Se fai una ricerca veloce per “Business con la Cina” (o “Business with China”, in inglese) su Amazon.it o Google.it vedrai apparire decine di risultati. La lista che troverai in quest’articolo non è assolutamente esaustiva: parlerò infatti solo di libri e blog che ho letto, leggo tutt’ora regolarmente e, particolare più importante, reputo utili.
I miei libri preferiti sul tema “Business con la Cina”
The Official Alibaba.com Success Guide
Inizio da The Official Alibaba.com Success Guide, scritto da Brad e Debra Schepp, perché mi sembra il più pratico, tra i libri che ho letto sul tema. Alibaba.com è il portale B2B (business to business) più popolare, tra quelli che si occupano di connettere fornitori asiatici a importatori proveniente da tutto il mondo. A voler essere precisi, potresti utilizzare Alibaba.com anche per esportare i tuoi i prodotti ma non sono troppo convinto che il sito sia adatto allo scopo (non quando si tratta di vendere prodotti occidentali in Asia, per lo meno).
A mio parere la guida offre delle buone basi per iniziare: imparerai come utilizzare il sito di Alibaba – si tratta di un portale enorme, – perché dovresti considerare solo “fornitori d’oro”, quali sono le truffe più comuni e come evitarle, come sfruttare il Trade Forum al meglio, la ragione per cui non puoi prescindere dagli standard di certificazione e molto altro.
Doing Business in China for Dummies
Doing Business in China for Dummies, scritto da Robert Collins e Carson Block, è un libro che risulterà utile sopratutto a chi sta considerando non solo di commerciare con la Cina, ma anche di stabilire la propria base operativa all’interno della Terra di Mezzo. Le informazioni presenti nel libro sono però utili anche a chi si limita a importare o a esportare in Cina in quanto si ottiene una visione d’insieme abbastanza realistica sulle dinamiche di business in Cina.
Tra gli argomenti trattati dal libro mi sento di citare la procedura su come aprire una società in Cina, e in particolare la differenza tra joint venture e WFOE (“wholly foreigner owned enterprise”, ovvero “società interamente posseduta da stranieri”), come e dove acquistare il terreno per installare la tua linea di produzione, come funziona il sistema bancario cinese e l’etichetta. In effetti sulle varie usanze da rispettare nel fare affari con i cinesi neanche questo libro si esime dal riportare alcune castronerie risalenti al 1920; agli autori va però riconosciuto il merito di tracciare una linea netta tra burocrati statali, con i quali le vecchie usanze hanno ancora una ragion d’essere, e piccoli e medi impresari, che pensano solo a chiudere l’affare e non si offenderanno certo se accetti il loro biglietto da visita con una sola mano, anziché con entrambe le mani come vorrebbe l’etichetta.
Setting Up Wholly Foreign Owned Enterprises in China
Setting Up Wholly Foreign Owned Enterprises in China, scritto da Chris Devonshire-Ellis e altri scrittori di Asia Briefing, è un libro pratico che si focalizza su ciò che devi sapere per aprire una WFOE, ovvero una società a responsabilità limitata totalmente controllata da stranieri in Cina.
Se questo è il tuo scopo, allora dovresti senz’altro leggere questo libro (ma ti consiglio di iniziare dal nostro articolo su come aprire una WFOE in Cina). Se invece sei alla ricerca di informazioni più generali su come fare affari in Cina (o con la Cina), allora probabilmente troverai questo libro troppo specifico.
Mr. China: A Memoir
Mr. China: A Memoir, scritto da Tim Clissold, è un romanzo autobiografico. Clissord si trasferì in Cina all’inizio degli anni novanta, per impararne la cultura e la lingua. Alcuni anni dopo diventò uno dei consulenti chiave di ASIMCO, una società cinese fondata da Mister China, un ex investitore di Wall Street che aveva messo insieme 150 milioni di dollari di capitale allo scopo di acquisire una partecipazione in diverse aziende statali cinesi (il libro è infatti ambientato nel periodo successivo alle riforme economiche di Deng Xiao Ping, quando ci fu la corsa degli investitori stranieri ed accaparrarsi i “gioielli” prodotti da cinquant’anni di comunismo e isolamento economico).
