I piatti Thailandesi più famosi – Indice
La cucina Thailandese
Con i suoi delicati equilibri che si destreggiano tra il dolce, il salato, l’amaro, l’aspro e l’umami (che in Giapponese significa “saporito” ed è presente in cibi particolarmente ricchi di proteine, come la carne e il formaggio) e le sue bellissime presentazioni (basti pensare ai fiori di frangipane che guarniscono i dessert, o agli stupendi intagli di frutta) la cucina thailandese rappresenta una fusione di sapori e colori.
Nonostante la cucina Thailandese sia leggera e aromatica, la sua preparazione è abbastanza complessa, soprattutto a causa dell’equilibrio che ogni piatto richiede. Un esempio è l’insalata di papaya: una perfetta armonia tra sapori acidi, dolci e piccanti, ma anche tra la consistenza di alimenti come la papaya (morbida), i fagiolini (medio-morbidi) e le noccioline tostate (dure).
In passato la cucina Thailandese tradizionale era considerata salutare, poiché usava metodi di cottura che si basavano principalmente su cibi bolliti, grigliati o stufati. Al giorno d’oggi, con l’influenza cinese, i cibi “meno salutari” come quelli fritti hanno però preso il sopravvento.
La Cina non è stata l’unica nazione a modificare le abitudini alimentari del popolo Thailandese; anche India e Portogallo hanno giocato un ruolo importante. Il curry Thailandese ad esempio, è una versione modificata e adattata del tipico curry indiano, dove il burro chiarificato viene sostituito dall’olio di cocco. Il peperoncino piccante, oggi presente nella maggior parte dei piatti Thailandesi, è stato invece importato da monaci portoghesi.
Una particolarità che noterai durante il tuo viaggio in Thailandia, è che c’è la possibilità di mangiare sempre e ovunque.
La scelta dei luoghi dove assaggiare il cibo locale è veramente ampia; dai ristoranti “mobili” (tutt’altro che improvvisati!), i quali servono i più piatti tipici a prezzi stracciati, passando per i ristoranti tradizionali dove i costi sono leggermente più alti, ma avrai qualche confort in più (come per esempio l’aria condizionata), fino ai posti più costosi, magari su un grattacielo o sul fiume Chao Praya, dove è possibile vedere il calare del sole dietro il tempio Wat Arun.
Come già accennato, il popolo Thailandese ama mangiare, e lo fa in qualsiasi luogo a tutte le ore. Proprio per questo motivo la maggior parte del cibo da strada (il cosiddetto “street food”) non è solo già pronto, ma è anche preparato in modo tale da poterlo consumare ovunque e senza l’uso del coltello. Addirittura le bibite vengono vendute in sacchetti di plastica con cannuccia annessa.
I piatti che ho scelto di presentare in questo articolo sono quelli più conosciuti. Ognuno di loro ha diverse varianti, anche a seconda della regione dove vengono preparati. Nella parte nord-orientale del Paese, chiamata Isaan, per esempio, alla tipica insalata di papaya vengono aggiunte le melanzane, e alle volte anche il granchio fermentato.
Il cibo Thailandese si contraddistingue da quello occidentale sotto tantissimi aspetti, ad esempio la colazione e il modo di mangiare a tavola. Se in Europa mangiamo pane e marmellata o cereali con il latte, in Thailandia (e nel sud-est asiatico in generale) questo pasto contiene principalmente riso, accompagnato da carne, pesce o uova.
Uno dei piatti più gettonati per la colazione è il Khao Khai Chiao (in Thailandese: ข้าวไข่เจียวทรงเครื่อง), preparato con del riso bianco e una frittata. Il cibo inoltre, sia a casa sia al ristorante, viene posto al centro tavola, in modo tale che tutti possano averne una porzione. Anche questa è una caratteristica che deriva dalle usanze cinesi.
Insalata di Papaya
Un menù Thailandese equilibrato comprende sempre un’insalata come antipasto. Tra le insalate più famose del regno di Siam, troviamo la papaya salad (in Thailandese Som Tam). Nonostante sia conosciuto come un tipico piatto Thailandese, l’insalata di papaya deve le sue origini alla regione nord-orientale del Paese e al Laos occidentale.
