Oggi intervistiamo Wei Hsu, magining director della INS Global Consulting, un’azienda con sede a Shanghai, che aiuta le imprese straniere ed i singoli venditori a sviluppare le loro attività in Cina, a gestire le procedure per i visti ed il libro paga, il reclutamento del personale e molto altro ancora.
In questa intervista ci concentreremo su ciò che devi sapere per avviare un’attività in Cina.
Wei, prima di tutto, grazie per aver accettato questa intervista. Se vuoi gestire un’attività in Cina, hai bisogno di un soggetto giuridico. Qual è la differenza tra i tipi più comuni di soggetti giuridici in Cina, ovvero la Wholly Foreign Owned Enterprise (WFOE), la joint-venture (JV) e l’ufficio di rappresentanza (RO)?
La WFOE può essere di proprietà di gruppi esteri o di società off-shore. Si tratta di una struttura giuridica indipendente che offre il controllo delle operazioni e la presenza fisica di un rappresentante in loco. Tu sei l’unico investitore della società, perciò i costi non vengono divisi con il tuo partner cinese, come accade nella JV. Tuttavia, in qualità di proprietario, hai la possibilità di scegliere la strategia commerciale e sei responsabile del processo delle vendite, della logistica in loco e della gestione del personale.
C’è anche un fatto importante da prendere in considerazione: non è possibile creare una WFOE in ogni settore. Il Foreign Investment Catalogue viene distribuito dal governo cinese ed elenca tutti i settori ristretti, nonché quelli nei quali si incoraggia, si vieta o, semplicemente, si consente l’investimento.
Ci sono due tipi di JV: l’Equity Joint Venture (EJV), in cui i profitti sono proporzionali alle quote di ciascun partner, e la Cooperative Joint Venture (CJV) nella quale i profitti sono assegnati in base ai termini del contratto d’impresa. Di solito, la JV viene presa in considerazione assieme ad una società del posto che dispone di un ulteriore know-how commerciale e tecnico.
Quando avvii un un ufficio di rappresentanza, il tuo obiettivo dovrebbe essere essenzialmente quello della rappresentanza, del branding e della ricerca di mercato, dato che l’RO non ti permette di effettuare alcuna vendita. Dal punto di vista finanziario, tale ufficio è supportato solo dalla sua società madre.
In quali casi è meglio optare per una WFOE anziché per una JV?
E’ importante non dimenticare che la JV spesso implica un trasferimento di tecnologia. Come ben sai, in Cina esistono diversi problemi inerenti la proprietà intellettuale. Di solito le aziende straniere che vogliono vendere e/o produrre un prodotto ad alto valore aggiunto opteranno per una WFOE per proteggere la loro tecnologia ed il know-how.
La WFOE consente anche di evitare lunghe trattative con un partner cinese e l’impiego autonomo del tuo capitale in Renminbi (RMB) per far fronte alle spese commerciali ed alle vendite locali. Nel WFOE il processo decisionale è più semplice e la gestione risulta più facile.
In sostanza, dovresti valutare i pro ed i contro in base alle tue esigenze.
Quali sono i costi di istituzione di una WFOE e quanto tempo ci vuole per completare la procedura?
E’ difficile dare una risposta breve ad una domanda inerente il costo o la durata della procedura. I settori interessati all’istituzione di una WFOE possono essere estremamente diversi. La maggior parte delle WFOE appartiene ad una di queste categorie: commercio/import-export, consulenza, industria dei servizi, vendita al dettaglio, franchising o produzione. Di solito, con un numero minimo di contrattempi, ci vogliono 3 mesi per ottenere una licenza commerciale per svolgere attività di consulenza, da 3 a 6 mesi per ottenere una licenza commerciale e da 6 a 12 mesi (o più) per ottenere una licenza commerciale manifatturiera.
Per quanto riguarda il costo per creare una WFOE, vorrei far notare che, a seguito del diritto societario entrato in vigore nel marzo 2014, non esiste più un capitale sociale minimo richiesto (esclusi alcuni settori come quello bancario, quello delle spedizioni, eccetera). Consiglio ancora di predisporre un capitale sociale che vada dai 100.000 a 500.000 RMB. Prima di presentare la richiesta di registrazione della tua impresa, dovrai affittare un ufficio per indicare un indirizzo reale sui documenti necessari.
