Gli aggettivi
In cinese, gli aggettivi vengono chiamati aggettivi predicativi perché hanno intrinseco il valore predicale, ovvero possiedono il valore dato dal verbo “essere”.
L’aggettivo 漂亮 (piàoliang), per esempio, si tradurrà come “essere bella” (inteso come bellezza femminile); 帅气 (shuàiqi) si tradurrà come “essere bello” (inteso come bellezza maschile), 新 (xīn) come “essere nuovo”, 旧 (jiù) come “essere vecchio”, e via dicendo.
Il fatto di avere intrinseco il valore predicale comporta che, salvo eccezioni, quando dobbiamo costruire un predicato nominale (lei è bella, lui è magro), il verbo “essere” non deve essere inserito, in quanto già presente dentro l’aggettivo:
她漂亮。
tā piàoliang.
Lei è più bella.
La frase, così costruita, presuppone una comparazione o un contrasto. Affinché la frase perda questo senso comparativo, prima dell’aggettivo va inserito un carattere che viene chiamato intensificatore. Esistono tanti intensificatori che vedremo più avanti. Il più utilizzato è 很 (hěn), che significa “molto”.
Utilizzando l’intensificatore, che in genere non si traduce, la frase perderà il valore comparativo o contrastivo, diventando così neutra:
她很漂亮。
tā hěn piàoliang.
Lei è bella.
La negazione degli aggettivi
La negazione degli aggettivi è molto semplice: basta sostituire il nostro intensificatore 很 con l’avverbio di negazione 不 (bù), che significa appunto “no / non”:
她不漂亮。
tā bù piàoliang.
Lei non è bella.
那家楼不新,很旧。
Nà jiā lóu bù xīn, hěn jiù.
Quell’edificio non è nuovo, è vecchio.
那个学生不认真。
Nà ge xuésheng bù rènzhēn.
Quello studente non è diligente.
Formulare le domande con gli aggettivi
Per formulare le domande nella lingua cinese ci sono diversi modi. Abbiamo la forma di domanda con il 吗 (ma) che consiste semplicemente nel porre questo carattere alla fine della frase in forma affermativa:
那个学校大吗?
Nà ge xuéxiào dà ma?
È grande quella scuola?
Un altro dei modi si ottiene utilizzando la seguente regola grammaticale che comprende l’utilizzo degli aggettivi predicativi:
Aggettivo – avverbio di negazione – aggettivo
那个学校大不大?
Nà ge xuéxiào dà bù dà?
È grande quella scuola? [Letteralmente sarebbe: “quella scuola è grande o non grande?”]
那个苹果小吗?
Nà ge píngguǒ xiǎo ma?
È piccola quella mela?
那个苹果小不小?
Nà ge píngguǒ xiǎo bù xiǎo?
È piccola quella mela?
Collegare due aggettivi
L’avverbio 又 (yòu) può essere usato per unire due aggettivi. In italiano, questo particolare uso può essere tradotto come “sia… sia…”. Il carattere 又 funziona come un avverbio, quindi si pone immediatamente alla sinistra dell’aggettivo predicativo della nostra frase.
那家公司又大又干净。
Nà jiā gōngsī yòu dà yòu gānjìng.
Quella fabbrica è sia grande sia pulita
那个人又聪明又帅气。
Nà ge rén yòu cōngming yòu shuàiqi.
Quell’uomo è sia intelligente sia bello.
Esprimere un cambiamento nel tempo
Per esprimere un cambiamento nel tempo ci sono varie espressioni. Una delle più comuni è la seguente:
越来越 (yuè lái yuè) + Aggettivo: “sempre più”
东西越来越贵。
Dōngxi yuè lái yuè guì.
Le cose sono sempre più care.
那个人越来越聪明。
Nà ge rén yuè lái yuè cōngming.
Quella persona è sempre più intelligente.
