Sono stato per la prima volta in Cina nel 2011; ricordo che viaggiavo con il mio migliore amico e lui, patito di caffè, non ha potuto resistere ed è finito per pagare più di 40 Yuan per un caffè nero in un hotel cinese.
Un anno dopo, nel 2012, sono ritornato in Cina per imparare la lingua. Così sono arrivato a Yantai (provincia di Shandong), una piccola città costiera con una grande influenza dalla Corea del Sud e dal Giappone (se ti capita di andare a Yantai, le cose migliori da provare sono il cibo coreano e giapponese). A Yantai ho cominciato a vedere come iniziavano ad aprire piccole caffetterie specializzate, alcune con tutti i tipi di caffè autentici, e come i clienti cinesi iniziavano lentamente a degustare questa bevanda.
Dal 2013 le caffetterie di questo tipo hanno cominciato ad aumentare in città, l’offerta è aumentata seguendo il precetto cinese dell’arte della guerra… hmm, no, non è quello della guerra, è quello dell’imitazione.
Quando molti videro che quelle piccole caffetterie stavano generando buoni profitti e lo stile di vita dei loro proprietari usciva dai cupi orari di ufficio, pensarono subito di intraprendere la stessa attività. Ebbene, in questo modo è aumentata l’offerta, cosa che ha generato la diminuzione dei prezzi (auguri al consumatore); tuttavia purtroppo l’affitto dei locali in Cina non si è abbassato insieme all’offerta, è aumentato al contrario, e di più se il proprietario dei locali si accorge che la tua attività sta andando bene.
Nel 2015 mi sono trasferito a Chengdu (provincia di Sichuan), questa volta non ero solo, con me c’era la mia compagna di battaglia, che era in realtà quella che voleva aprire la caffetteria. Paradossalmente è stata lei la persona che mi ha portato nel mondo del caffè. Ed è stato così che lei, di Xiang Yang (provincia di Hubei) e io, di Bogotá (provincia di Macondo), abbiamo aperto una caffetteria più di un anno fa a Chengdu.
Chengdu è una città all’interno della Cina, un po’ più lenta rispetto alle città costiere e quindi la cultura del caffè non ha ancora preso piede. Il mercato in questa parte della Cina è ancora in crescita. Tuttavia, la domanda è se continuerà a crescere, cosa a cui non oso rispondere per ora.
Come aprire una piccola caffetteria in Cina
Ci sono due modi per aprire una caffetteria in Cina: farlo da soli o trovare un intermediario. La prima opzione è la più economica, ma ti toccherà provare la burocrazia cinese e la velocità dei suoi dipendenti.
Anche se la caffetteria è intestata a mia moglie, ovviamente cinese, il che rende tutto più facile, lei ha scelto la seconda opzione. Così ci siamo rivolti a un amico cinese che aveva un altro amico che conosceva a sua volta un intermediario per questo tipo di processi. Nonostante abbiamo pagato molto di più, questo ci ha fatto risparmiare tempo e mal di testa (dicono che il tempo è denaro, e conoscere le persone giuste molto di più).
In realtà a Chengdu ci sono aziende specializzate in questo tipo di processi; se hai vissuto in questa città, e hai preso la metropolitana, ti sarà familiare il suono Ding Gua Gua, una delle aziende che fa più pubblicità in città per questo tipo di procedure.
C’è un terzo modo (molto comune a Chengdu) ed è il “periodo di prova”. Semplicemente consiste in aprire la caffetteria e dimenticarti della licenza commerciale e d’igiene. Apri solo per “provare” l’attività. Con questo metodo lavorano per anni piccoli ristoranti che vendono i piatti più selvaggi della cucina del Sichuan.
La faccina felice significa che rispetti bene le norme di igiene e i requisiti del governo locale, chiaramente la faccina è ancor più felice se le tue buste rosse sono anche più sostanziose
Costi per aprire una caffetteria in Cina
Aprire l’attività da solo ti richiederà solo tempo e pazienza, il costo non è elevato, circa 3.000 Yuan (escluse le buste rosse). Questa procedura non garantisce di ottenere le certificazioni necessarie, in quanto devi passare da due ispezioni: igiene degli utensili e dei mobili del locale.
Servirsi di un intermediario è più costoso ovviamente, ma ti consente di risparmiare tempo, mal di testa e non devi preoccuparti di capire come funziona la cosa della busta rossa. L’intermediario potrebbe chiederti tra 8.000 e 9.000 Yuan, naturalmente se siete amici ti chiederà sicuramente 7.999 Yuan. Tuttavia, con questo metodo all’80% otterrai tutte le certificazioni necessarie.
Affitto del locale
A Chengdu si paga per metro quadrato, cioè non stupirti se ti dicono che l’affitto è di 140 Yuan. Quindi un locale di 50 metri quadrati (che è piccolo per Chengdu) può costare 7.000 Yuan al mese, e di solito si paga per l’intero anno.
I prezzi dei locali fuori dalle aree commerciali oscillano tra i 140 e i 250 Yuan, mentre nelle aree commerciali possono raggiungere 450 Yuan al metro quadrato.
Ristrutturazione
All’interno del tuo locale puoi fare quello che vuoi. E prima che lo inizi a pensare, dal nulla, ti chiamano centinaia di imprese di ristrutturazione per offrirti il miglior design moderno per il tuo locale. Non te le consiglio, tutte ti offrono il meglio del meglio, incluso il loro progetto, ma in realtà i materiali che usano non sono i migliori e dopo un anno la tua insegna può cadere a pezzi o le pareti possono iniziare a perdere colore.