Da agosto 2015 il governo cinese ha revocato alcune restrizioni in materia di regolamenti immobiliari. Ora le istituzioni ed i singoli stranieri, eccetto il settore immobiliare, ora possono investire i loro capitali nell’acquisto di immobili commerciali per utilizzarli direttamente. Qualunque sia la tua scelta (comprare o affittare), si tratterà di un investimento importante, soprattutto se l’iter dura 6 mesi o più. Dovrai pagare diversi mesi di affitto nel momento in cui non potrai effettuare alcuna vendita.
Inoltre, dopo avere ottenuto il certificato di registrazione, esistono alcuni requisiti post-registrazione obbligatori necessari per completare l’avvio della tua attività. Per evitare battute d’arresto, si consiglia spesso agli investitori stranieri di assumere un consulente sul posto per ricevere il supporto necessario all’avvio della loro filiale.
La procedura cambia a seconda della città e/o del tipo di attività?
E’ una buona domanda. In effetti, la procedura e le tasse governative variano a seconda del tipo di attività o in base alla città in cui vuoi creare la tua attività. Eppure, ci sono ancora degli elementi comuni nel processo di creazione di un’attività in Cina. Pertanto, dovrai: assicurarti che il settore della tua attività sia aperto agli investimenti stranieri, scegliere un nome cinese per la tua azienda, controllare che questo nome sia conforme a tutte le normative e che non sia già esistente, aprire un conto corrente e di deposito di fondi e richiedere una licenza commerciale.
Nel caso di una WFOE, dovrai anche nominare un rappresentante legale che si faccia carico delle responsabilità. Perciò, se vuoi aprire una WFOE di consulenza, software, servizi o commerciale a Pechino, Shanghai, Shenzhen, Hangzhou, Tianjin e Guangzhou la tassa governativa sarà di circa 1.000 Euro. Se vuoi aprire una WFOE di spedizioni, ti costerà circa 2.000 Euro, una WFOE di alimentari e bevande WFOE 2.500 Euro ed una WFOE manifatturiera circa 5.000 Euro.
Se vuoi stabilire la tua azienda in una specifica città cinese, prima di fare qualsiasi altra cosa, devi essere in contatto con il governo locale per ricevere una guida specifica sulle procedure di registrazione che si applicano in quella determinata città. E’ probabile che il governo locale applichi politiche interessanti nel settore della tua attività.
Tutto questo ti aiuterà a stimare esattamente quanto denaro e quanto tempo ti richiederà questa procedura.
Quali sono i costi di mantenimento di una WFOE?
I fattori principali che riguardano i costi di mantenimento di una WFOE in Cina sono: la contabilità e le tasse, le risorse umane /la gestione finanziaria/aziendale, l’affitto di un ufficio (o l’acquisto), i servizi bancari. Di solito la verifica e l’ispezione contabile annuali rappresentano una vera e propria fonte di spesa, ma non è più così.
Un’impresa può tenere le sue scritture contabili in un’altra lingua, ma deve assolutamente avere una versione in cinese. A parte le imposte, il reclutamento del personale rappresenta una parte importante nel mantenimento di una WFOE. In Cina, la tendenza generale è che i salari medi sono in aumento. Gli stipendi dei lavoratori dipendono dall’ubicazione della WFOE e dal settore di attività della società. Gli abitanti delle città di primo livello (Pechino, Shanghai) prevedono uno stipendio superiore a quello delle città di secondo (Hangzhou, Tianjin) o di terzo livello (Suzhou).
Oltre ai costi, quali sono le sfide più comuni per uno straniero che intende avviare un’attività in Cina?
La demografia, la geografia, i valori aziendali ed il comportamento dei consumatori sono molto diversi rispetto ai Paesi occidentali. Le aziende straniere cercano sempre di applicare in Cina il loro modello di business occidentale “che ha funzionato altrove”, ma qui non va a buon fine.
La flessibilità e l’adattabilità sono i punti chiave di una strategia di successo in Cina. Inoltre, anche la comunicazione con i partner commerciali o i clienti cinesi è veramente importante. Evitare le incomprensioni è una priorità e dimostrare di sforzarti di comprendere la loro cultura è molto apprezzato dal popolo cinese. Infine, le procedure amministrative sono gravose e complicate, soprattutto se non hai nessuna rete relazionale (o Guanxi).