Un altro modo per esprimere un cambiamento è utilizzare la formula:
越 (yuè) + verbo di azione + 越 (yuè) + aggettivo predicativo
他越吃越胖。
Tā yuè chī yuè pàng.
Più lui mangia, più ingrassa.
La costruzione qui sopra può essere utilizzata per formulare frasi più lunghe. Diamo un’occhiata ai seguenti esempi:
花越开越大,越大越漂亮。
Huā yuè kāi yuè dà, yuè dà yuè piàoliang.
Più i fiori sbocciano, più diventano grandi; più diventano grandi, più sono belli.
老师越说,他越不明白。
Lǎoshī yuè shuō, tā yuè bù míngbai.
Più il professore parla, più lui non capisce.
Nella forma scritta, al posto di 越, si può utilizzare il carattere 愈 (yù). Per esempio:
苹果愈成熟愈好吃。
píngguǒ yù chéngshú yù hǎo chī.
Più le mele sono mature più sono buone.
她愈来愈漂亮。
tā yù lái yù piàoliang.
Lei è sempre più bella.
Il cambiamento può essere espresso anche mediante l’uso di una particella modale che si mette al fondo, subito dopo l’aggettivo predicativo. La particella in questione è il carattere 了 (le).
你胖了!
Nǐ pàng le!
Sei ingrassato!
花红了。
Huā hóng le.
I fiori sono diventati rossi.
Né…, né…
In cinese, una costruzione del genere è molto semplice da realizzare, tramite il carattere 也 (yě), traducibile come “anche”. La costruzione “né…, né…” si fa in questo modo:
不 (bù) + Aggettivo predicato + 也不 (yě bù) + Aggettivo predicativo
她不 胖也不瘦。
Tā bù pàng yě bù shòu.
Lei non è né grassa né magra.
他不 高也不矮。
Tā bù gāo yě bù ǎi.
Lui non è né alto né basso.
这间房间不 干净也不脏。
Zhè jiān fángjiān bù gānjìng yě bù zāng.
Questa stanza non è né pulita né sporca.
那只狗不 坏也不凶。
Nà zhī gǒu bù huài yě bù xiōng.
Quel cane non è né cattivo né feroce.
Collegare più aggettivi
In cinese esiste una particolare virgola chiamata “virgola a goccia”. Questa virgola si rappresenta così: 、
La virgola a goccia assolve la funzione di creare degli “elenchi” o di separare degli elementi che si collegano tra loro:
我买了梨子、苹果、西瓜、柠檬、等等。
Wǒ mǎi le lízi, píngguǒ, xīguā, níngméng, děngdeng.
Ho comprato pere, mele, angurie, limoni e via dicendo.
她漂亮、聪明、高挑。
Tā piàoliang, cōngming, gāotiǎo.
Lei è bella, intelligente, alta e snella.
他帅气、聪明、高大。
Tā shuàiqi, cōngming, gāodà.
Lui è bello, intelligente, grande e forte.
Aggettivi usati come avverbi
Esistono essenzialmente due modi diversi per creare un avverbio utilizzando gli aggettivi. Il primo, molto semplice, si ottiene piazzando l’aggettivo immediatamente prima del verbo:
快走!
Kuài zǒu!
Cammina velocemente!
少吃吧!
Shǎo chī ba!
Mangia di meno!
那个学生努力学习。
Nàge xuésheng nǔlì xuéxí.
Quello studente studia con impegno.
慢慢吃。
Màn màn chī.
Mangia lentamente.
Il secondo modo consiste nel far seguire la particella avverbiale 地 (de) all’aggettivo:
他热情地接待我们。
Tā rèqíng de jiēdài wǒmen.
Lui ci ha trattato calorosamente.
他快地走。
Tā kuài de zǒu.
Lui cammina velocemente.
Nota che, in molti testi cinesi, è possibile trovare la particella avverbiale 地 scritta in questo modo: 的 (de).
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