Il romanzo inizia con alcuni paragrafi – che traduco liberamente – che rappresentano in maniera piuttosto accurata la direzione che prenderà la storia:
“L’idea della Cina ha sempre attirato i più avventurosi. C’è un certo di tipo di imprenditore occidentale che non riesce a resistere al richiamo: bandiere rosse, un miliardo di biciclette, e il più vasto mercato vergine del pianeta. Cosa possono volere di più? Dopo le prime visite iniziano a sentirsi a loro agio e un’ambizione fatale si impadronisce di loro: la speranza di diventare Mister China, l’unico outsider, il primo e unico laowai a crackare la Cina. Ma alla fine dei conti si tratta solo di un’illusione.”
Riuscirà Mister China, il protagonista della storia, ad avere successo? Anche se Clissord è un ottimo scrittore – ho divorato il libro in due notti – e descrive le dinamiche di business sul territorio cinese meglio di qualsiasi altro scrittore occidentale che abbia avuto il piacere di leggere, secondo me pecca un po’ di pessimismo e, infatta, Mister China abita ancora in Cina e ad oggi le cose sembrano andargli piuttosto bene.
Managing the Dragon: Come sto creando un business da un milardo di dollari in Cina
Managing the Dragon: Come sto creando un business da un milardo di dollari in Cina è un saggio scritto da Jack Perkowski, il presidente di ASIMCO. Sì, Jack Perkowski è Mister China, il protagonista del romanzo di Clissord che ho appena recensito. Non so se Perkowski sia stato spinto a scrivere questo libro per spirito di autodifesa – diciamo pure che nel romanzo di Clissord non fa affatto una bella figura – o semplicemente perché sentiva il bisogno di raccontare la sua storia. Quello che posso dire è che, anche se mi trovo parzialmente in disaccordo con la visione troppo ottimistica che Perkowski ha della Cina e della sua economia, il saggio è senz’altro interessante.
Ecco alcuni dei consigli di Perkowski (che condivido in pieno):
1) Se intendi sviluppare il tuo business in Cina evita le joint venture e apri la tua società WFOE perché con la formula della joint venture non sei in pieno controllo e rischi di farti fregare dal tuo partner cinese e perdere tutto. La storia insegna che si tratta di parole sagge.
2) Se vorrai aver successo in Cina dovrai creare il tuo team di manager cinesi in prima persona. Metto l’accento sulle parole “tuo” e “cinesi”. Se da un lato non puoi affidarti ai vecchi burocrati che gestivano le imprese statali (sono semplicemente inefficienti), dall’altro avrai bisogno di un management locale perché è raro trovare uno straniero che sia capace di capire come funzionino le cose in questo paese, parlare il cinese e, allo stesso tempo, possieda le capacità manageriali per portare avanti un progetto ambizioso. Questo concetto viene ribadito anche da Warren Liu, l’autore di KFC in China: Secret Recipe for Success (KFC è stata una delle prime società straniere ad affacciarsi sul mercato cinese – nel 1987 – e, nonostante McDonald sia arrivato solo qualche anno dopo, è ancora il leader incontrastato nel settore dei fast-food in Cina).
3) Chi non conosce la Cina tende a pensare che si tratti di un blocco monolitico strettamente controllato dal governo centrale: la realtà è esattamente l’opposto. I governi locali in Cina hanno molta autonomia e se non riuscirai ad instaurare una buona relazione con i leader locali del partito è probabile che non durerai molto.
Come per “Doing Business in China for Dummies,” anche il libro di Perkowski è principalmente dedicato a chi voglia stabilire la propria azienda entro i confini cinesi ma, anche in questo caso, le informazioni risulteranno di estrema utilità anche agli importatori e agli esportatori che guardano alla Cina.
Poorly Made in China: An Insider’s Account of the China Production Game
Poorly Made in China: An Insider’s Account of the China Production Game è uno dei libri più divertenti che abbia mai letto. L’autore, Paul Midler, è un agente di commercio che ha tentato per più di vent’anni di colmare il gap tra gli importatori americani e i fornitori cinesi. Perché utilizzo il verbo “tentare”? La ragione è che tutte le storie presenti nel libro si concludono con un insuccesso completo da parte degli americani, che finiranno per perdere buona parte dei propri investimenti a causa di problemi di qualità, aumenti di prezzo all’ultimo momento e altre tattiche notoriamente utilizzate dai fornitori cinesi meno scrupolosi.