Ecco una domanda che i nostri lettori ci pongono spesso: “E’ possibile operare in Cina attraverso una società off-shore di Hong Kong o Singapore?”
C’è chi è abituato ad aprire una società commerciale ad Hong Kong ed un ufficio di rappresentanza in Cina per evitare di creare una WFOE o una JV e poter usufruire dei vantaggi fiscali di Hong Kong: non c’è bisogno di un capitale sociale minimo, perciò le pratiche amministrative vengono assolte in poco tempo.
E’ per questo motivo che il governo cinese ha attuato nuove norme per porre fine a questa pratica. Da marzo del 2011, per aprire un ufficio di rappresentanza in Cina, una società madre deve avere almeno 2 anni di vita, indipendentemente dal Paese d’origine. Così, invece di aspettare da 6 a 12 mesi al massimo, devi aspettare almeno 2 anni e mezzo per aprire di un ufficio di rappresentanza.
Se vuoi operare direttamente e in modo indipendente in Cina, ora è più facile lavorare con una WFOE, altrimenti puoi dare in appalto la tua attività e la gestione del personale ad una società del posto già costituita.
La tua società cinese può farsi carico de visto per te e/o per i tuoi dipendenti stranieri?
Sì. Una volta costituita, una società cinese può sponsorizzare un visto di lavoro o un visto d’affari per i dipendenti stranieri.
Qual è l’aliquota fiscale per una WFOE o una JV?
Gli oneri fiscali di una WFOE e di una JV comprendono: l’imposta sugli affari oppure la tassa sulle transazioni (consistente nell’imposta professionale mensile), l’imposta sul valore aggiunto, detta anche IVA, e l’imposta sul reddito (che comprende l’imposta sul reddito societario, detta anche CIT, e l’imposta sul reddito delle persone fisiche). L’imposta professionale varia, da settore a settore, dal 3% al 5% (esclusa una trattenuta dal 5% al 20%). Solitamente l’IVA è al 17% o al 13% e, per i piccoli contribuenti, può essere del 3% e si applica alle attività commerciali e manifatturiere. Il CIT si basa sul profitto lordo ed è pari al 25% a livello nazionale, ma le industrie incoraggiate, le imprese di tecnologia avanzata, le imprese che godono di incentivi fiscali nella Zona Economica Speciale sono soggette ad un CIT del 15%.
Esistono numerosi i tipi di incentivi fiscali. Sono specifici per un settore o per una determinata zona e, di solito, vengono negoziati con le autorità locali.
Che notizie ci sono per i proprietari d’azienda a proposito della tassazione dei salari e/o dei dividendi?
Per quanto riguarda lo stipendio, parliamo dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (IIT). Se vivi e lavori in Cina per più di 90 giorni (o 183 giorni se vige un trattato fiscale), ma per meno di un anno, sei soggetto a pagare l’IIT sul reddito derivante da redditi interni alla Cina. La tassazione va dal 5% al 45%. Per gli stranieri esistono delle concessioni d’imposta sul reddito delle persone fisiche come l’esenzione dalla tassa IIT per la formazione linguistica e per le spese di istruzione per bambini, verificate e approvate dalle autorità fiscali locali. L’imposta cedolare è del 20%. Per quanto riguarda le imprese pubbliche quotate in borsa, l’imposta cedolare è del 10%.
Hai qualche altro consiglio da dare ai nostri lettori?
Non riuscire ad avviare un’attività in Cina può avere ripercussioni sulla posizione che la tua azienda occupa sul mercato rispetto alla concorrenza, ma non approdare in Cina significherebbe perdere un’opportunità unica e straordinaria per incrementare la tua attività. Non sarai mai abbastanza pronto per affrontare le prassi commerciali cinesi. Se non hai conoscenze e competenze nel business development, nel campo interculturale, nelle questioni legali ed amministrative e/o nel marketing in Cina, la soluzione migliore sarebbe quella di portare con te esperto.
Con un’accurata preparazione, la perseveranza ed un ambiente positivo fatto di persone competenti, il successo è sicuramente possibile in Cina!
Wei, ti ringrazio per aver risposto alle mie domande!
P.S. Se vuoi saperne di più su come avviare e gestire un’attività in Cina, puoi far riferimento al sito web della INS Global Consulting.
Photo Credits: Photo by Alexander Schimmeck on Unsplash
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