e, soprattutto, evitare la noia.
- Un po’ di pratica con la mnemotecnica di base, che equivale ad allenare la nostra immaginazione come descritto su quest’articolo: Memorizzare i caratteri cinesi in un contesto.
- Un buon mazzo di flashcard e una pianificazione astuta per ripassarle. Ci sono diversi programmi (SRS) che calcolano l’ordine ottimale con cui ripassare e ogni giorno ti fanno trovare pronte solo le flashcard che devi rivedere entro 24 ore. Io raccomando Anki (leggi qua per capire come funziona uin SRS).
Come connettere tutti questi “strumenti” in modo da ottenere il massimo dal mio corso di cinese
Ecco la mia strategia.
1) Ascolta i dialoghi mentre sei occupato con qualcos’altro
Mi ero abituato a ascoltare i dialoghi la mattina mentre andavo in ufficio. Adesso che non ho più un ufficio gli ascolto mentre sono in treno, al mercato o comunque mentre sto facendo qualcosa che non richiede la mia completa attenzione. Il problema è che mi annoierei a morte se ascoltassi i dialoghi fissando lo schermo del mio portatile.
Se pensi ti possa aiutare potresti ascoltarli mentre guardi un porno giapponese. L’importante è non annoiarsi.
A parte ascoltare il tuo corso/podcast/video Youtube, io raccomando di guardare quanti più film cinesi ti sia possibile.
Un po’ di pratica nell’ascolto è necessaria perché se non sei in grado di capire quello che ti dice la gente non sei neanche in grado di sostenere una conversazione decente e non migliorerai mai.
Però non si può neppure pretendere d’imparare una lingua solo con lo studio passivo. Per imparare il mandarino prima che nascano i tuoi nipoti devi dedicare un po’ di tempo allo studio ogni giorno. Il cinese non è lo spagnolo. Non si impara per osmosi.
Questa è la fase dove s’incagliano per sempre tanti studenti coraggiosi. Aprono il libro e iniziano a leggere e “ripassare” senza una strategia precisa, spesso ricominciando ogni giorno dall’inizio del libro.
Magari hanno persino iniziato a costruire un mazzo di flashcard, però non hanno ben chiaro in che ordine studiare le carte cosicché tentano di rivederle tutte ogni pomeriggio (questa era la mia tattica). Processo fattibile nei primi due mesi ma che diventa impossibile con l’aumentare delle carte (e infatti al terzo mese abbandonai con tanti saluti ai nuovi caratteri…). Solo gli studenti più motivati e fuori di testa sono in grado di sopravvivere a questa tortura (io non ci riuscì).
La maggioranza si arrende entro pochi mesi. Questa non è mera teoria, bensì quello che è capitato a buona parte dei miei compagni di corso nel 2010, quando anch’io ho miseramente fallito con il cinese.
Ecco come evitare di perdere ore a ripassare quello che si sa già o, peggio, a studiare materiale del tutto inutile.
2) Costruire un mazzo personalizzato di flashcard
Costruire un mazzo personalizzato di flashcard è importante per tre ragioni:
- Preparare le flashcard, cioè scrivere le frasi che ci piacerebbe ricordare, è il modo migliore per fissare nuove informazioni. Non voglio annoiarti con dettagli neurologici, però questo è la maniera in cui funziona la nostra memoria.
- Studiare tramite le flashcard ci permette di selezionare le informazioni che vogliamo imparare tagliando quelle inutili (e buona parte di quello che s’incontra in qualsiasi libro di testo è da considerarsi inutile o comunque non adatto al nostro caso specifico).
- E’ possibile studiare le flashcard con una pianificazione astuta (SRS) che riduce drasticamente il tempo giornaliero da dedicare al ripasso senza diminuire la qualità del nostro studio. Se non hai mai sentito parlare di SRS trovi tutte le informazioni di cui hai bisogno per iniziare su quest’articolo: Anki: una scorciatoia per imparare il cinese.