La papaya salad, a differenza delle tipiche insalate occidentali, è un’insalata piccante. Il detto Thailandese “mai pet, mai roi” (se non è piccante non è buono) non è mai stato più azzeccato come quando si parla di insalata di papaya.
Se non ti piace il piccante o se non puoi mangiarlo, nei ristoranti e dai venditori ambulanti è possibile chiedere di mettere pochi peperoncini oppure di ometterli, in modo tale da avere un’insalata meno piccante. Tuttavia la tua papaya salad avrà un gusto meno bilanciato e quindi meno gustoso.
Gli ingredienti principali classici sono i seguenti: papaya verde e carote tagliate alla julienne, fagiolini lunghi verdi crudi, pomodori piccoli, peperoncini piccanti e noccioline tostate. Per quanto riguarda la salsa, viene principalmente usata quella di pesce, anche se molti ristoranti offrono anche la variante di soia. Vengono inoltre aggiunti zucchero di palma, aglio e lime.
Per la preparazione della Som Tam serve un mortaio, in modo tale da schiacciare aglio, peperoncini, papaya e carote per qualche minuto. Quando la papaya diventa morbida, si possono aggiungere i fagiolini e i pomodori, seguiti dalla salsa di pesce, lo zucchero e il lime. Il tocco finale viene dato dalle noccioline tostate, le quali vengono aggiunte piatto finale senza passare per il mortaio.
Essendo un piatto tipico Thailandese, si trova praticamente nei menù di tutti i ristoranti e venditori ambulanti. La Som Tam esiste in tantissime versioni: con i gamberetti essiccati, con le olive, con le melanzane, con le uova sode, con i frutti di mare o con il granchio.
I migliori luoghi dove mangiare la Som Tam a Bangkok sono situati attorno all’area di Victory Monument. Al tramonto, sulla via Rangnam, i ristoranti aprono le loro serrande e i venditori ambulanti dispongono tavoli e sedie sui marciapiedi. Se percorri l’intera via a piedi, avrai l’imbarazzo della scelta. I prezzi partono dai 30 THB.
La papaya salad è un piatto che possono mangiare anche coloro che seguono una dieta vegetariana; è però importante precisare al cuoco di non usare la salsa di pesce, che i Thailandesi mettono ovunque, e di optare per la salsa di soia o di funghi. La salsa di pesce viene preparata pressando pesci crudi essiccati come acciughe, frutti di mare o seppie.
Tom Yum Soup
Il popolo Thailandese considera le zuppe come parte integrante di un menù equilibrato. La zuppa più famosa è la Yom Tum. Può essere preparata con pollo, maiale, oppure con i gamberetti.
Il suo sapore particolare è dato dalla combinazione di succo di lime e peperoncino. L’origine di questo piatto risale all’antico regno di Siam, tra fine ‘700 e inizio ‘900.
Preparare la Tom Yum è abbastanza semplice: si inizia facendo bollire il brodo e con delle erbe essenziali come la galanga, la citronella, le foglie di kaffir lime e le radici di coriandolo.
A questo punto, a seconda di come ti piace la zuppa, puoi aggiungere funghi, pesce o carne, salsa di pesce, zucchero e pasta di peperoncino. A fine cottura aggiungere il succo di lime e il coriandolo.
La pasta di peperoncino è molto usata per cucinare zuppe come la Tom Yum e la Tom Kha. Per preparare questa pasta vengono usati due cucchiaini di carote tagliate pezzettini, due cucchiai di aglio e due di cipolle bianche. Vengono inoltre aggiunti il succo di lime, il tamarindo, due cucchiai di zucchero scuro, dell’olio, della soia e ovviamente due peperoncini piccanti.
Così come l’insalata di papaya, anche la Tom Yum Soup è estremamente comune, sia a Bangkok che nel resto della Thailandia.