Come sempre in Cina, è meglio trovare un amico di un amico che a sua volta ti presenti al maestro responsabile di sviluppare le tue idee, al miglior prezzo e con i migliori materiali.
Conviene aprire una caffetteria in Cina?
Per guadagnarti lo stipendio e imparare conviene. Puoi relazionarti più da vicino con i cinesi e conoscere i loro gusti. Nonostante ciò, non voglio dirti bugie, a volte l’attività non va benissimo.
Questo è dovuto a molti fattori, tra cui ovviamente il fatto che i cinesi culturalmente non hanno una tradizione del caffè.
Cose da considerare
Per quanto riguarda i prezzi dei diversi tipi di caffè, devi considerare che stai competendo con i grandi marchi. Puoi posizionarti sopra di loro, ma per iniziare io non lo consiglierei; proponi un prezzo di circa 5 o 6 Yuan inferiore e presenta lentamente nuovi sapori e nuovi tipi di caffè ai consumatori.
Se vendi dolci, non ti consiglio di aggiungergli molto zucchero. Se consideri che la maggior parte dei tuoi clienti saranno donne che hanno a cuore la loro linea, ti chiederanno, ad esempio, una cheesecake con poco zucchero e, se possibile, senza latte.
Per la tua apertura puoi fare molta pubblicità e magari viene un sacco di gente, di più se fai sconti speciali. Tuttavia, sono arrivato alla conclusione che il tipo di cliente di qui si presenta come quando eravamo bambini e avevamo un nuovo giocattolo: ci giocavamo ogni giorno, fino a quando il mese dopo non diventava un giocattolo vecchio e già ci giocavamo sporadicamente . Quindi devi prepararti a ricevere nei primi giorni moltissime persone, perché sei una novità, ma passando i giorni diminuiranno. Solo i veri clienti ti seguiranno e compreranno il tuo prodotto.
Infine, non ti stupire se…
- Arrivano in tanti al giorno a chiederti: oltre al caffè, avete tè? Chengdu è il paradiso dei negozi di tè. Qui ti danno una caraffa d’acqua calda, più un bicchiere del tè che scegli a prezzi che vanno dai 20 Yuan a salire (in alcuni posti da 12 Yuan a salire). Così la gente sta seduta tutto il giorno nello stesso locale, ma prende solo quattro tè diversi e usa tutto il giorno lo spazio e il bagno tra le altre cose.
- Ci sono persone che trasformano la tua caffetteria nel loro studio privato: ti chiedono il prodotto più economico del menú e stanno seduti tutto il giorno, alcune volte devi dirgli gentilmente che il locale sta per chiudere. La cosa singolare di questi clienti è che, finita la loro bevanda più economica, ordinano ininterrottamente acqua, a volte calda, a volte con ghiaccio.
- La tua caffetteria diventa un museo: le sole persone che entrano sono personaggi che ti dicono che vogliono solo dare un’occhiata, fare qualche foto, sorridono, ti chiedono la storia della tua vita, non consumano niente e dicono, ciao bello.
- Entrano baristi professionisti e ti chiedono se hai caffè Blue Mountain o se il tuo espresso è di buona qualità; dal nulla (di fronte alla macchina del caffè espresso) ti diranno “ma non vedo la macchina per l’espresso”. Allora il tuo “barista” è disarmato e non puoi far altro che dirgli che ce l’ha di fronte, in quel momento, e se ne va senza consumare.
- Arriva uno straniero solitario e comincia a chiacchierare per tutto il giorno, fino a quando non hai nient’altro di cui parlare e ti trovi in quella situazione imbarazzante per cui non sai se fare qualcos’altro o pregare perché arrivino 10 clienti insieme e la conversazione finisca naturalmente.
- La tua caffetteria mostra diversi cartelli che proibiscono di fumare e ti ritrovi un cliente in un angolo che si accende una sigaretta.
Ci sono tantissime storie che possono sorprenderti quando apri una caffetteria, dunque datti da fare e lanciati a fare qualcosa di nuovo!
Photo Credits: Photos by Omar Montenegro
Ludovico dice
Io avrei una domanda:
Come fai a lavorarci lì dentro se la caffetteria è intestata a tua moglie cinese?
Cioè dico, essendo l’attività di tua moglie tu non puoi godere di un visto da investitore e al tempo stesso col visto matrimoniale non è consentito lavorare in Cina… Inoltre dubito che per stare davanti alla macchinetta del caffè ti abbiano concesso un visto lavorativo (è un lavoro che potrebbe fare anche un cinese, non importa se hai avuto un’esperienza decennale in Italia nel campo della caffetteria… L’immigrazione lo respingerebbe a priori…).
Dunque volevo chiedere: quale stratagemma hai attuato? Te lo chiedo perchè l’avevo già pensata come cosa da fare qui ad Harbin, ma non riesco propio a trovare il modo di poter lavorarci legalmente al suo interno… Magari tu saprai illuminarmi :)
Ti ringrazio in anticipo per la risposta!
Furio dice
Ciao Ludovico,
rispondo io: Direi che con le nuove leggi sui visti, in effetti penso che dovresti aprire l’attività a nome tuo!