Interfaccia Anki mentre si aggiunge una nuova flashcard.
Il primo giorno dovrai passare mezz’ora a installare Anki (lo puoi scaricare gratuitamente qui), creare un nuovo mazzo di flashcard e imparare a aggiungere nuove carte al mazzo. Il processo è estremamente intuitivo, basta cliccare sul “più” verde (vedi menu principale nella figura sopra) per far apparire una nuova flashcard. A questo punto si può inserire la domanda (cioè i caratteri cinesi corrispondenti alla frase che si vuole imparare) sul lato anteriore della flashcard e la risposta (cioè la pronuncia e la traduzione della frase) sul lato posteriore.
Una volta pronti possiamo rileggere la trascrizione dei dialoghi che abbiamo ascoltato oggi, selezionare le frasi che vogliamo ricordare e preparare una flashcard per ognuna di esse.
E’ importante evitare di cadere nella tentazione di considerare tutte le frasi del nostro corso come “importanti.” L’idea è di trasformare in flashcard solo le frasi che contengono una struttura grammaticale o una parola che pensiamo di utilizzare quanto prima.
Ricorda che lo scopo principale del metodo che sto illustrando è quello di creare un mazzo di flashcard interessante in modo da evitare l’ostacolo principale all’apprendimento del cinese, la noia.
La sola eccezione è rappresentata da quelli studenti che stanno studiando mandarino a scuola e devono quindi assoggettarsi ai voleri di professori e programmi di studio a volte insensati. Se sei in questa situazione ti consiglio comunque di creare un mazzo di flashcard che contenga un mix di materiale che sei costretto a studiare per il tuo esame e di frasi a cui sei realmente interessato.
Se non ti è chiaro perché quando mi riferisco a una flashcard non parlo mai di singolo carattere (le flashcard “classiche” di solito sono così) bensì di singola frase, leggi Memorizzare i caratteri cinesi in un contesto.
3) Espandere il nostro mondo al di là del corso
Diciamo che stiamo leggendo il nostro libro di testo preferito e troviamo una parola cinese che c’interesserebbe ricordare. Il problema è che si trova nel bel mezzo di una frase che non ha alcun senso per noi (vuoi perché la struttura è troppo complicata o perché blatera d’invadere il mondo in ciabatte e al momento siamo interessati alla parola “ciabatte” molto più che al verbo “invadere”). Dovremmo comunque aggiungere la frase al nostro mazzo?
Io dico di no. Se iniziamo a inserire frasi a caso finisce che tra due mesi odiamo anche il nostro mazzo. Per inserire la parola “ciabatte” possiamo sempre cercarla su Nciku.com (un dizionario Cinese – Inglese che fornisce una serie di esempi per ogni parola) e scegliere una frase che contenga la parola e, nel contempo, pensiamo di utilizzare quanto prima. Ecco, quest’ultima frase è una buona candidata per il nostro mazzo.
Un altro modo per costruire flashcard interessanti senza ricorrere ai dialoghi del nostro corso è quello di prestare attenzione ai risultati che vorremmo ottenere durante la nostra routine quotidiana ma ci sono preclusi dalla lingua. Questo metodo ha senso solo se abiti in Cina. Ecco un esempio.
Quando ordino un’insalata verde in Cina me la portano spesso coperta di una salsa disgustosa che mi fa passare la voglia di provare a mangiare in maniera sana. Ho sempre tentato di spiegare ai camerieri che voglio l’insalata senza salsa ma, visto il mio cinese ancora primitivo, la discussione risulta sempre in un nulla di fatto.
Poi un giorno però mi è capitato di mangiare in un ristorante giapponese con Fulan, un’amica italiana che parla un cinese molto più raffinato del mio, e le ho chiesto come tradurre in cinese la frase:
“Vorrei l’insalata senza salsa.”