Pad Thai
Il Pad Thai è forse la specialità Thailandese più famosa al mondo. Nato poco più di 70 anni fa, il Pad Thai è stato un piatto inventato ad hoc durante un concorso culinario organizzato dal re. Lo scopo della competizione era quello di inventare un piatto che potesse rappresentare la Thailandia all’estero.
Il Pad Thai, assieme alla papaya salad, è uno dei piatti più facili da trovare nei ristoranti. A differenza dell’insalata di papaya però, non ha molte varianti; viene infatti cucinato pressoché nella stessa maniera in tutto il Paese.
Gli ingredienti principali sono gli spaghetti piatti di riso (stile fettuccine, per intenderci), uova, noccioline, verdure, pesce o carne, aglio, peperoncino, zucchero di palma, lime, e salsa di pesce. Nella versione vegetariana viene aggiunto del tofu.
Il Pad Thai si può cucinare sia in un wok, sia in una padella piatta antiaderente. La prima cosa da fare è mettere a mollo i noodles di riso, in modo tale da ammorbidirli e renderne più facile la cottura. Nel frattempo si scalda l’olio a temperatura media e si fa soffriggere la cipolla, i gamberetti e il tofu. A questo punto vengono aggiunti anche i noodles, la salsa di pesce, lo zucchero e un po’ d’acqua.
I noodles devono cuocere per 2-3 minuti, fino a che non sono più “appiccicosi”. Dopo di che si sposta il tutto su un lato della padella, mentre nell’altro lato si fanno cuocere le uova, mescolandole poi con tutto il resto. Alla fine viene aggiunta l’erba cipollina e i germogli di soia. Il piatto viene servito con un quarto di lime, le noccioline schiacciate in precedenza con il mortaio, e il peperoncino in polvere.
Il ristorante più famoso a Bangkok dove mangiare il Pad Thai si chiama Thip Samai. Questo locale si trova vicino alla Montagna d’Oro, un tempio buddista situato vicino alla famosa via dei backpackers, Khao San Road.
Considerato come il miglior ristorante di Bangkok in tema Pad Thai, ogni sera davanti al Thip Samai troverai una lunghissima coda di persone che aspetta un tavolo. Solitamente il tempo di attesa è di 20-30 minuti.
Il Pad Thai al Thip Samai viene servito in 3 versioni: con carne, pesce, oppure vegetariano. La sua particolarità sta nel fatto che tutti gli ingredienti, noodles compresi, vengono serviti all’interno di un’omelette di spessore ridottissimo.
Anche la preparazione in sé è uno spettacolo: i cuochi preparano il Pad Thai sul momento, dedicando più o meno poco più di un minuto a piatto, e eseguendo acrobazie ammirate da turisti e locali.
Pad Kra Pao Moo Sap
Fra tutti i piatti accompagnati dal riso bianco, il Pad Kra Pao Moo Sap è uno dei preferiti dei Thailandesi. L’ingrediente che lo contraddistingue da tutti gli altri piatti è il tulsi (detto anche basilico sacro), una pianta originaria dell’India.
Grazie alla sua semplicità, anche il Pad Kra Pao Moo Sap si può trovare più o meno dappertutto, sia nei ristoranti sia come cibo da strada. Prima di tutto viene fatto friggere un uovo in olio bollente; è importante che l’uovo venga aggiunto dopo che l’olio sta già bollendo, in modo tale che non si sfaldi.
Dopo di che si prepara un soffritto con aglio e peperoncino, precedentemente passati nel mortaio. Quando il soffritto è pronto si cuoce il pollo o il maiale sminuzzato, aggiungendo il tulsi e la salsa di pesce.
Il piatto viene servito con un contorno di riso bianco e l’uovo fritto appoggiato sopra.
Un ristorante dove mangiare una versione un po’ particolare dell Pad Kra Pao Moo Sap è il Soul Food Mahanakorn, a Thonglor. Viene infatti utilizzata carne di agnello austrliano, anziché la carne di pollo o di maiale.
Curry in diverse versioni
Non puoi dire di essere stato in Thailandia se non hai mai provato una delle tantissime versioni di curry. Le sue origini risalgono all’era coloniale in India, dove viene usato per indicare piatti conditi con un mix di spezie.