Ti avviso però che in questo libro non troverai alcun consiglio pratico. Inoltre Midler non ci fa certo una bella figura visto che la maggior parte delle truffe che descrive a mio parere si sarebbero potute evitare scegliendo un fornitore che desse maggiori garanzie, facendogli firmare un accordo di vendita decente e avendo a disposizione un piano B in caso di problemi (un fornitore che alza il prezzo all’ultimo istante, ad esempio). Qual è la lezione che dovresti apprendere da “Poory Made in China?” Non iniziare a importare dalla Cina se non sei disposto a imparare i trucchi del mestiere e a comportarti di conseguenza!
I miei blog preferiti sul tema del “Business con la Cina”
Personalmente penso i libri spesso non siano il massimo per ottenere informazioni pratiche. Vi sono tre ragioni principali: nel mondo degli affari le informazioni tendono a diventare obsolete molto velocemente (sopratutto quando c’è di mezzo la Cina), i libri di solito si rivolgono a un pubblico ampio e quindi è molto difficile trattare un tema specifico nel dettaglio e, per finire, i libri non lasciano troppo spazio a digressioni (l’autore è infatti costretto a selezionare un numero ridotto di tematiche e a non allontanarsi troppo dal percorso che ha tracciato).
E’ possibile trovare informazioni pratiche e specifiche sul tema del business con la Cina? E in caso di risposta affermativa, dove si trovano tali informazioni?
La risposta – prevedibile – è che una ricerca veloce su Google ti schiuderà le porte a decine e decine di siti web che trattano questo tema. Il problema è che molti di questi siti non offrono molto di più di un’accozzaglia di luoghi comuni del tipo “Diventa ricco importando dalla Cina” e “Guarda la mia Ferrari, l’ho acquistata dopo due mesi di import/export”. Lo scopo di questi siti web è, di solito, quello di farti comprare un e-book pieno di stronzate della serie “compra a 1 e vendi a 30” o un ancora più inutile e costoso video corso.
Ad essere sincero, anche i blog che presenterò nell’ultima parte di quest’articolo sono, in un’ultima analisi, uno strumento di marketing utilizzato dalle aziende che gestiscono tali siti web.
Chiarito questo fatto, gli autori dei blog che presenterò hanno vissuto in Cina e/o lavorato con importatori occidentali e fornitori cinesi per tanti anni prima di iniziare a scrivere. Inoltre i blog hanno uno spirito informativo, sono ben scritti e, sopratutto, utili al lettore. Andiamoli a vedere:
China Law Blog
China Law Blog, scritto da Dan Harris e Steve Dickinson, si focalizza sopratutto su questioni legali quali la protezione della proprietà intellettuale, gli accordi di vendita, le frodi e le strategie per evitarle. C’è però da dire che Dan e Steve pubblicano quasi ogni giorno e, spesso, escono dal seminato per andare a trattare i temi più diversi, dalle macro-analisi economiche alla raccomandazione di un nuovo sito web sulla Cina (ad esempio è sulle pagine di China Law Blog che ho scoperto l’esistenza dell’ottimo China History Podcast di Laszlo Montgomery).
Anche se alcuni degli articoli pubblicati su China Law Blog sono indirizzati sopratutto a società di una certa dimensione (penso ad esempio alla protezione della proprietà intellettuale in Cina), mi sento di dire che qualsiasi persona che possiede interessi economici in Asia dovrebbe leggere regolarmente gli articoli di Dan e Steve.
China Briefing
China Briefing è un altro eccellente sito web dedicato al sistema legale cinese, con particolare attenzione agli aspetti fiscali e operativi del condurre affari in Cina. Ci troverai notizie e guide pratiche sul trading, il sistema legale, i regolamenti, le assunzioni, la contabilità e altro.
Il sito web China Briefing è di proprietà di Asia Briefing Ltd., una società che gestisce siti web che si focalizzano su diversi paesi asiatici (Cina, Vietnam, India e altri) e ha pubblicato, e continua a pubblicare, una serie di libri pratici, come ad esempio Setting Up Wholly Foreign Owned Enterprises in China, di cui ho già parlato in quest’articolo.