Lei mi ha spiegato che la maniera più efficace per essere capiti in questa situazione è quello di chiedere:
“把酱分开放吧,”
che si può tradurre più o meno con “Potrebbe mettere la salsa in un piatto separato?”
La frase ha una struttura abbastanza difficile e l’avrei certamente dimenticata se non l’avessi salvata tra i memo del mio telefono e, una volta arrivato a casa, non avessi creato una flashcard da aggiungere al mio mazzo Anki.
Il risultato è che oggi posso finalmente ordinare un’insalata senza salsa, che magari a te sembra poca cosa ma che per me rappresenta un sostanziale miglioramento della qualità di vita ; )
4) Ripassare le tue flashcard
Non stupirti se appena inizierai a creare le tue flashcard e a rivederle secondo lo scheduling proposto da Anki (o da qualsiasi SRS tu stia utilizzando) noterai un drastico miglioramento nella tua capacità d’imparare e ricordare nuovi vocaboli e strutture grammaticali.
La fase di ripasso è forse la più difficile da rispettare perché va seguita in maniera regolare. Però è anche la più importate quindi ti consiglio di leggere Anki: una scorciatoia per imparare il cinese se c’è qualcosa che non ti è chiaro (è lo stesso link di prima).
5) Time to speak up!
Seguendo questo processo si riesce a ridurre al minimo il tempo passato a studiare informazioni che sappiamo già o, peggio, che non useremo mai. Ci si può così concentrare sulle frasi che ci piacerebbe poter utilizzare durante la nostra routine quotidiana.
Quindi non abbiamo più scuse, è tempo di uscire e praticare il nostro cinese!
Qual’è il tuo strumento preferito per imparare una lingua straniera?
Photo Credits: Homework by Simon Shek
Enrico dice
Ciao.
Complimenti per il blog.
Scrivi in modo chiaro e fluido raccontando la tua esperienza in un modo interessante.
Mi sembri anche una Persona seria e capace, con una ottima esperienza nello studio delle lingue, cercherò quindi di seguire i tuoi consigli per imparare il Cinese.
Visti i miei scarsi risultati nonostante le circostanze favorevoli (praticamente vivo sempre in Cina e ho una Compagna Cinese) sono costretto a trovare altre vie.
Ho solo (x ora) un paio di dubbi:
1) pensi sia meglio iniziare lo studio partendo dal pinyin e lasciando per un secondo momento i caratteri Cinesi o è meglio studiare tutto simultanemante?
2) hai suggerimenti su un corso software (in Italiano) da abbinare ad Anki?
Grazie.
Ciao.
Enrico
Furio dice
Ciao Enrico, grazie per il commento.
Io credo che i caratteri siano una parte integrante del cinese e che vadano introdotti dal primo giorno. E poi li puoi spesso utilizzare per ricordarti la pronuncia e il significato delle parole (il pinyin è un sistema di suoni che per noi italiani ha poco senso e non offre nessun appiglio…)
Per quanto riguarda i corsi di cinese, io ho usato Rocket Chinese (per principianti) e adesso sto utilizzando Chinese Pod, ma nessuno dei due è in italiano.
So che la De Agostini fa un corso ma non l’ho mai visto : )
furio
fily1212 dice
Ciao!
Il mio problema è che vivo in italia S:
Ho fatto due mesi di corso qui a Torino, dove abbiamo scritto un po’ di caratteri un centinaio di volte… e penso di averne già dimenticati il 90%…
Ho la fortuna forse di vivere in una famiglia cinese, ma parliamo solo italiano e ogni tanto dialetto cinese… e so un po’ di dialetto cinese che non si avvicina per nulla al mandarino…
furio dice
Sì, come ho detto nel penultimo articolo se abiti in Italia è più difficile. Però puoi sempre pensare di andare a studiare un anno in Cina. Oggigiorno ci sono un sacco di opportunità (borse di studio, stages in azienda etc)
Furio