A differenza dell’India, dove per preparare il curry vengono macinati ingredienti secchi, in Thailandia il curry è servito sotto forma di pasta, ottenuta grazie all’utilizzo di ingredienti freschi come peperoncino, cipolla, zenzero, citronella, coriandolo, latte di cocco, pasta di gamberetti, cipollotti, lime, galang e pepe verde.
Se visiti i mercati come il Jatujak, oppure se fai la spesa nei supermercati locali, vedrai coloratissime varietà di paste di curry già pronte all’uso. I curry più famosi sono il verde, giallo e rosso; quello verde è il più piccante.
Il curry verde viene principalmente usato per cucinare le zuppe, come la piccantissima minestra Green Thai Curry, servita con carne di pollo. La versione rossa viene preparata con una base di pasta di gamberetti e peperoncini rossi. Si usa molto nella preparazione di piatti come la zuppa Massaman. Il curry giallo viene preparato con la base del curry rosso, al quale viene poi aggiunto il curcuma.
Un’altra tipologia di curry molto usata come salsa è quella fatta con le arachidi, chiamata Penang. Nata originariamente in Malesia, questa pasta ha un colore tendente al marrone e si abbina molto bene con carne e verdure. Il suo gusto è dolciastro ma speziato.
Dolci e frutta
Uno dei dessert più famosi è il Mango sticky rice, un piatto preparato con riso e mango. La ricetta (per due persone) è semplice e veloce: fare bollire 150 ml di latte di cocco, dopo di ché aggiungere due cucchiai di zucchero e un pizzico di sale. Una volta caldo, versare metà del composto in un recipiente.
Far cuocere una tazza di riso glutinoso Thailandese insieme all’altra metà del composto, fino a che il latte di cocco viene assorbito completamente. Per finire, porre due fette di mango e la prima metà del composto sul riso appena cucinato.
Le frittelle e le gelatine sono considerate come vero e proprio cibo da strada, per questo motivo il mio consiglio per provare i dolci locali più buoni, è di andare nei mercati, come il Jatujak o quelli notturni.
La varietà di frittelle più conosciute si chiama Khanom Thuntag. Sono delle crepes fatte di riso, piegate in due come un tacos e farcite con crema di cocco e zucchero di palma. La versione più popolare è quella con il Foi Thong (tuorlo d’uovo mescolato con zucchero).
I Thailandesi vanno pazzi per le gelatine. Ne potrai trovare di tutte le forme e colori, la loro particolarità sta nel fatto di essere cotte al dente, in modo tale da mantenere la consistenza e quindi le forme più strane.
Un’altra parte molto importante del menù Thailandese è la frutta. In Thailandia puoi trovare tantissime varietà di frutta tropicale, dal mangostano al durian. Puoi comprare frutta fresca praticamente ovunque; la maggior parte delle volte è già lavata, tagliata e riposta in piccoli sacchetti, pronta da essere gustata. I prezzi vanno dai 10 ai 30 THB a sacchetto; con il mango acerbo e la guava viene aggiunta anche una miscela di zucchero e peperoncino da spolverare sopra.
Versioni vegetariane e vegane dei piatti citati
Sei sei vegetariano o vegano potresti avere delle difficoltà a trovare dei piatti che non contengono ingredienti animali, soprattutto per quanto riguarda la salsa di pesc,e che viene messa praticamente ovunque. La situazione però, soprattutto a Bangkok e Chiang Mai, si sta pian piano evolvendo e stanno nascendo sempre di più ristoranti dedicati ai vegetariani.
In Thailandese, un’espressione molto utile da usare nei ristoranti per ordinare dei piatti vegani é “gin jay”, scritto กินเจ, che significa cibo vegano. Puoi usare anche la frase “ben mang sa wirat” (เป็นมังสวิรัต): sono vegetariano.