Quality Inspection
Quality Inspection, scritto da Renaud Anjoran, è dedicato alla ricerca dei fornitori e alla loro gestione, al controllo qualità e alle ispezioni in fabbrica. Come puoi vedere si tratta di un sito che si focalizza molto di più sui bisogni degli importatori. Ad esempio, ci troverai articoli dettagliati sui laboratori che si occupano di eseguire i test di certificazione o sulle ispezioni AQL.
Questo sito web è probabilmente troppo tecnico per chi è solo interessato a saperne di più sul tema del “business con la Cina” mentre è una lettura quasi obbligata per chi si accinge ad importare dalla Cina.
Cina Importazioni
Come Quality Inspection, Cina Importazioni e la sua versione in inglese, Chinaimportal.com, si rivolgono sopratutto ai piccoli e medi importatori (nota: sono il co-fondatore di entrambi Cinaimportazioni.it e Chinaimportal.com). Nonostante i temi trattati siano piuttosto vari, il sito offre sopratutto consigli su come scegliere un fornitore affidabile, guide all’importazione di prodotti specifici (quali smartphone e tablet Android, orologi da polso, vestiti etc), e strategie per importare prodotti conformi alle normative europee.
Clara Ribera dice
Ciao Furio, ho una domanda da porti.
La mia famiglia ha una piccola attività commerciale e vorremmo provare a lanciare il nostro prodotto (olio di oliva) in Cina. Ho già un contatto in territorio cinese che mi aiuterebbe a piazzarlo.. La mia domanda è: come posso rendere visibile il mio sito web in Cina?
grazie mille:)
Furio dice
Ciao Clara,
probabilmente il modo più semplice è quello di utilizzare Tmall o piattaforme simili.
Ti consiglio inoltre di leggere quest’articolo: https://www.export2asia.com/blog/export-olive-oil-china/
Gabriele Bianchi dice
Buongiorno e complimenti per il Blog. La Cina è davvero una economia molto interessante che con costanza sta perseguendo strategie di sviluppo coerenti e volte ad una crescita quanto più sostenibile, sfruttando la tecnologia. Ho pensato di condividere questo link che riporta una possibilità di incontrare in Italia imprenditori cinesi. Sono eventi che periodicamente vengono organizzati e magari a qualche imprenditore può interessare . Grazie e ancora complimenti! http://www.doingbusinessibs.it/news/opportunita/incoming-cina-aziende-cinesi-b2b-meeting/?lang=it
Paolo dice
Ciao Furio,
Il tuo sito è come sempre preciso ed affidabile. Non riesco però a trovare informazioni riguardo allo svolgere attività commerciale in Cina. Ho ricevuto infatti una proposta di lavoro da una società italiana per svolgere tale attività in Cina ma sono a digiuno. È legale? Ho bisogno di particolari autorizzazioni? Come faccio ad avere il visto di lavoro se le aziende clienti sono cinesi e il datore di lavoro è italiano?
Ti chiedo gentilmente consiglio su dove documentarmi adeguatamente prima di scegliere.
Grazie del prezioso aiuto.
Furio dice
Può essere che ti serva un visto business, se non resti molto tempo e ti paga l’azienda italiana. Però non siamo qualificati per dirti esattamente cosa fare
vincenzo malavolti dice
salve sto cercando il metodo per vendere via web il mio ultimo romanzo ambientato in Cina…
‘L’Ora della lepre- Storia di Yu-yu’ di Vincenzo Malavolti…
cerco anche chi lo traduca in cinese…
grazie per l’attenzione
malavolti vincenzo
Furio dice
Amazon?
Per le traduzioni, puoi cercare su una piattaforma come Freelancer.com
Alessio De Grano dice
Ciao Furio,
oltre al vostro ebook e a Mr. China: A Memoir, che sembra comunque interessante, esiste un romanzo per la Cina che equivale a Shantaram per l’India?
O qualcosa che possa essere illuminante sulle abitudini e la vita cinese, dal punto di vista di uno straniero?
Sto per intraprendere un breve viaggio in Cina il prox mese, e se tutto va bene, ho serie possibilità di trasferirmi a Pechino per 6 o più mesi, e vorrei arrivarci “Preparato”.
Grazie mille
Furio dice
Beh, Shantaram è unico : ) Ti consiglio “Brothers” di Li Hua
Simone dice
Gazie furio, l’articolo giusto al momento giusto:)
Simone dice
Grazie*
furio dice
: )