Ecco due locali vegetariani a Bangkok con tantissime opzioni: il May Kaidee, a Khao San Road, e l’Ethos (anch’esso situato a Khao San Road). Il primo serve piatti Thailandesi, come la Papaya salad, il Pad thai, diverse varietà di curry e dessert tipici come il Mango sticky rice; il secondo invece offre anche specialità internazionali come le lasagne e l’hummus con i falafel.
Se vuoi mangiare del buon cibo da strada in versione vegana, appena sceso dalla fermata del BTS Ari, sulla parte sinistra arrivando da Victory Monument, in una stradina prima del palazzo pieno di vetri della Gunkul Engineering Company, dal lunedì al venerdì troverai delle bancarelle che vendono tutte le versioni vegane dei piatti tipici Thailandesi.
Le scuole di cucina a Bangkok
Se desideri immergerti nella tradizione culinaria thailandese, a Bangkok avrai l’imbarazzo delle scelta, per quanto riguarda i corsi di cucina. Esistono opzioni per tutti i gusti e le tasche; dai corsi di poche ore, a quelli privati, fino a lezioni dove si impara ad “intagliare” la frutta. I prezzi partono da 1,000 THB per un corso di poche ore, fino a 15,000 THB per un corso di 10 giorni.
Tra le scuole più famose troviamo la Bangkok Thai Cooking School che offre anche il passaggio dalla fermata del BTS alla scuola, la Chef Leez Thai Cooking Class e la Sompong Thai Cooking School (una delle più economiche).
Alcune scuole offrono anche la possibilità di andare al mercato a fare la spesa tutti assieme, in modo tale da vedere di persona dove trovare e come scegliere gli ingredienti. Dopo aver acquistato gli ingredienti, si torna a scuola per cucinarli; infine ognuno mangia i piatti che ha preparato.
Ci sono anche scuole che offrono corsi per vegetariani e vegani, come quella del ristorante May Kadee sulla Tanao Road. In questo caso la scuola si trova al secondo piano dell’omonimo ristorante, e le lezioni vengono impartite direttamente dalla proprietaria, la signora May. L’unica pecca è che non puoi partecipare alla spesa al mercato: gli ingredienti vengono comprati, lavati e tagliati dallo staff del ristorante.
Prima di iniziare a cucinare si canta tutti insieme una canzone Thailandese chiamata Sap Cooking Song. Tutte le ricette, presenti in un piccolo libro che viene dato ad ogni studente ad inizio corso, contengono ingredienti puramente vegetali. La famosa salsa di pesce, per esempio, viene sostituita da quella di funghi.
Questa scuola è presente anche a Chiang Mai, città vicina alla regione di Si Sa Ket, da dove proviene la signora May.
Bonus: Insetti in Thailandia
Ricchi di proteine e vitamine, gli insetti sono considerati parte integrante della cucina Thailandese. Se in passato erano principalmente mangiati dalle classi sociali più povere, poiché molto economici, oggi vengono apprezzati anche dall’alta società e dai turisti.
A Bangkok puoi trovare insetti in vendita nelle bancarelle di strada e nei mercati. I posti più famosi dove trovarli sono la Soi Rangnam, vicino al centro commerciale di Victory Monument, Khao San Road, il mercato Jatujak e quello di Ratchadapisek.
Così come la frutta, anche gli insetti vengono venduti in piccoli sacchetti. I costi si aggirano tra i 10 e i 50 THB.
Cavallette, formiche, scorpioni, grilli, bachi da seta, bruchi e scarabei, vengono fatti friggere e serviti con salse e spezie di ogni tipo.
Photo Credits: ปูม้าผัดผงกะหรี่ (Pu Ma Phat Pong Kari) Fried Sea Crab with Curry Powder by clayirving
Papaya Salad by Juan Carlos Madrigal
Tom Yum Goong by Chef Jasmine :-) by Thai Jasmine (Smile..smile…Smile..)
Pad Thai with shrimp by Maxim B.
Kao Pad Kra Pao by Jeremy Keith
Thai green curry by Bryon Lippincott
Чудо-юдо фрукты – манго, мангустин и рамбутан by Tatters ✾
Locust by Раиса йапарис